La crisi
idrica in Puglia: cause, conseguenze e strategie di mitigazione
Antonio
Bruno, Dottore Agronomo esperto in diagnostica urbana e territoriale, formatore
e giornalista pubblicista divulgatore scientifico
La Puglia
sta affrontando una delle crisi idriche più gravi degli ultimi anni. I dati
forniti da Acquedotto Pugliese (AQP) mostrano una riduzione del 28% della
portata delle sorgenti rispetto alla media storica e una diminuzione del 45%
nei bacini idrici regionali (Portincasa, 2025). Le previsioni meteorologiche
indicano temperature superiori alla media stagionale e precipitazioni inferiori
alla norma fino ad aprile, aggravando la situazione idrica del territorio.
Cause del deficit idrico
Le cause
della crisi idrica pugliese sono molteplici e interconnesse. Il cambiamento
climatico ha determinato un aumento delle temperature e una riduzione delle
precipitazioni, influenzando direttamente la disponibilità di acqua. Secondo
gli studi dell'IPCC (2023), l'area del Mediterraneo è tra le più vulnerabili ai
cambiamenti climatici, con una riduzione delle piogge annuali del 10-30%
rispetto ai valori medi del XX secolo.
Un ulteriore
fattore critico è la riduzione dell'accumulo nevoso sull'Appennino,
fondamentale per l'approvvigionamento idrico della regione. I dati del CNR
(2024) confermano una diminuzione del 40% dello spessore medio della neve negli
ultimi vent'anni, con conseguente riduzione del deflusso primaverile nei corsi
d'acqua che alimentano gli invasi pugliesi.
Infine, le
perdite nella rete idrica rappresentano un problema strutturale di lunga data.
Attualmente, il 40% dell’acqua immessa nelle condotte va disperso a causa di
infrastrutture obsolete (AQP, 2025). Nonostante gli interventi di
efficientamento, si prevede di ridurre questa perdita solo al 36% entro il
2026.
Conseguenze sull'approvvigionamento idrico
Le
ripercussioni della crisi idrica si manifestano su più livelli. AQP stima che
entro luglio 2025 i bacini avranno una disponibilità di acqua inferiore di 350
milioni di metri cubi rispetto alla media storica. Il Sinni contiene
attualmente 123 milioni di metri cubi rispetto ai 208 milioni medi, mentre il
Fortore ne ha 50 milioni rispetto ai 166 milioni abituali (Portincasa, 2025).
Sul fronte
agricolo, la scarsità d'acqua ha già avuto un impatto significativo sulle
colture pugliesi. Secondo il rapporto dell’Associazione Nazionale Consorzi di
Bonifica (2024), le rese produttive di oliveti e vigneti hanno registrato un
calo del 20% a causa della siccità e delle restrizioni sull’irrigazione.
Strategie di mitigazione e adattamento
AQP ha messo
in campo diverse strategie per affrontare la crisi idrica. Tra le principali
azioni vi sono:
- Gestione della pressione idrica: dal 2023 è stata introdotta
una riduzione della pressione nelle reti urbane per limitare le perdite e
garantire una distribuzione più equa della risorsa.
- Recupero e riuso delle acque
reflue affinate:
attualmente sei impianti sono operativi, con altri 35 pronti a entrare in
funzione nei prossimi anni (AQP, 2025).
- Dissalatori: sono in fase avanzata i
progetti per gli impianti di Taranto, Brindisi e Isole Tremiti, mentre per
Manfredonia e Margherita di Savoia sono in corso studi di fattibilità
(Portincasa, 2025).
- Interconnessioni idriche: sono in studio nuovi
acquedotti per importare acqua da Abruzzo, Molise e Albania. Quest'ultima
opzione prevede una condotta sottomarina per convogliare eventuali eccedenze
idriche verso la Puglia, previa verifica della sostenibilità ambientale
(Politecnico di Bari & Università di Chieti-Pescara, 2025).
Conclusioni
La crisi
idrica in Puglia è un fenomeno complesso, risultato di fattori climatici,
ambientali e infrastrutturali. La regione si trova a dover affrontare sfide
sempre più stringenti per garantire un approvvigionamento idrico sostenibile.
Le soluzioni messe in campo da AQP e dalle istituzioni offrono una prospettiva
di resilienza a lungo termine, ma è essenziale un impegno continuo
nell'adozione di misure di mitigazione e nella ricerca di nuove strategie per
la gestione delle risorse idriche.
Bibliografia
- Acquedotto Pugliese (AQP).
"Piano strategico per la gestione delle risorse idriche 2025".
Bari, 2025.
- Consiglio Nazionale delle
Ricerche (CNR). "Effetti del cambiamento climatico sulla
disponibilità idrica in Italia". Roma, 2024.
- Gruppo Intergovernativo sul
Cambiamento Climatico (IPCC). "Climate Change 2023: The Physical
Science Basis". Cambridge University Press, 2023.
- Politecnico di Bari &
Università di Chieti-Pescara. "Studio di fattibilità per la
derivazione delle acque del fiume Tirino verso la Puglia". Bari,
2025.
- Portincasa, F. (Direttore
Generale AQP). Intervento presso la commissione speciale di controllo
sulla risorsa idrica, Consiglio Regionale della Puglia, 2025.
- Associazione Nazionale Consorzi
di Bonifica. "Rapporto sulla siccità e le conseguenze per
l'agricoltura italiana". Roma, 2024
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