lunedì 24 febbraio 2025

La crisi idrica in Puglia: cause, conseguenze e strategie di mitigazione


 

La crisi idrica in Puglia: cause, conseguenze e strategie di mitigazione

Antonio Bruno, Dottore Agronomo esperto in diagnostica urbana e territoriale, formatore e giornalista pubblicista divulgatore scientifico

La Puglia sta affrontando una delle crisi idriche più gravi degli ultimi anni. I dati forniti da Acquedotto Pugliese (AQP) mostrano una riduzione del 28% della portata delle sorgenti rispetto alla media storica e una diminuzione del 45% nei bacini idrici regionali (Portincasa, 2025). Le previsioni meteorologiche indicano temperature superiori alla media stagionale e precipitazioni inferiori alla norma fino ad aprile, aggravando la situazione idrica del territorio.

Cause del deficit idrico

Le cause della crisi idrica pugliese sono molteplici e interconnesse. Il cambiamento climatico ha determinato un aumento delle temperature e una riduzione delle precipitazioni, influenzando direttamente la disponibilità di acqua. Secondo gli studi dell'IPCC (2023), l'area del Mediterraneo è tra le più vulnerabili ai cambiamenti climatici, con una riduzione delle piogge annuali del 10-30% rispetto ai valori medi del XX secolo.

Un ulteriore fattore critico è la riduzione dell'accumulo nevoso sull'Appennino, fondamentale per l'approvvigionamento idrico della regione. I dati del CNR (2024) confermano una diminuzione del 40% dello spessore medio della neve negli ultimi vent'anni, con conseguente riduzione del deflusso primaverile nei corsi d'acqua che alimentano gli invasi pugliesi.

Infine, le perdite nella rete idrica rappresentano un problema strutturale di lunga data. Attualmente, il 40% dell’acqua immessa nelle condotte va disperso a causa di infrastrutture obsolete (AQP, 2025). Nonostante gli interventi di efficientamento, si prevede di ridurre questa perdita solo al 36% entro il 2026.

Conseguenze sull'approvvigionamento idrico

Le ripercussioni della crisi idrica si manifestano su più livelli. AQP stima che entro luglio 2025 i bacini avranno una disponibilità di acqua inferiore di 350 milioni di metri cubi rispetto alla media storica. Il Sinni contiene attualmente 123 milioni di metri cubi rispetto ai 208 milioni medi, mentre il Fortore ne ha 50 milioni rispetto ai 166 milioni abituali (Portincasa, 2025).

Sul fronte agricolo, la scarsità d'acqua ha già avuto un impatto significativo sulle colture pugliesi. Secondo il rapporto dell’Associazione Nazionale Consorzi di Bonifica (2024), le rese produttive di oliveti e vigneti hanno registrato un calo del 20% a causa della siccità e delle restrizioni sull’irrigazione.

Strategie di mitigazione e adattamento

AQP ha messo in campo diverse strategie per affrontare la crisi idrica. Tra le principali azioni vi sono:

  • Gestione della pressione idrica: dal 2023 è stata introdotta una riduzione della pressione nelle reti urbane per limitare le perdite e garantire una distribuzione più equa della risorsa.
  • Recupero e riuso delle acque reflue affinate: attualmente sei impianti sono operativi, con altri 35 pronti a entrare in funzione nei prossimi anni (AQP, 2025).
  • Dissalatori: sono in fase avanzata i progetti per gli impianti di Taranto, Brindisi e Isole Tremiti, mentre per Manfredonia e Margherita di Savoia sono in corso studi di fattibilità (Portincasa, 2025).
  • Interconnessioni idriche: sono in studio nuovi acquedotti per importare acqua da Abruzzo, Molise e Albania. Quest'ultima opzione prevede una condotta sottomarina per convogliare eventuali eccedenze idriche verso la Puglia, previa verifica della sostenibilità ambientale (Politecnico di Bari & Università di Chieti-Pescara, 2025).

Conclusioni

La crisi idrica in Puglia è un fenomeno complesso, risultato di fattori climatici, ambientali e infrastrutturali. La regione si trova a dover affrontare sfide sempre più stringenti per garantire un approvvigionamento idrico sostenibile. Le soluzioni messe in campo da AQP e dalle istituzioni offrono una prospettiva di resilienza a lungo termine, ma è essenziale un impegno continuo nell'adozione di misure di mitigazione e nella ricerca di nuove strategie per la gestione delle risorse idriche.


Bibliografia

  • Acquedotto Pugliese (AQP). "Piano strategico per la gestione delle risorse idriche 2025". Bari, 2025.
  • Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). "Effetti del cambiamento climatico sulla disponibilità idrica in Italia". Roma, 2024.
  • Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (IPCC). "Climate Change 2023: The Physical Science Basis". Cambridge University Press, 2023.
  • Politecnico di Bari & Università di Chieti-Pescara. "Studio di fattibilità per la derivazione delle acque del fiume Tirino verso la Puglia". Bari, 2025.
  • Portincasa, F. (Direttore Generale AQP). Intervento presso la commissione speciale di controllo sulla risorsa idrica, Consiglio Regionale della Puglia, 2025.
  • Associazione Nazionale Consorzi di Bonifica. "Rapporto sulla siccità e le conseguenze per l'agricoltura italiana". Roma, 2024

 

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