Rigenerazione del paesaggio agrario e gestione della crisi Xylella: una prospettiva globale
Antonio Bruno, Dottore Agronomo esperto in diagnostica urbana e territoriale, formatore e giornalista pubblicista divulgatore scientifico
La crisi generata dalla Xylella fastidiosa nel Salento ha evidenziato gravi carenze tecniche, organizzative ed economiche nel comparto olivicolo locale, rendendo evidente la necessità di un intervento strutturale per il ripristino del paesaggio agrario. L'approccio finora adottato, basato su finanziamenti a pioggia e adempimenti burocratici complessi, ha dimostrato i suoi limiti. Come emerge dall'articolo in esame, la soluzione proposta di una task force anti-Xylella, pur lodevole, rischia di replicare modelli già sperimentati senza successo.
Casi di studio internazionali: lezioni per il Salento
Per comprendere come affrontare efficacemente una crisi fitosanitaria di questa portata, è utile esaminare esperienze internazionali.
La lotta contro la Huanglongbing (HLB) negli Stati Uniti
Negli USA, la malattia del citrus greening (HLB) ha devastato le coltivazioni di agrumi, in particolare in Florida. La risposta è stata caratterizzata dalla creazione di un ente tecnico pubblico, il Citrus Research and Development Foundation (CRDF), che coordina ricerca, monitoraggio e interventi di supporto agli agricoltori. Il CRDF ha finanziato la ricerca su varietà resistenti e pratiche agronomiche innovative, oltre a garantire un sostegno economico diretto per l'adozione di nuove tecnologie.Il programma di eradicazione della peste bovina in Africa
Sebbene non legata all'olivicoltura, la campagna contro la peste bovina dimostra l'efficacia di un approccio centralizzato basato su ricerca scientifica, regolamentazione chiara e assistenza tecnica agli allevatori. L'adozione di protocolli unificati ha portato all'eradicazione della malattia nel 2011, grazie alla stretta collaborazione tra governi e organizzazioni scientifiche.La strategia anti-Phylloxera in Francia nel XIX secolo
La Francia affrontò una crisi simile con la fillossera della vite. L'introduzione di portainnesti resistenti e la creazione di un sistema centralizzato di ricerca e supporto ai viticoltori permisero di salvare il settore vitivinicolo. Questo modello potrebbe essere replicato per il Salento, con la diffusione di cultivar di olivo resistenti alla Xylella.
Necessità di un Ente Tecnico Pubblico
La situazione del Salento richiede un cambio di paradigma. La soluzione non può essere lasciata esclusivamente ai piccoli proprietari e agli imprenditori agricoli, che hanno già dimostrato difficoltà nel gestire l’emergenza. Anche se i soli in grado di risolvere il problema vengono ignorati dalla stampa serve un Ente Tecnico Pubblico, formato esclusivamente da agrotecnici, periti agrari e dottori agronomi e forestali, con compiti specifici:
Gestione delle risorse economiche: distribuzione equa e tempestiva dei fondi senza burocrazia eccessiva.
Ricerca e sviluppo: sperimentazione di cultivar resistenti e tecniche agronomiche sostenibili.
Supporto agli agricoltori: assistenza tecnica per la riconversione e l’adozione di nuove pratiche agricole.
Pianificazione territoriale: interventi strutturali per la rigenerazione del paesaggio agrario.
Conclusioni
La crisi Xylella non può essere affrontata con misure frammentarie e inefficaci. Il modello vincente deve basarsi su un ente pubblico tecnico, seguendo l'esempio di esperienze internazionali di successo. Solo un approccio strutturato e scientifico potrà garantire il rilancio del settore olivicolo e la tutela del paesaggio agrario salentino.
Bibliografia
Bove, J. M. (2006). "Huanglongbing: a destructive, newly-emerging, century-old disease of citrus." Journal of Plant Pathology.
Grantham, J. (2011). "The eradication of rinderpest." Science.
Ordish, G. (1972). The Great Wine Blight. John Murray.
Schubert, T. S., & Rizvi, S. A. (2011). "Xylella fastidiosa: A growing threat to agriculture." Plant Disease Journal.
Nessun commento:
Posta un commento