lunedì 2 settembre 2024

Intervista al Dottore Agronomo Antonio Bruno sullo sviluppo storico dei sistemi di irrigazione nella Mezzaluna Fertile e oltre

 Intervista al Dottore Agronomo Antonio Bruno sullo sviluppo storico dei sistemi di irrigazione nella Mezzaluna Fertile e oltre


Intervistatore: Buongiorno Dottor Bruno, grazie per aver accettato questa intervista. Oggi vorrei parlare con lei dei dispositivi di deviazione dell'acqua e dell'irrigazione, un argomento che ha radici profonde nella storia dell'agricoltura. Iniziamo dalla Mezzaluna Fertile: quali sono le origini e le caratteristiche principali dei primi sistemi di irrigazione?

Dott. Antonio Bruno: Buongiorno e grazie a voi per l'invito. La Mezzaluna Fertile, che comprende aree moderne come l'Iraq, la Siria e la Palestina, è stata una delle culle dell'agricoltura. Le prime civiltà svilupparono sistemi di deviazione dell'acqua per controllare le inondazioni e per l'irrigazione. Ad esempio, nello Yemen, una delle prime dighe costruite in muratura, circa 500 metri, risale al 600-500 aC Questa diga aveva un duplice scopo: proteggeva dalle inondazioni e forniva acqua per l'irrigazione delle colture locali.

Intervistatore: Questo è affascinante. Si parla dello Yemen, ma quali altre regioni hanno sviluppato sistemi avanzati di irrigazione in tempi antichi?

Dott. Antonio Bruno: Oltre allo Yemen, la Persia occidentale e la Turchia orientale sono altre aree che hanno fatto grandi progressi. Circa 2500 anni fa, gli agricoltori in queste regioni iniziarono a costruire il sistema dei "qanat". Questi qanat erano costituiti da una serie di pozzi distanziati di 20-30 metri, collegati da un tunnel a pendenza controllata. Questo sistema permetteva di catturare le acque sotterranee senza bisogno di pompe o dispositivi di sollevamento, un'innovazione straordinaria per l'epoca.

Intervistatore: È incredibile come queste antiche tecnologie abbiano gettato le basi per l'irrigazione moderna. Come si è diffusa la tecnologia dei qanat e quali sono stati gli effetti di questa diffusione?

Dott. Antonio Bruno: La tecnologia dei qanat si diffuse ampiamente durante il dominio persiano, tra il 550 e il 331 aC, raggiungendo aree che andavano dai bacini dell'Indo a quelli del Nilo. Più tardi, durante l'epoca romano-bizantina, questa tecnologia fu adottata in Siria e Giordania e venne integrata negli acquedotti sotterranei, come si è vista in Tunisia e Turchia. Il periodo islamico vide un'ulteriore espansione dei qanat, che si diffuse in Nord Africa, Cipro e Sicilia. La capacità di catturare e gestire l'acqua in modo efficiente ha avuto un impatto significativo sullo sviluppo agricolo di queste regioni.

Intervistatore: E per quanto riguarda il Mediterraneo e l'Egitto, ci sono stati sviluppi particolari?

Dott. Antonio Bruno: Certamente. I primi sistemi di irrigazione in Egitto e Mesopotamia si espansero al Nord Africa e al Mediterraneo grazie ai Cartaginesi, intorno al IX secolo aC, e poi sotto l'Impero greco-romano. Questo periodo storico si caratterizzò per lo sfruttamento delle fonti idriche esistenti e la raccolta delle acque piovane, utilizzando dighe in muratura, serbatoi, cisterne, canali e acquedotti. Inoltre, furono costruite dighe in pietra a secco per deviare l'acqua a scopi irrigui.

Intervistatore: Un esempio di queste costruzioni storiche che è ancora visibile oggi?

Dott. Antonio Bruno: Uno degli esempi più emblematici sono le Piscine di Salomone a Betlemme, in Palestina. Questi tre grandi bacini idrografici, ciascuno con una capacità di circa 160.000 m³, furono costruiti con pietra e muratura tra il 1000 e il 30 aC Gli acquedotti dell'epoca raccoglievano l'acqua dalle sorgenti vicine e la convogliavano nelle vasche. Sorprendentemente, alcune di queste sorgenti e canali sono ancora in uso oggi per l'irrigazione, dimostrando la durabilità e l'efficacia di queste antiche tecnologie.

Intervistatore: Grazie mille, Dottor Bruno, per questo viaggio affascinante attraverso la storia dell'irrigazione. È incredibile vedere come le antiche innovazioni hanno plasmato l'agricoltura moderna e come ancora oggi molte di queste tecniche siano rilevanti.

Dott. Antonio Bruno: È stato un piacere condividere queste conoscenze. La storia dell'irrigazione è davvero una storia di adattamento e ingegno umano, che continua a influenzare il nostro approccio alla gestione delle risorse idriche.

Nessun commento:

Posta un commento