martedì 18 febbraio 2025

La minaccia della Xylella fastidiosa sui vigneti del Barese: stato dell’arte e misure di contenimento

 

Malattia di Pierce: a rischio, oltre la vite, ci sono il mandorlo e l'erba medica - Fonte foto: European and Mediterranean Plant Protection Organization (Eppo)

La minaccia della Xylella fastidiosa sui vigneti del Barese: stato dell’arte e misure di contenimento

Antonio Bruno, Dottore Agronomo esperto in diagnostica urbana e territoriale, formatore e giornalista pubblicista divulgatore scientifico

Introduzione

La Xylella fastidiosa rappresenta una delle principali minacce fitosanitarie per l’agricoltura mediterranea. La sua diffusione nel sud Italia, in particolare in Puglia, ha già causato gravi danni agli uliveti e ora minaccia anche i vigneti e i mandorleti del Barese. Questo saggio analizza la diffusione della sottospecie Xylella fastidiosa subsp. fastidiosa, le modalità di trasmissione, le misure di contenimento adottate e il loro razionale scientifico, basandosi sulle più recenti pubblicazioni scientifiche e sui documenti ufficiali delle autorità fitosanitarie europee e italiane.

Diffusione della Xylella fastidiosa e rischio per i vigneti

La Xylella fastidiosa è un batterio fitopatogeno trasmesso da insetti vettori che colonizza lo xilema delle piante ospiti, bloccandone il flusso idrico e causando sintomi come disseccamenti fogliari, riduzione della produttività e morte della pianta. La sua diffusione in Puglia è stata documentata fin dal 2013, con una progressiva espansione dalle province meridionali (Lecce, Brindisi, Taranto) fino al Barese nel 2024.

Le evidenze scientifiche dimostrano che la trasmissione della Xylella fastidiosa nei vigneti avviene con modalità bimodale:

  • Trasmissione primaria: il batterio viene introdotto nei vigneti da fonti di inoculo esterne, come i mandorleti infetti, tramite insetti vettori come Neophilaenus campestris.
  • Trasmissione secondaria: una volta introdotto, il batterio si diffonde da vite a vite principalmente tramite Philaenus spumarius, già noto per la sua capacità di diffondere la Xylella negli uliveti pugliesi.

Questa dinamica giustifica le misure preventive adottate, tra cui l'eradicazione delle piante infette e delle piante ospiti nelle immediate vicinanze.

Strategie di contenimento e misure fitosanitarie

Secondo il documento dell’Osservatorio fitosanitario regionale (15 febbraio 2024), la strategia per limitare la diffusione della Xylella fastidiosa nei vigneti prevede:

  1. Eradicazione delle piante infette: tutti i vigneti e i mandorli situati entro un raggio di 400 metri dai focolai devono essere rimossi per ridurre il rischio di trasmissione.
  2. Controllo dei vettori: la gestione degli insetti vettori è essenziale per interrompere la trasmissione del batterio. Tecniche di lotta includono pratiche agronomiche (lavorazione del suolo per distruggere le forme giovanili degli insetti), trattamenti fitosanitari e monitoraggi continui.
  3. Indennizzi per i proprietari: è prevista una compensazione economica per la perdita delle colture, a condizione che i vigneti siano conformi alle normative fitosanitarie nazionali ed europee.
  4. Monitoraggio e ricerca: il rilevamento precoce mediante campionamenti e analisi di laboratorio è fondamentale, considerata l’assenza di cure efficaci per la malattia.

L’EFSA (European Food Safety Authority) ha pubblicato nel febbraio 2025 un aggiornamento sulla Xylella fastidiosa, confermando che i mandorleti non intensivi senza irrigazione e fertilizzazione sono tra le colture più suscettibili all’infezione. Il report evidenzia inoltre che le condizioni agroclimatiche della Puglia favoriscono la diffusione del batterio, rendendo necessarie misure drastiche.

Impatti economici e ambientali

Il settore vitivinicolo e mandorlicolo pugliese ha un ruolo fondamentale nell’economia locale. Secondo le stime di Coldiretti, la Xylella fastidiosa ha già compromesso circa 200.000 ettari e 21 milioni di piante, minacciando la produzione e la sostenibilità delle aziende agricole. La perdita di superfici vitate potrebbe influire sulla produzione vinicola regionale, riducendo la competitività dei vini pugliesi sul mercato nazionale e internazionale.

Dal punto di vista ambientale, la rimozione di vaste aree di vigneti e mandorleti può alterare l’ecosistema locale, riducendo la biodiversità e aumentando il rischio di erosione del suolo. Tuttavia, l’assenza di strategie di contenimento porterebbe a danni ancora maggiori, rendendo la malattia endemica e difficile da gestire.

Conclusioni

La diffusione della Xylella fastidiosa nei vigneti del Barese rappresenta una sfida senza precedenti per il settore agricolo pugliese. L’approccio adottato dalle autorità fitosanitarie, basato su eradicazione, controllo dei vettori e monitoraggio, è in linea con le più recenti evidenze scientifiche e con le linee guida dell’EFSA. Tuttavia, l’assenza di una cura definitiva per la malattia impone la necessità di investimenti nella ricerca per sviluppare varietà resistenti e strategie di gestione più sostenibili. Solo attraverso un’azione coordinata tra scienza, istituzioni e settore agricolo sarà possibile contenere l’epidemia e proteggere la produzione vitivinicola pugliese.

Bibliografia

  1. EFSA (2025). Xylella fastidiosa Pest Report to support the ranking of EU candidate priority pests.
  2. Osservatorio Fitosanitario Regionale (2024). Atto dirigenziale sulla gestione della Xylella fastidiosa nelle province di Bari e BAT.
  3. European Commission (2023). Guidelines for statistically sound and risk-based surveys of Xylella fastidiosa.
  4. Saponari, M., Boscia, D., Altamura, G., et al. (2022). The spread and management of Xylella fastidiosa in Italy: A decade of research and lessons learned. Journal of Plant Pathology, 104(3), 495-510.
  5. Redak, R. A., Purcell, A. H., Lopes, J. R. S., et al. (2020). The biology and epidemiology of Xylella fastidiosa: Implications for biosecurity and management. Annual Review of Phytopathology, 58, 429-462.
  6. Coldiretti (2024). Dati sulla diffusione della Xylella fastidiosa in Puglia e impatti economici.

 

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