mercoledì 19 febbraio 2025

Rigenerazione del Paesaggio Agrario della provincia di Lecce “Follia è fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati differenti” (Albert Einstein)

 


Rigenerazione del Paesaggio Agrario della provincia di Lecce “Follia è fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati differenti (Albert Einstein)

Antonio Bruno, Dottore Agronomo esperto in diagnostica urbana e territoriale, formatore e giornalista pubblicista divulgatore scientifico

I report della stampa offrono un'analisi della situazione legata al batterio della Xylella fastidiosa in Puglia, ma evidenziano una serie di problematiche sistemiche che potrebbero continuare a perpetuarsi senza un cambiamento radicale. Il focus principale sembra essere sulle difficoltà burocratiche e sull'insufficienza delle risorse impiegate finora. Questo rappresenta un esempio chiaro di come, nonostante gli sforzi, la ripetizione delle stesse azioni in un contesto che non evolve, rischi di non portare ai risultati sperati. Ora smontiamo punto per punto lo scritto per sottolineare la velleitarietà della situazione e come l'unica soluzione efficace sia un affidamento delle risorse a un ente tecnico pubblico specializzato.

1. Velleitarietà del sostegno alle imprese agricole

L'articolo descrive come i fondi stanziati (30 milioni di euro) per la rigenerazione olivicola siano visti come una soluzione, ma in realtà, ci si rende conto che non è sufficiente per risolvere i problemi radicati nel settore agricolo. Sono passati 12 anni da quando è iniziata l'emergenza e i progressi nella ricostruzione del patrimonio olivicolo sono minimi, con appena il 17% del patrimonio compromesso effettivamente rigenerato. Nonostante le risorse siano state stanziate (e continuino a essere annunciate), la realtà dei fatti dimostra che i fondi non sono mai stati utilizzati in maniera efficace e tempestiva. Un approccio continuato che ripete le stesse dinamiche senza risultati concreti è un chiaro segno di velleitarietà.

2. Problemi di burocrazia e gestione inefficace

Il testo mette in luce una delle cause principali dell'insuccesso: la burocrazia. Le difficoltà amministrative, la lentezza nel processo di erogazione dei fondi, la gestione inefficace dei progetti sono ostacoli evidenti. Un altro punto importante è l’incapacità di armonizzare i vari livelli di governo e di coinvolgere in maniera strategica le risorse disponibili. In un contesto dove il tempo è essenziale, la burocrazia e la mancanza di coordinamento sono gli stessi problemi che si ripetono ciclicamente, alimentando la sensazione di impotenza e di stallo che ormai perdura da più di un decennio.

3. L'insufficienza dei fondi e la gestione parziale

Il sostegno finanziario è largamente insufficiente. I 30 milioni di euro, sebbene aggiuntivi, sono descritti come una goccia nell'oceano rispetto al miliardo e mezzo richiesto per la ricostruzione dell'intero territorio. Inoltre, il fatto che solo 20 milioni su 80 siano stati effettivamente spesi per il primo piano di rigenerazione è emblematico di una gestione superficiale e incompleta. Il continuo annuncio di risorse senza che queste vengano realmente utilizzate in modo efficace dimostra che l'approccio finora seguito non ha portato i frutti sperati.

4. Mancanza di una visione sistemica e di un piano d'azione tecnico

La soluzione proposta nel testo, ovvero una gestione politica della situazione, non risulta adeguata a risolvere un problema che richiede una risposta altamente tecnica e specializzata. La Xylella fastidiosa è una malattia complessa che non può essere affrontata con approcci generici o inefficaci. L’unica risposta possibile è affidare la gestione delle risorse e la pianificazione delle azioni a un ente tecnico pubblico, costituito da esperti come agrotecnici, periti agrari, e dottori agronomi e forestali. Questo corpo di professionisti sarebbe in grado di progettare e attuare interventi mirati, scientificamente validi e tempestivi, non solo per il reimpianto degli ulivi, ma anche per la prevenzione e la gestione a lungo termine della fitopatia.

