venerdì 24 gennaio 2025

Sul dissalatore di Cerano


Sul dissalatore di Cerano

Antonio Bruno, Dottore Agronomo esperto in diagnostica urbana e territoriale, formatore e giornalista pubblicista divulgatore scientifico

Introduzione

Il progetto del dissalatore di Cerano rappresenta un'iniziativa strategica per affrontare il problema della scarsità idrica nella regione Puglia. Localizzato all'interno della centrale Enel di Cerano, nei pressi di Brindisi, questo impianto mira a integrare tecnologie di dissalazione avanzate con fonti energetiche sostenibili. L’obiettivo è fornire una soluzione innovativa e sostenibile alle crescenti esigenze idriche della popolazione e delle attività agricole e industriali locali.

Contesto e Problematiche Idriche

La Puglia soffre storicamente di carenze idriche, causate dalla scarsità di precipitazioni e dalla salinizzazione delle falde acquifere. Secondo i dati dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale, la regione dipende in misura significativa da risorse idriche importate da bacini idrici di altre regioni, esponendola a vulnerabilità logistiche e climatiche.

La costruzione di dissalatori rappresenta una risposta a lungo termine, volta a garantire un approvvigionamento idrico stabile e resiliente. Il dissalatore di Cerano, in particolare, si propone di contribuire significativamente al fabbisogno idrico locale, riducendo la pressione sulle risorse naturali e migliorando la qualità della vita per la popolazione.

Specifiche Tecniche dell’Impianto

Il dissalatore di Cerano sarà progettato per utilizzare la tecnologia dell'osmosi inversa, una delle più avanzate ed efficienti per la dissalazione dell’acqua marina. Il processo si basa sull’applicazione di pressione a una soluzione salina, forzando l’acqua a passare attraverso membrane semipermeabili che trattengono i sali e le impurità. Le specifiche chiave includono:

  • Capacità produttiva: si stima una produzione iniziale di diverse decine di migliaia di metri cubi d’acqua potabile al giorno, sufficiente a soddisfare il fabbisogno di una parte significativa della popolazione locale.

  • Efficienza energetica: il dissalatore sarà alimentato prevalentemente da energia fotovoltaica e dai cascami termici generati dalla centrale Enel di Cerano. Ciò consentirà di minimizzare l’impatto ambientale e i costi operativi.

  • Trattamento e gestione dei residui: il progetto prevede l’adozione di soluzioni avanzate per la gestione della salamoia e di altri residui derivanti dal processo di dissalazione, al fine di ridurre l’impatto sull’ecosistema marino.

Studi di Fattibilità

Gli studi preliminari condotti per il dissalatore di Cerano si concentrano su diversi aspetti critici:

  1. Analisi economica: valutazione dei costi di costruzione, manutenzione e gestione dell’impianto, con particolare attenzione all’ammortamento grazie ai risparmi derivanti dall’utilizzo di energia rinnovabile.

  2. Impatto ambientale: analisi dell’interazione tra l’impianto e l’ecosistema costiero, con misure di mitigazione per ridurre effetti negativi come l’incremento di salinità nelle acque circostanti.

  3. Sostenibilità energetica: studio dell’integrazione con i sistemi fotovoltaici e il recupero di cascami termici, al fine di massimizzare l’autonomia energetica dell’impianto.

  4. Adattabilità climatica: progettazione di sistemi in grado di operare in condizioni climatiche estreme e garantire continuità operativa anche in caso di eventi atmosferici severi.

Innovazioni Tecnologiche

Tra le innovazioni previste dal progetto spiccano:

  • Membrane a elevata efficienza: l’utilizzo di membrane con una capacità di ritenzione dei sali superiore al 99% e una ridotta sensibilità al fouling, cioè al deposito di materiali sulla superficie delle membrane.

  • Recupero energetico: sistemi avanzati per il recupero di energia dalla pressione dell’acqua in uscita, migliorando l’efficienza complessiva del processo.

  • Controllo automatizzato: piattaforme digitali per il monitoraggio in tempo reale dei parametri operativi, garantendo ottimizzazione continua e interventi manutentivi predittivi.

Prospettive Future

Il dissalatore di Cerano è solo uno dei progetti pianificati per affrontare la crisi idrica in Puglia. Nei prossimi anni, si prevede la costruzione di altri impianti:

  • Dissalatore di Taranto: il più grande dissalatore d’Italia, finanziato con 26 milioni di euro nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), destinato all’uso civile.

  • Progetti a Manfredonia e Margherita di Savoia: in fase di valutazione per supportare ulteriormente la resilienza idrica regionale.

La sinergia tra questi impianti potrà costituire una rete infrastrutturale in grado di soddisfare le esigenze idriche della regione, contribuendo al contempo alla transizione energetica e alla sostenibilità ambientale.

Conclusioni

Il dissalatore di Cerano rappresenta una soluzione innovativa e sostenibile per la gestione delle risorse idriche in Puglia. Integrando tecnologie avanzate di dissalazione con l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, questo progetto offre una risposta concreta alle sfide idriche regionali, con benefici tangibili in termini economici, ambientali e sociali. Gli studi in corso e la pianificazione di ulteriori impianti confermano l’impegno della regione verso un futuro resiliente e sostenibile.

Bibliografia

  • BrindisiTime. "Rossi: Un dissalatore a Cerano per risolvere i problemi legati alla siccità." Disponibile su: https://www.brindisitime.it

  • Fortune Italia. "Fondi del PNRR per realizzare il dissalatore più grande d’Italia." Disponibile su: https://www.fortuneita.com

  • Stato Quotidiano. "A Taranto il dissalatore più grande d’Italia, previsto uno anche a Manfredonia." Disponibile su: https://www.statoquotidiano.it

  • GeoPop. "Dissalatori a osmosi inversa: cosa sono e come funzionano." Disponibile su: https://www.geopop.it

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