venerdì 21 febbraio 2025

Sovranità alimentare e aridocoltura: un'alternativa sostenibile per la Puglia

 


Sovranità alimentare e aridocoltura: un'alternativa sostenibile per la Puglia

Antonio Bruno, Dottore Agronomo esperto in diagnostica urbana e territoriale, formatore e giornalista pubblicista divulgatore scientifico

La crisi idrica che sta colpendo la Puglia, in particolare la provincia di Lecce, rappresenta una sfida significativa per il settore agricolo. Tuttavia, questa crisi offre anche l'opportunità di rivalutare e promuovere pratiche agricole più sostenibili, come l'aridocoltura, che potrebbe garantire la sovranità alimentare della regione. L'aridocoltura, una tecnica agricola sviluppata per resistere alle condizioni di scarsità d'acqua, si basa su principi che massimizzano l'efficienza idrica e riducono la dipendenza da input chimici, rendendola una soluzione ideale per affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico.

Principi dell'aridocoltura

L'aridocoltura si fonda su diverse astrazioni principali:

  1. Selezione di colture resistenti alla siccità: Le piante scelte per l'aridocoltura sono quelle che naturalmente richiedono meno acqua e sono più resistenti alle condizioni di aridità. Questo include varietà locali che si sono adattate nel tempo alle condizioni climatiche della Puglia.
  2. Gestione del suolo: Tecniche come la pacciamatura (copertura del suolo con materiale organico) e la lavorazione minima del suolo aiutano a conservare l'umidità del terreno e a migliorare la struttura del suolo, riducendo l'erosione e aumentando la capacità di ritenzione idrica.
  3. Ottimizzazione dell'irrigazione: L'uso di sistemi di irrigazione a goccia o a microirrigazione permette di fornire acqua direttamente alle radici delle piante, minimizzando le perdite per evaporazione e percolazione.
  4. Rotazione delle colture e consociazioni: La rotazione delle colture e la consociazione di piante complementari aiutano a mantenere la fertilità del suolo e a ridurre l'incidenza di parassiti e malattie, diminuendo così la necessità di fertilizzanti e pesticidi chimici.

La stampa sulla crisi idrica

Il stampa sottolinea giustamente la gravità della crisi idrica in Puglia e i suoi effetti devastanti sulle colture, in particolare sulla Cipolla Bianca di Margherita Igp. Tuttavia, l'approccio proposto si concentra principalmente sulla gestione delle risorse idriche esistenti e sulla richiesta di una maggiore allocazione di acqua, senza considerare alternative più sostenibili come l'aridocoltura.

  1. Dipendenza dall'irrigazione tradizionale: La stampa basa le sue riflessioni sull'idea che l'unica soluzione sia aumentare la disponibilità di acqua per l'irrigazione. Questo approccio è insostenibile a lungo termine, dato che le risorse idriche sono limitate e sempre più soggette a stress a causa del cambiamento climatico.
  2. Mancanza di enfasi sulla sostenibilità: Non viene menzionata alcuna strategia per ridurre la dipendenza da input chimici o per migliorare la resilienza delle colture alle condizioni di aridità. L'aridocoltura, al contrario, offre una soluzione che non solo conserva l'acqua, ma riduce anche l'uso di fertilizzanti e pesticidi, contribuendo a un'agricoltura più sostenibile.
  3. Opportunità mancata per l'innovazione: La stampa non considera l'opportunità di innovare e adottare tecniche agricole avanzate come l'aridocoltura, che potrebbero trasformare la crisi in un'opportunità per sviluppare un'agricoltura più resiliente e sostenibile.

Proposta: Gruppi di Acquisto per sostenere l'aridocoltura

Per garantire la continuità e la diffusione dell'aridocoltura, propongo la creazione di Gruppi di Acquisto Solidale (GAS) che sostengano direttamente i produttori locali che adottano questa tecnologia. I GAS possono svolgere un ruolo cruciale nel:

  1. Promuovere la consapevolezza: Educare i cittadini sui benefici dell'aridocoltura e sull'importanza di sostenere pratiche agricole sostenibili.
  2. Garantire un mercato stabile: Acquistando direttamente dai produttori, i GAS possono garantire un reddito stabile per gli agricoltori, incentivandoli a continuare e a espandere l'uso dell'aridocoltura.
  3. Ridurre l'impatto ambientale: Sostenendo l'aridocoltura, i GAS contribuiscono a ridurre l'uso di acqua e di sostanze chimiche, promuovendo un'agricoltura più rispettosa dell'ambiente.

Conclusione

L'aridocoltura rappresenta una soluzione innovativa e sostenibile per affrontare la crisi idrica in Puglia. Attraverso la promozione di questa tecnologia e il sostegno dei cittadini attraverso i Gruppi di Acquisto, è possibile garantire la sovranità alimentare della regione, riducendo al contempo l'impatto ambientale dell'agricoltura. È tempo di abbandonare approcci obsoleti e di abbracciare un futuro più sostenibile e resiliente per l'agricoltura pugliese.

Bibliografia

  1. Altieri, M. A. (2002). Agroecology: The science of natural resource management for poor farmers in marginal environments. Agriculture, Ecosystems & Environment, 93(1-3), 1-24.
  2. Rockström, J., et al. (2007). Managing water in rainfed agriculture. In Water for Food, Water for Life (pp. 315-348). Earthscan.
  3. Kassam, A., et al. (2012). Conservation agriculture: Concepts, worldwide experience, and lessons for success. Advances in Agronomy, 116, 1-42.
  4. FAO (2013). Climate-Smart Agriculture Sourcebook. Food and Agriculture Organization of the United Nations.
  5. Pereira, L. S., et al. (2002). Irrigation management under water scarcity. Agricultural Water Management, 57(3), 175-206.

Questi riferimenti forniscono una base scientifica solida per l'adozione dell'aridocoltura come pratica agricola sostenibile e resiliente, in grado di affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico e dalla scarsità d'acqua.

 

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