venerdì 25 aprile 2025

Tecnologie di Evoluzione Assistita (Tea): il futuro dell'agricoltura sostenibile


 Tecnologie di Evoluzione Assistita (Tea): il futuro dell'agricoltura sostenibile

Negli ultimi anni, l’agricoltura mondiale si è trovata ad affrontare sfide sempre più urgenti e complesse: dalla necessità di aumentare la produttività dei raccolti in un contesto di popolazione globale in crescita, fino alla pressione per ridurre l’impatto ambientale legato all’uso di pesticidi, fertilizzanti e risorse idriche. In questo scenario, le Tecnologie di Evoluzione Assistita (Tea) si stanno imponendo come una delle soluzioni più promettenti per una transizione sostenibile e intelligente del settore agricolo.

Cosa sono le Tea?

Le Tecnologie di Evoluzione Assistita comprendono una serie di tecniche di editing genetico, tra cui il genome editing tramite CRISPR-Cas9, che permettono di apportare modifiche mirate al DNA delle piante senza inserire materiale genetico proveniente da altre specie. Questa distinzione le separa nettamente dagli OGM (Organismi Geneticamente Modificati), dove il trasferimento di geni tra specie diverse è alla base del processo.

Come ha spiegato Riccardo Velasco, direttore del Centro di ricerca Viticoltura ed Enologia del CREA, le Tea si basano su una scoperta rivoluzionaria premiata con il Nobel per la Chimica nel 2020, ovvero la “forbice molecolare” di Emmanuelle Charpentier e Jennifer Doudna. Questa tecnologia consente non solo di correggere errori genetici, ma anche di "spegnere" geni che rendono le piante vulnerabili a patogeni come il fungo Fusarium, riducendo così la necessità di interventi chimici.

Tea nel mondo: casi di studio

A livello globale, le Tea sono già una realtà consolidata. Stati Uniti, Canada, Cina, Giappone e Brasile hanno adottato normative che facilitano la commercializzazione e l’impiego di colture ottenute tramite queste tecniche. Negli Stati Uniti, ad esempio, l’azienda Calyxt ha sviluppato una soia ad alto contenuto di acido oleico editata geneticamente, approvata per il consumo già nel 2019.

In Cina, grazie a partnership tra enti pubblici e privati, sono state sviluppate varietà di riso resistenti alla siccità e a malattie fungine. In Giappone, sono arrivati sul mercato pomodori arricchiti di GABA, una molecola con effetti benefici sulla pressione arteriosa, ottenuti tramite genome editing. Questi prodotti sono già disponibili nei supermercati, con un’etichettatura trasparente ma non allarmistica.

Il contesto europeo e italiano

In Europa, la situazione è più complessa. La normativa vigente (Regolamento CE 2017/625) limita fortemente l'uso di queste tecnologie, equiparando le Tea agli OGM. Tuttavia, nel 2024 si è riacceso il dibattito legislativo con l’avvio dei triloghi per la modifica del regolamento, autorizzato dalla Commissione Ambiente del Parlamento europeo.

L’Italia, in questo contesto, si è posta all’avanguardia. Già da maggio 2023, infatti, il governo italiano ha autorizzato la sperimentazione in campo aperto delle Tea, sostenuto dalle principali associazioni agricole come Confagricoltura, Coldiretti e CIA. Il CREA ha già avviato progetti su diverse colture, in particolare su vite, grano duro e pomodoro. L’obiettivo è sviluppare varietà più resistenti ai cambiamenti climatici, alle malattie e con un minor fabbisogno idrico.

Un esempio italiano concreto è rappresentato da alcuni progetti di editing genetico sul grano duro per migliorarne la resistenza al caldo e al secco, condizioni sempre più frequenti nelle regioni meridionali. Altri esperimenti si stanno svolgendo sul pomodoro per ridurne la suscettibilità ai virus trasmessi da insetti come la Tuta absoluta.

Accettazione pubblica ed etica

Uno degli elementi più significativi che differenziano le Tea dagli OGM è il maggiore grado di accettazione sociale. Poiché non implicano la transgenesi interspecifica, le Tea sono percepite come un'estensione accelerata e precisa della selezione naturale. Le mutazioni indotte, infatti, non sono distinguibili da quelle che si verificano spontaneamente in natura.

Secondo diversi studi (ad esempio, Hartung & Schiemann, 2014), una regolamentazione proporzionata e basata sulla scienza può favorire l'accettazione del genome editing tra i consumatori europei, specialmente se accompagnata da trasparenza, tracciabilità e coinvolgimento del pubblico.

Conclusioni

Le Tecnologie di Evoluzione Assistita rappresentano una svolta strategica per l’agricoltura globale ed europea. Esse offrono una via concreta per un'agricoltura resiliente, sostenibile ed equa, capace di affrontare le sfide climatiche e ambientali del presente e del futuro. L’Italia ha dimostrato visione nel promuovere queste tecnologie, e il nuovo regolamento europeo potrebbe segnare una svolta epocale. La ricerca pubblica, la trasparenza e la tutela della biodiversità rimangono le chiavi per uno sviluppo etico e responsabile delle Tea.


Bibliografia

  • Cappellini, M. (2024). Tecnologie di evoluzione assistita (Tea): il futuro dell'agricoltura sostenibile. Il Sole 24 Ore.

  • Velasco, R. (2024). Intervista e interventi pubblici. CREA - Centro di ricerca Viticoltura ed Enologia.

  • Charpentier, E., & Doudna, J. (2020). Nobel Lecture in Chemistry. The Royal Swedish Academy of Sciences.

  • Hartung, F., & Schiemann, J. (2014). "Precise plant breeding using new genome editing techniques: opportunities, safety and regulation in the EU." Plant Cell Reports, 33(5), 765–771.

  • Jinek, M., et al. (2012). "A programmable dual-RNA–guided DNA endonuclease in adaptive bacterial immunity." Science, 337(6096), 816–821.

  • Ishii, T., & Araki, M. (2016). "Consumer acceptance of food crops developed by genome editing." Trends in Plant Science, 21(12), 997–999.


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