Intervista al Dottore Agronomo Antonio Bruno sulla viticoltura in Puglia
Intervistatore: Buongiorno Dottore Bruno, grazie
per essere qui con noi oggi. Volevo iniziare la nostra conversazione parlando
della viticoltura in Puglia. Ci può spiegare quanto sia importante il vino
pugliese per l'economia italiana?
Dott.
Antonio Bruno: Buongiorno
e grazie a voi per l'invito. Il vino pugliese ha un ruolo cruciale
nell'economia italiana; pensi che due litri su dieci prodotti in Italia portano
il marchio «made in Puglia». Negli ultimi anni, dopo la crisi degli anni
Ottanta, abbiamo visto un notevole recupero e un consolidamento della nostra
posizione, tanto che ora siamo al secondo posto in Italia per produzione
vinicola.
Intervistatore: Questo è davvero impressionante!
Quali sono le principali varietà di vino che rappresentano la Puglia?
Dott.
Antonio Bruno: In Puglia,
predominano i vitigni a bacca nera come il Negro Amaro, il Primitivo e l’Uva di
Troia. Queste varietà sono emblematiche del nostro territorio, con il Negro
Amaro che si trova soprattutto nel Salento, il Primitivo nel centro della
regione e l’Uva di Troia a nord. Abbiamo anche vitigni bianchi di grande
qualità, come il Bombino Bianco e la Malvasia Bianca.
Intervistatore: La Puglia è famosa anche per le sue
denominazioni di origine. Può parlarci di questo aspetto?
Dott.
Antonio Bruno: Certamente.
La Puglia conta 32 denominazioni di origine protetta (DOP) e 6 indicazioni
geografiche protette (IGP). Questo sistema non solo protegge le nostre
tradizioni, ma aiuta anche a promuovere la qualità e l'identità dei nostri
vini. Inoltre, con oltre 90.000 ettari di vigneti, ci collochiamo al terzo
posto in Italia per superficie vitata, il che è un ottimo segnale per la nostra
viticoltura.
Intervistatore: Parliamo dei dati economici. Qual è
il valore attuale delle produzioni di vino in Puglia?
Dott.
Antonio Bruno: Il valore
delle nostre IGP è di circa 543 milioni di euro, mentre per le DOP si attesta
sui 228 milioni di euro. Questi numeri dimostrano non solo l'importanza
economica del settore, ma anche il suo potenziale di crescita, specialmente in
un contesto di innovazione e internazionalizzazione.
Intervistatore: Ha menzionato l’innovazione. Può
dirci qualcosa di più riguardo agli investimenti recenti nel settore
vitivinicolo pugliese?
Dott.
Antonio Bruno: Tra il 2014
e il 2021, la Puglia ha beneficiato di circa 227 milioni di euro da aiuti OCM
vino, con il 68% di queste risorse destinate alla ristrutturazione e
riconversione dei vigneti. Questo è stato fondamentale per migliorare la
qualità del nostro vino e per adattarci alle nuove sfide del mercato.
Intervistatore: E per quanto riguarda l’enoturismo?
Quali opportunità vede per la Puglia in questo settore?
Dott.
Antonio Bruno:
L'enoturismo ha un enorme potenziale in Puglia, ma c'è ancora molto da fare. Le
cantine possono investire di più nella promozione delle storie e delle
tradizioni che circondano i loro vini. Questo non solo aiuta a generare
fatturato, ma arricchisce anche l'esperienza del visitatore, facendo scoprire
la bellezza del nostro territorio.
Intervistatore: Ultima domanda, Dottore: come vede il
futuro del vino pugliese nei prossimi anni?
Dott.
Antonio Bruno: Sono
ottimista. Con la continua innovazione, l'attenzione alla qualità e il
crescente interesse per il nostro patrimonio vitivinicolo, credo che il vino
pugliese continuerà a guadagnare prestigio sia a livello nazionale che
internazionale. La chiave sarà rimanere fedeli alle nostre tradizioni, pur
abbracciando nuove tecnologie e mercati.
Intervistatore: Grazie mille, Dottore Bruno, per il
suo tempo e le sue preziose informazioni. È stato un piacere parlare con lei.
Dott.
Antonio Bruno: Grazie a
voi! È stato un piacere condividere la nostra passione per il vino pugliese.
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