lunedì 27 gennaio 2025

La necessità di una nuova gestione tecnica dell’agricoltura italiana ed europea

 


La necessità di una nuova gestione tecnica dell’agricoltura italiana ed europea

Antonio Bruno, Dottore Agronomo esperto in diagnostica urbana e territoriale, formatore e giornalista pubblicista divulgatore scientifico

Introduzione

Negli anni Settanta, l’Europa ha adottato una serie di politiche che hanno portato a una profonda trasformazione nella gestione dell’agricoltura italiana. Uno degli aspetti più significativi di questo cambiamento è stata l’esclusione di enti tecnici come il Ministero dell’Agricoltura, insieme alle sue diramazioni ispettive, a favore delle associazioni dei produttori agricoli. Tale decisione ha avuto effetti profondamente negativi sullo sviluppo del settore primario, causando una stagnazione che ha impedito l’innovazione tecnologica, la sostenibilità ambientale e la creazione di nuove opportunità occupazionali.

Di fronte al contesto odierno, caratterizzato da crisi globali, concorrenza internazionale e necessità di transizione ecologica, emerge la necessità di ripensare la struttura gestionale dell’agricoltura europea. Questo saggio dimostrerà come un ritorno a una gestione tecnica pubblica, guidata da professionisti qualificati come agrotecnici, periti agrari, dottori agronomi e forestali, possa rappresentare una soluzione efficace per superare le criticità attuali.


L’esclusione degli enti tecnici e l’ascesa delle associazioni dei produttori

La decisione di affidare alle associazioni dei produttori agricoli la gestione delle risorse finanziarie ha generato un’economia di rendita che ha favorito le medie e grandi imprese agricole, a scapito di un modello agricolo dinamico e inclusivo. Questo sistema ha contribuito a:

  1. Concentrazione delle risorse: La distribuzione delle risorse finanziarie si è orientata verso aziende già consolidate, penalizzando le piccole aziende e i giovani imprenditori.

  2. Stagnazione tecnologica: Le associazioni, prive di competenze tecniche avanzate, non sono riuscite a promuovere l’agricoltura hi-tech, necessaria per aumentare la produttività e affrontare le sfide climatiche.

  3. Abbandono rurale: La mancanza di supporto ai piccoli proprietari, molti dei quali anziani, ha accelerato il degrado del paesaggio rurale, minando l’identità territoriale e culturale.

Un esempio emblematico di gestione tecnica efficace può essere osservato nella Francia degli anni Settanta, dove il Ministero dell’Agricoltura, in collaborazione con gli enti tecnici locali, ha sostenuto lo sviluppo di cooperative agricole innovative e l’applicazione di nuove tecnologie. Ciò ha portato a un aumento della produttività e a una maggiore sostenibilità.


L’agricoltura di rendita e la mancanza di sviluppo

Il sistema attuale, basato sull’assistenza fiscale e sui sussidi, ha creato un modello di agricoltura statico, incapace di adattarsi alle sfide globali. La dipendenza dalla rendita ha avuto conseguenze gravi:

  1. Scarsa innovazione: Le aziende, sostenute dai sussidi, non sono incentivate a investire in ricerca e sviluppo.

  2. Difficoltà occupazionali: La mancanza di dinamismo ha limitato le opportunità di lavoro per i giovani, con una riduzione del numero di salariati e braccianti agricoli.

  3. Impatti ambientali: Le pratiche agricole tradizionali, basate su modelli intensivi, hanno contribuito al degrado del suolo e alla perdita di biodiversità.

Uno studio condotto nei Paesi Bassi dimostra come l’investimento in competenze tecniche e innovazione, attraverso programmi pubblici mirati, abbia permesso di sviluppare un’agricoltura sostenibile e altamente produttiva, rendendo il paese leader nella produzione alimentare nonostante le sue dimensioni limitate.


Proposta per un ente tecnico pubblico

Per superare le criticità attuali, è necessario istituire un ente tecnico pubblico, formato esclusivamente da professionisti qualificati, che si occupi della gestione delle risorse finanziarie per l’agricoltura. Le principali funzioni di questo ente dovrebbero includere:

  1. Gestione tecnica delle risorse: Assegnazione dei fondi basata su criteri oggettivi di sostenibilità economica, ambientale e sociale.

  2. Supporto alla transizione tecnologica: Promozione di soluzioni hi-tech, come l’agricoltura di precisione e l’uso di droni per il monitoraggio delle colture.

  3. Pianificazione territoriale: Creazione di programmi per il recupero delle aree rurali abbandonate, incentivando il coinvolgimento delle giovani generazioni.

  4. Promozione della sostenibilità: Sostegno a pratiche agricole rigenerative che preservino l’ambiente e favoriscano la resilienza climatica.

Un caso di studio significativo è quello della Danimarca, dove il governo ha istituito un ente tecnico dedicato alla gestione delle risorse agricole. Questo approccio ha permesso di sviluppare un’agricoltura sostenibile, riducendo le emissioni di gas serra e aumentando la competitività delle aziende agricole.


Conclusioni

Il modello attuale, basato sull’economia di mercato e sull’assistenza fiscale, ha dimostrato di essere inefficace nel promuovere lo sviluppo del settore primario. È necessario un cambiamento radicale che restituisca centralità alle competenze tecniche e alla pianificazione strategica.

Un ente tecnico pubblico, gestito da professionisti qualificati, rappresenta una soluzione concreta per rilanciare l’agricoltura italiana ed europea. Solo attraverso un approccio basato su conoscenze specialistiche e criteri di sostenibilità sarà possibile affrontare le sfide globali, creare nuove opportunità occupazionali e garantire un futuro prospero per il settore primario.


Bibliografia

  1. Eurostat. (2023). "Agricultural Performance in the European Union: Challenges and Opportunities."

  2. Ministero dell’Agricoltura Francese. (2020). "Rapporto sullo sviluppo agricolo cooperativo."

  3. Rabobank. (2022). "Sustainable Agriculture in the Netherlands: A Case Study."

  4. World Bank. (2021). "Innovation and Sustainability in Danish Agriculture."

  5. FAO. (2023). "The Future of Agriculture: Integrating Technology and Sustainability."

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