Intervista al Dottore Agronomo Antonio Bruno: quali innovazioni in agricoltura per scongiurare la siccità?
Giornalista: Buongiorno Dott. Bruno, grazie per
essere qui con noi. Oggi parliamo di un tema cruciale: la gestione della
risorsa idrica in agricoltura e le strategie per affrontare la crisi idrica,
particolarmente in Puglia. Iniziamo con una domanda sulla gestione dell’acqua:
quanto sono importanti i piccoli invasi nella crisi idrica?
Dott.
Antonio Bruno: Buongiorno,
è un piacere parlare di questo argomento così rilevante. I piccoli invasi
rivestono un ruolo fondamentale nel contesto della crisi idrica. Questi
impianti consentono di accumulare acqua durante i periodi di disponibilità e di
utilizzarla nei momenti di siccità. La loro capacità di fornire riserve di
acqua per uso irriguo durante i periodi di carenza è essenziale. Tuttavia, è
cruciale studiarli in funzione della sostenibilità agricola e dell'uso
appropriato del suolo. Questo significa che dobbiamo valutare non solo la
quantità di acqua che possono immagazzinare, ma anche l’impatto ambientale e
l’efficienza con cui vengono gestiti.
Giornalista: Interessante. E riguardo
all’agricoltura 4.0, quali benefici possiamo aspettarci dalla sua
implementazione nella gestione dell’acqua?
Dott.
Antonio Bruno:
L’agricoltura 4.0 offre benefici significativi, specialmente in termini di
efficienza idrica. Le tecnologie moderne, come i sistemi di irrigazione di
precisione e i sensori per il monitoraggio del suolo, permettono di ridurre il
consumo di acqua in modo sostanziale. Ad esempio, con l’agricoltura di
precisione, è possibile risparmiare fino al 10% di acqua per ettaro di mais, e
risparmi ancora maggiori si possono ottenere per altre colture come frutteti e
barbabietole. Questi risparmi non solo riducono i costi per le aziende
agricole, ma anche il carico sull’ambiente. Tuttavia, per massimizzare i
benefici, è essenziale che vi siano investimenti adeguati e una governance
efficace per supportare queste tecnologie.
Giornalista: La crisi idrica in Puglia è un
problema serio e complesso. Quali sono le strategie che ritiene più efficaci
per combattere questa crisi?
Dott.
Antonio Bruno: La
strategia deve essere multipla. Prima di tutto, è fondamentale salvaguardare l’acquifero
carsico e ottenere nuove fonti d’acqua oltre che rendere la rete di distribuzione
più efficiente attraverso il risanamento delle tubature e delle condotte.
Inoltre, contenere i consumi e aumentare l'uso delle acque depurate in
agricoltura sono passi cruciali. La Puglia può fare progressi notevoli se farà
investimenti in risanamento e digitalizzazione delle reti, ma è altrettanto
importante continuare a lavorare sul riuso delle acque depurate. L'Acquedotto
Pugliese, ad esempio, ha già dimostrato di essere proattivo in questo senso, ma
il coinvolgimento di tutti gli attori, inclusi i cittadini e le imprese
agricole, è essenziale per garantire il successo delle strategie.
Giornalista: Le associazioni ambientali hanno
sottolineato la necessità di una regia unica per la gestione della risorsa
idrica. Cosa ne pensa di questa proposta?
Dott.
Antonio Bruno: Concordo
pienamente con questa proposta. Una regia unica, gestita dalle Autorità di
bacino distrettuale, è fondamentale per coordinare gli sforzi e garantire una
gestione integrata e sostenibile delle risorse idriche. Questo approccio permetterebbe
di costruire protocolli di raccolta dati e modelli previsionali che
migliorerebbero la conoscenza del sistema idrico, ottimizzando la gestione
della risorsa. La frammentarietà nella gestione dell’acqua è un problema noto e
affrontarlo con una regia centralizzata potrebbe essere un passo decisivo verso
una gestione più efficace e sostenibile.
Giornalista: In conclusione, quali sono le sue
previsioni per il futuro della gestione dell’acqua in agricoltura e la lotta
alla crisi idrica?
Dott.
Antonio Bruno: Il futuro
della gestione dell’acqua in agricoltura dipende dalla nostra capacità di
adottare soluzioni innovative e sostenibili. L’integrazione di tecnologie
avanzate, la gestione intelligente delle risorse idriche e la cooperazione tra
diversi settori e istituzioni sono elementi chiave. Se riusciamo a implementare
questi cambiamenti in modo efficace, possiamo affrontare la crisi idrica in
modo più resiliente e garantire un futuro sostenibile per l’agricoltura. La
sfida è grande, ma con un impegno condiviso e strategie ben strutturate, sono
fiducioso che possiamo fare progressi significativi.
Giornalista: La ringrazio molto per il suo tempo
e le sue preziose risposte.
Dott.
Antonio Bruno: Grazie a
voi per l’opportunità di discutere di questi temi cruciali.
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