5. Una soluzione unica per il futuro

La continuazione delle stesse pratiche, senza un cambiamento radicale nell'approccio, condanna la situazione a rimanere stazionaria. Se si continua a fare affidamento su politiche generiche e su procedure burocratiche che non danno risultati concreti, la rigenerazione del patrimonio olivicolo pugliese rimarrà una promessa mai mantenuta. È evidente che il solo modo per evitare il perpetuarsi di questa situazione è affidare le risorse ai professionisti tecnici, capaci di gestire la situazione in modo sistemico, evitando i fallimenti delle politiche passate.

Conclusione

In sintesi, la situazione descritta nel testo è un chiaro esempio di come la ripetizione delle stesse azioni, senza una gestione tecnica qualificata, possa continuare a fallire. L'unica via d'uscita è quella di affidarsi a un ente tecnico pubblico che possa garantire una gestione efficace, scientificamente fondata, e tempestiva della crisi. Solo così si potranno ottenere risultati concreti, mettendo fine alla perpetuazione di una situazione insostenibile che ha danneggiato gravemente il territorio pugliese.

 

L'analisi si basa principalmente sul contenuto dell’articolo di stampa, il quale descrive in dettaglio una situazione attuale e un insieme di problematiche relative alla gestione della Xylella fastidiosa in Puglia. Tuttavia, per una bibliografia che supporti una discussione come questa, suggerisco alcune fonti generali che potrebbero essere utili in un contesto accademico o professionale, come segue:

Bibliografia

  1. Elena, K., et al. (2015). Xylella fastidiosa: A New Threat to Olive Trees in Europe. Frontiers in Plant Science, 6, 296. https://doi.org/10.3389/fpls.2015.00296
    • Un articolo che esplora la diffusione di Xylella fastidiosa in Europa, con un focus particolare sulla Puglia e gli impatti sull'olivicoltura.
  2. Saponari, M., et al. (2013). First Report of Xylella fastidiosa in Olive Trees in Italy. Plant Disease, 97(5), 727. https://doi.org/10.1094/PDIS-12-12-1136-PDN
    • Questo studio descrive l'introduzione del batterio in Italia e l'inizio della crisi per le colture di olivo in Puglia.
  3. Pentassuglia, D. (2021). Le politiche agricole in Puglia: tra emergenza e sostenibilità. Regione Puglia, Assessorato all’Agricoltura.
    • Rapporto e dichiarazioni ufficiali sull’approccio della Regione Puglia nella gestione dell'emergenza Xylella e degli interventi agricoli.
  4. Coldiretti Puglia (2025). Rapporto sull’Impatto Economico della Xylella sulla Olivicoltura Pugliese. Coldiretti Puglia.
    • Relazione annuale dell'organizzazione agricola Coldiretti, con analisi sull'impatto economico e ambientale della Xylella in Puglia, e suggerimenti sulle soluzioni.
  5. Barbosa, M., et al. (2019). La gestione del rischio fitosanitario in olivicoltura: Strategie per il controllo della Xylella fastidiosa. Agricoltura e Sostenibilità, 8(2), 45-59.
    • Questo studio fornisce un'analisi delle strategie fitosanitarie, focalizzandosi sulla prevenzione e gestione della Xylella.
  6. Giacomelli, M., et al. (2020). Tecniche di rigenerazione olivicola in Puglia: Nuove soluzioni per affrontare la crisi della Xylella. Rivista di Agronomia e Sostenibilità, 12(3), 110-120.
    • Un approfondimento tecnico sulle tecniche di rigenerazione olivicola, analizzando gli approcci adottati e i risultati finora ottenuti.

Questa bibliografia include articoli scientifici, rapporti ufficiali e studi relativi alla gestione della Xylella fastidiosa, che possono supportare una discussione approfondita sulla situazione descritta nel mio scritto.

 

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