Innovazione e Formazione nel Settore Agroalimentare: Prospettive per la Provincia di Lecce
Introduzione
Il settore
agroalimentare rappresenta una delle colonne portanti dell'economia italiana,
in particolare nel Mezzogiorno, dove la tradizione agricola si intreccia con le
potenzialità dell’innovazione tecnologica. In questo contesto, gli Istituti
Tecnici Superiori (ITS) emergono come strumenti fondamentali per il
rafforzamento delle competenze professionali e l’inserimento qualificato dei
giovani nel mondo del lavoro. A Salerno, l’esperienza dell’ITS Academy Te.La.
(Territorio del Lavoro), operativo dal 2023, rappresenta un esempio virtuoso di
integrazione tra formazione tecnica avanzata e imprese locali. Questo modello è
replicabile anche in altri contesti territoriali, come la provincia di Lecce,
dove esistono le basi per lo sviluppo di un sistema formativo simile, in grado
di rispondere alle esigenze del settore agroalimentare locale.
Il Caso Salerno: un modello innovativo
L’ITS Te.La.
di Salerno si fonda su una filiera formativa denominata “4+2”, che prevede
quattro anni di scuola secondaria seguiti da due anni di specializzazione
tecnica negli ITS Academy. La sua offerta formativa include percorsi come
“Agri-Food Tech 4.0”, “Food Marketing 2.0” e “Food Processing Innovations”,
caratterizzati da un forte orientamento pratico: oltre un terzo delle ore si
svolge in azienda o in laboratorio. Il modello salernitano si distingue anche
per il coinvolgimento diretto delle imprese nella progettazione dei corsi e
nella docenza, garantendo un’occupabilità degli studenti superiore all’80%
(Indire, 2023).
La Situazione nella Provincia di Lecce
In provincia
di Lecce, è attiva una sede della Fondazione ITS Agroalimentare Puglia,
che propone corsi come “Agricoltura Biologica”, orientati a sviluppare
competenze tecniche nel settore agricolo e agroindustriale. Anche qui la
didattica è articolata in 1.800-2.000 ore su due anni, con oltre il 40% delle
ore dedicate a tirocini formativi presso aziende del territorio. Tuttavia,
rispetto al modello salernitano, manca ancora una piena integrazione tra
innovazione tecnologica, marketing territoriale e filiere produttive locali.
Proposte di Sviluppo per il Salento
Per
trasformare la provincia di Lecce in un polo formativo di eccellenza nel campo
agroalimentare, è possibile delineare alcune direttrici di sviluppo, ispirate a
buone pratiche internazionali e a studi recenti sul tema:
- Agri-Food Tech 4.0 È necessario promuovere corsi
focalizzati sull’introduzione delle tecnologie digitali in agricoltura
(come IoT, machine learning, blockchain per la tracciabilità alimentare).
Esperienze analoghe nei Paesi Bassi e in Israele mostrano come
l’agricoltura di precisione migliori la produttività e la sostenibilità
ambientale (Van Hooijdonk et al., 2020).
- Sostenibilità e Agroecologia Inserire moduli formativi
sull’agricoltura rigenerativa e sui sistemi agroforestali, valorizzando
anche le pratiche tradizionali salentine. In Francia e Danimarca,
programmi simili sono già integrati nei curricula degli ITS e
contribuiscono al recupero dei suoli e alla biodiversità (Wezel et al.,
2014).
- Marketing e
Internazionalizzazione Sviluppare competenze per l’export e il branding
dei prodotti tipici salentini (olio extravergine, vino, ortaggi),
includendo strategie di valorizzazione dei marchi DOP e IGP. I casi della
Catalogna e della Provenza mostrano come un approccio territoriale
integrato favorisca la competitività sui mercati globali (Tregear et al.,
2007).
- Partnership con Università e
Centri di Ricerca Collaborare con l’Università del Salento, il CNR
e i centri di innovazione agroalimentare per costruire una didattica
basata su problemi reali e ricerca applicata. Questo approccio è
consolidato in Germania, dove le Fachhochschulen (università di scienze
applicate) operano in stretta sinergia con le imprese locali.
- Scambi Internazionali e
Mobilità
Attivare programmi Erasmus+ per studenti e docenti ITS, creando un network
transnazionale che favorisca il confronto di pratiche e il trasferimento
di competenze tra territori rurali europei.
Conclusione
Il Salento
dispone di un potenziale agroalimentare straordinario, che può essere
valorizzato attraverso una formazione tecnica superiore capace di innovare,
connettere e specializzare. Il modello salernitano rappresenta un punto di
riferimento importante, ma occorre integrarlo con un approccio più sistemico e
internazionale, per fare della provincia di Lecce un laboratorio d’avanguardia
per l’agroalimentare sostenibile e tecnologico del futuro.
Bibliografia
- Indire (2023). Monitoraggio
nazionale ITS Academy – Rapporto annuale. Ministero dell’Istruzione e
del Merito.
- Van Hooijdonk, C., Gertenbach,
D., & Dekker, H. (2020). Smart Farming Technologies in Dutch
Agriculture. Wageningen University & Research.
- Wezel, A., Bellon, S., Doré,
T., Francis, C., Vallod, D., & David, C. (2014). Agroecology as a
science, a movement and a practice. A review. Agronomy for Sustainable
Development, 29(4), 503–515.
- Tregear, A., Arfini, F.,
Belletti, G., & Marescotti, A. (2007). Regional foods and rural
development: The role of product qualification. Journal of Rural
Studies, 23(1), 12–22.
- ITS Agroalimentare Puglia.
(2024). www.itsagroalimentarepuglia.it
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