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Malattia di Pierce: a rischio, oltre la vite, ci sono il mandorlo e l'erba medica - Fonte foto: European and Mediterranean Plant Protection Organization (Eppo) |
La minaccia della Xylella fastidiosa sui vigneti del Barese: stato dell’arte e misure di contenimento
Antonio Bruno, Dottore Agronomo esperto in diagnostica urbana e territoriale, formatore e giornalista pubblicista divulgatore scientifico
Introduzione
La Xylella
fastidiosa rappresenta una delle principali minacce fitosanitarie per
l’agricoltura mediterranea. La sua diffusione nel sud Italia, in particolare in
Puglia, ha già causato gravi danni agli uliveti e ora minaccia anche i vigneti
e i mandorleti del Barese. Questo saggio analizza la diffusione della
sottospecie Xylella fastidiosa subsp. fastidiosa, le modalità di
trasmissione, le misure di contenimento adottate e il loro razionale
scientifico, basandosi sulle più recenti pubblicazioni scientifiche e sui
documenti ufficiali delle autorità fitosanitarie europee e italiane.
Diffusione della Xylella fastidiosa e rischio per i
vigneti
La Xylella
fastidiosa è un batterio fitopatogeno trasmesso da insetti vettori che
colonizza lo xilema delle piante ospiti, bloccandone il flusso idrico e
causando sintomi come disseccamenti fogliari, riduzione della produttività e
morte della pianta. La sua diffusione in Puglia è stata documentata fin dal
2013, con una progressiva espansione dalle province meridionali (Lecce,
Brindisi, Taranto) fino al Barese nel 2024.
Le evidenze
scientifiche dimostrano che la trasmissione della Xylella fastidiosa nei
vigneti avviene con modalità bimodale:
- Trasmissione primaria: il batterio viene introdotto
nei vigneti da fonti di inoculo esterne, come i mandorleti infetti,
tramite insetti vettori come Neophilaenus campestris.
- Trasmissione secondaria: una volta introdotto, il
batterio si diffonde da vite a vite principalmente tramite Philaenus
spumarius, già noto per la sua capacità di diffondere la Xylella negli
uliveti pugliesi.
Questa
dinamica giustifica le misure preventive adottate, tra cui l'eradicazione delle
piante infette e delle piante ospiti nelle immediate vicinanze.
Strategie di contenimento e misure fitosanitarie
Secondo il
documento dell’Osservatorio fitosanitario regionale (15 febbraio 2024), la
strategia per limitare la diffusione della Xylella fastidiosa nei vigneti
prevede:
- Eradicazione delle piante
infette: tutti
i vigneti e i mandorli situati entro un raggio di 400 metri dai focolai
devono essere rimossi per ridurre il rischio di trasmissione.
- Controllo dei vettori: la gestione degli insetti
vettori è essenziale per interrompere la trasmissione del batterio.
Tecniche di lotta includono pratiche agronomiche (lavorazione del suolo
per distruggere le forme giovanili degli insetti), trattamenti
fitosanitari e monitoraggi continui.
- Indennizzi per i proprietari: è prevista una compensazione
economica per la perdita delle colture, a condizione che i vigneti siano
conformi alle normative fitosanitarie nazionali ed europee.
- Monitoraggio e ricerca: il rilevamento precoce
mediante campionamenti e analisi di laboratorio è fondamentale,
considerata l’assenza di cure efficaci per la malattia.
L’EFSA (European
Food Safety Authority) ha pubblicato nel febbraio 2025 un aggiornamento sulla
Xylella fastidiosa, confermando che i mandorleti non intensivi senza
irrigazione e fertilizzazione sono tra le colture più suscettibili
all’infezione. Il report evidenzia inoltre che le condizioni agroclimatiche
della Puglia favoriscono la diffusione del batterio, rendendo necessarie misure
drastiche.
Impatti economici e ambientali
Il settore
vitivinicolo e mandorlicolo pugliese ha un ruolo fondamentale nell’economia
locale. Secondo le stime di Coldiretti, la Xylella fastidiosa ha già
compromesso circa 200.000 ettari e 21 milioni di piante, minacciando la
produzione e la sostenibilità delle aziende agricole. La perdita di superfici
vitate potrebbe influire sulla produzione vinicola regionale, riducendo la
competitività dei vini pugliesi sul mercato nazionale e internazionale.
Dal punto di
vista ambientale, la rimozione di vaste aree di vigneti e mandorleti può
alterare l’ecosistema locale, riducendo la biodiversità e aumentando il rischio
di erosione del suolo. Tuttavia, l’assenza di strategie di contenimento
porterebbe a danni ancora maggiori, rendendo la malattia endemica e difficile
da gestire.
Conclusioni
La
diffusione della Xylella fastidiosa nei vigneti del Barese rappresenta una
sfida senza precedenti per il settore agricolo pugliese. L’approccio adottato
dalle autorità fitosanitarie, basato su eradicazione, controllo dei vettori e
monitoraggio, è in linea con le più recenti evidenze scientifiche e con le
linee guida dell’EFSA. Tuttavia, l’assenza di una cura definitiva per la
malattia impone la necessità di investimenti nella ricerca per sviluppare
varietà resistenti e strategie di gestione più sostenibili. Solo attraverso
un’azione coordinata tra scienza, istituzioni e settore agricolo sarà possibile
contenere l’epidemia e proteggere la produzione vitivinicola pugliese.
Bibliografia
- EFSA (2025). Xylella
fastidiosa Pest Report to support the ranking of EU candidate priority
pests.
- Osservatorio Fitosanitario
Regionale (2024). Atto dirigenziale sulla gestione della Xylella
fastidiosa nelle province di Bari e BAT.
- European Commission (2023). Guidelines
for statistically sound and risk-based surveys of Xylella fastidiosa.
- Saponari, M., Boscia, D.,
Altamura, G., et al. (2022). The spread and management of Xylella
fastidiosa in Italy: A decade of research and lessons learned. Journal
of Plant Pathology, 104(3), 495-510.
- Redak, R. A., Purcell, A. H.,
Lopes, J. R. S., et al. (2020). The biology and epidemiology of Xylella
fastidiosa: Implications for biosecurity and management. Annual Review
of Phytopathology, 58, 429-462.
- Coldiretti (2024). Dati
sulla diffusione della Xylella fastidiosa in Puglia e impatti economici.
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