giovedì 12 settembre 2024

Intervista con il Dottore Agronomo Antonio Bruno: Rivoluzione tecnologica nei campi con il Polo Agritech

 Intervista con il Dottore Agronomo Antonio Bruno: Rivoluzione tecnologica nei campi con il Polo Agritech



Intervistatore: Dottor Bruno, ci parli innanzitutto del Polo di ricerca e innovazione Agritech dell'Università di Napoli Federico II. Qual è l’obiettivo principale di questo progetto e come è stato accolto dalla comunità scientifica e imprenditoriale?


Antonio Bruno: Il Polo Agritech è un’iniziativa strategica che punta a trasformare l’agricoltura attraverso l’innovazione tecnologica. L'obiettivo di questa iniziativa è affrontare le sfide del cambiamento climatico e migliorare l’efficienza del settore agricolo mediante l’adozione di tecnologie avanzate. Questo progetto ha riscosso un grande entusiasmo sia nella comunità scientifica che tra gli imprenditori, grazie al suo approccio multidisciplinare e alla collaborazione tra 47 soggetti, tra cui università, enti di ricerca e imprese.


Intervistatore: Tra le innovazioni sviluppate, quali ritiene siano le più promettenti e perché?


Antonio Bruno: Tra le innovazioni più promettenti ci sono senz’altro i robot per l’osservazione delle colture, che possono diagnosticare lo stress idrico e le patologie delle piante in modo selettivo. Questo consente interventi mirati e riduce l’uso di trattamenti chimici. Inoltre, i sistemi di riciclo delle acque reflue per l’irrigazione e i modelli satellitari per l’ottimizzazione dei pascoli sono estremamente rilevanti. Queste tecnologie non solo migliorano l’efficienza, ma contribuiscono anche alla sostenibilità ambientale.


Intervistatore: L’intelligenza artificiale sta giocando un ruolo crescente nel settore agricolo. Come viene applicata in Agritech?


Antonio Bruno: L’intelligenza artificiale è fondamentale per ridurre lo spreco domestico di cibo e migliorare la gestione delle risorse agricole. Le app che il polo sta sviluppando utilizzano algoritmi avanzati per monitorare e analizzare i dati relativi al consumo alimentare e alla produzione agricola. Questo aiuta a prevedere e prevenire sprechi, ottimizzare le risorse e prendere decisioni più informate.


Intervistatore: Come sta andando il trasferimento tecnologico delle innovazioni alle imprese, che sembra essere uno degli obiettivi principali del Polo?


Antonio Bruno: Il trasferimento tecnologico è un aspetto cruciale della missione del polo. Ho informazioni che mi hanno reso consapevole che il polo ha instaurato collaborazioni con Cassa Depositi e Prestiti, Intesa Sanpaolo, Coldiretti-Filiera Italia e Confagricoltura per facilitare questo processo. Insomma il polo lavora per fare in modo che le innovazioni sviluppate siano adottate dalle imprese e contribuiscano a migliorare la produttività e la sostenibilità del settore agricolo.


Intervistatore: A metà percorso, come valuta i risultati ottenuti finora e quali sono le sfide future per Agritech?


Antonio Bruno: Gli scienziati hanno raggiunto circa il 60% degli obiettivi e pubblicato 650 articoli scientifici, ma la valutazione va oltre il numero di pubblicazioni. Gli scineziati dle polo puntano a misurare il loro successo in base alla quantità di innovazioni trasferite alle imprese e all’impatto concreto sul settore. Le sfide future includono il consolidamento delle tecnologie sviluppate, la loro diffusione su larga scala e la continua formazione degli imprenditori attraverso incontri e webinar.


Intervistatore: Infine, quali sono i piani per il futuro dopo il termine del finanziamento del Pnrr?


Antonio Bruno: Gli scienziati del polo stanno progettando come garantire la sostenibilità del loro lavoro anche dopo il termine del finanziamento del Pnrr. Puntano a rendere la Fondazione Agritech uno strumento agile e versatile per continuare a promuovere l’innovazione in agricoltura, non solo in Italia ma anche all’estero. Vogliono espandere il loro modello e continuare a fare da ponte tra ricerca e pratica agricola.


Intervistatore: La ringraziamo, Dottor Bruno, per aver condiviso con noi le novità e le sfide del Polo Agritech.


Antonio Bruno: Grazie a voi per l’opportunità di parlare di questo progetto entusiasmante e innovativo.


Sito: https://www.ricerca.unina.it/pnrr/centrinazionali/agritech/ 






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