venerdì 13 settembre 2024

Intervista al Dottore Agronomo Antonio Bruno: La gestione delle risorse idriche nell'antichità e l'eredità delle civiltà mediterranee Bizantini e altre civiltà (330-1204 d.C. circa)

 Intervista al Dottore Agronomo Antonio Bruno: La gestione delle risorse idriche nell'antichità e l'eredità delle civiltà mediterranee Bizantini e altre civiltà (330-1204 d.C. circa)


Intervistatore: Buongiorno, Dottor Bruno. Grazie per essere qui con noi oggi. Parliamo di un tema che riguarda le pratiche agricole e l'uso delle risorse idriche nel bacino del Mediterraneo. Sappiamo che l'uso delle acque è un tema centrale per molte civiltà antiche, come quella bizantina. Può spiegare l'eredità lasciata da queste culture, in particolare riguardo alla gestione delle risorse idriche?

Dott. Antonio Bruno: Buongiorno a voi, è un piacere essere qui. Le civiltà che si sono succedute nel Mediterraneo hanno sviluppato sistemi sofisticati per la gestione dell'acqua, un elemento essenziale per la sopravvivenza in regioni spesso aride o semiaride. I Bizantini, per esempio, hanno ereditato e mantenuto molte delle tecnologie idriche dei Romani, senza modificarle radicalmente, ma conservandole e adattandole al contesto locale. Parliamo di infrastrutture come acquedotti, cisterne e bagni pubblici, come gli hammam, che sono stati successivamente ripresi dagli Arabi e poi dai Turchi.

Intervistatore: Parlando di Arabi, ci può illustrare come la loro dominazione ha influenzato le pratiche agricole e idriche?

Dott. Antonio Bruno: Gli Arabi hanno svolto un ruolo fondamentale nel diffondere e migliorare le tecniche idriche e agricole già esistenti. È importante sottolineare che la civiltà islamica era una civiltà sintetizzante, che raccoglieva e perfezionava le conoscenze delle civiltà precedenti, come quella iranica, babilonese e nabatea. Nel contesto agricolo, gli Arabi hanno intensificato l'uso dell'irrigazione, permettendo una rinascita agricola in molte regioni conquistate. La loro capacità di adattare tecnologie idrauliche alle diverse condizioni geografiche è evidente anche oggi in Spagna, dove sistemi come quelli di Valencia e Murcia sono chiaramente di origine musulmana.

Intervistatore: Può dirci qualcosa di più sul sistema di irrigazione spagnolo e sull'importanza storica di alcune di queste infrastrutture?


Dott. Antonio Bruno: Certamente. Il sistema di irrigazione in Spagna, in particolare quello di Valencia, è un'eredità diretta della dominazione musulmana. Uno degli esempi più interessanti è il Tribunal de les Aigües, una corte millenaria che si occupa ancora oggi della gestione dell'acqua per l'irrigazione. Questo sistema si basa su tecniche e pratiche introdotte dai musulmani durante il regno di Abd al-Rahman III. Inoltre, ci sono molti resti di sistemi di irrigazione in funzione, come le acequias nell'Alpujarra, che testimoniano la continuità di queste tecniche fino ai giorni nostri.

Intervistatore: Le acequias sono quindi un esempio di come queste tecnologie idriche siano sopravvissute per secoli?

Dott. Antonio Bruno: Assolutamente. Le acequias sono un sistema di canali che servono a distribuire l'acqua in modo efficace e sostenibile, e sono ancora oggi utilizzati nelle regioni montane della Spagna meridionale. La loro origine è incerta, ma sappiamo che furono perfezionati dai musulmani. Oggi sono una risorsa preziosa, sia per la loro capacità di irrigare aree vaste che per il loro valore storico.

Intervistatore: Un'ultima domanda, Dottor Bruno. Qual è l'insegnamento più importante che possiamo trarre dall'analisi di questi antichi sistemi di irrigazione?

Dott. Antonio Bruno: L'insegnamento principale è che la gestione delle risorse idriche è sempre stata fondamentale per lo sviluppo delle civiltà. L'acqua è una risorsa limitata e preziosa, e le civiltà del passato ci insegnano quanto sia importante gestirla in modo sostenibile e intelligente. I sistemi di irrigazione, che siano romani, bizantini o musulmani, ci dimostrano come il sapere e la tecnologia possano essere tramandati e migliorati nel tempo per adattarsi alle esigenze del presente.


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