martedì 3 settembre 2024

Intervista al Dottore Agronomo Antonio Bruno sugli effetti devastanti in Puglia causati dalla recente siccità

 

Intervista al Dottore Agronomo Antonio Bruno sugli effetti devastanti in Puglia causati dalla recente siccità 


Intervistatore: Buongiorno, Dottor Bruno. Oggi vorremmo discutere con lei dell'attuale situazione climatica e agricola in Puglia, con particolare attenzione agli effetti devastanti della recente siccità e delle piogge torrenziali che hanno colpito la regione. Iniziamo parlando della pioggia tanto attesa che è finalmente arrivata. Quali sono stati gli effetti di queste precipitazioni?

Dott. Antonio Bruno: Buongiorno. Purtroppo, la pioggia, che tanto attendevamo, non ha portato i benefici sperati. Invece di ristorare i campi, le precipitazioni sono state così violente da causare allagamenti e distruzioni. Invece di essere un sollievo per la terra arida, hanno aggravato una situazione già precaria. La Capitanata, la Murgia e parte della provincia di Bari ne sono state particolarmente colpite. Questo tipo di eventi estremi, alternati a lunghi periodi di siccità, stanno mettendo a dura prova la nostra agricoltura.

Intervistatore: Considerando le gravi conseguenze di questa situazione, come valuta l'attuale stagione olivicola e la produzione di grano?

Dott. Antonio Bruno: La campagna olivicola si presenta con un -50% sulla raccolta delle olive, una percentuale davvero preoccupante. Per quanto riguarda il grano, stiamo assistendo a un crollo della produzione del 60%, un dato allarmante per una regione che è giustamente considerata il "granaio d'Italia". Questa crisi colpisce duramente anche altri settori come quello ortofrutticolo, con ripercussioni negative sulle economie locali. Gli agricoltori sono in difficoltà e l'orizzonte per l'autunno non promette nulla di buono.

Intervistatore: In un contesto così critico, pensa che sia necessario richiedere lo stato di calamità?

Dott. Antonio Bruno: Assolutamente sì. È ormai evidente che lo stato di calamità è necessario. Le rese delle produzioni di uva, olio e ortofrutta sono drasticamente diminuite, e in alcune aree le produzioni sono addirittura azzerate. Questa situazione è una delle conseguenze di un'estate estremamente siccitosa, che ha visto temperature altissime e poche piogge. Gli agricoltori stanno già iniziando a contare i danni, e la stima attuale parla di svariati milioni di euro. È fondamentale agire rapidamente per supportare le imprese agricole che sono al collasso.

Intervistatore: A proposito di supporto, qual è la situazione degli allevamenti e delle produzioni di foraggio?

Dott. Antonio Bruno: Anche in questo settore la situazione è critica. La produzione di foraggio non è sufficiente a soddisfare il fabbisogno degli allevatori, e già entro la fine dell'anno sarà necessario acquistare fieno da fuori regione. Questo incremento dei costi mette ulteriormente in difficoltà gli allevatori, che già devono far fronte a un calo della produzione di uva e vino. Le stime attuali indicano una diminuzione del 30% nella produzione di vino bianco, e le previsioni per i vini rossi non sono migliori. La situazione è resa ancora più difficile da fenomeni speculativi inaccettabili che stanno abbassando i prezzi delle uve proprio in piena vendemmia.

Intervistatore: La questione dell'acqua sembra essere un problema centrale. Qual è la sua opinione sulla gestione delle risorse idriche in Puglia?

Dott. Antonio Bruno: La gestione dell'acqua è un tema cruciale. In Puglia, purtroppo, non si riesce a garantire una gestione unitaria dell'acqua, che dovrebbe essere indipendente dagli usi specifici. La risorsa idrica è la stessa, ma spesso viene gestita in modo frammentato. Già nel 1983, Nino Andreatta propose la creazione di una Società Meridionale dell'acqua, che avrebbe potuto affrontare in maniera più efficace questi problemi. Tuttavia, le resistenze regionali e la mancanza di una visione unitaria continuano a ostacolare una gestione ottimale delle risorse. L'acqua è un diritto fondamentale, e non dovrebbe essere gestito in base alla collocazione geografica delle fonti.

Intervistatore: Cosa suggerisce per superare queste difficoltà?

Dott. Antonio Bruno: È fondamentale che i governi nazionali affrontino con decisione la questione della gestione delle risorse idriche. Serve un accordo unico tra le regioni per il trasferimento e l'acquisizione delle acque, che permetta di sfruttare in maniera equa ed efficiente le risorse disponibili. Inoltre, è necessario utilizzare le compensazioni ambientali per la manutenzione dei corsi d'acqua e delle sorgenti, invece di destinarle alla spesa corrente. Solo con una gestione oculata e coordinata delle risorse idriche potremo sperare di affrontare efficacemente le sfide climatiche e preservare il nostro patrimonio agricolo.

Intervistatore: Grazie, Dottor Bruno, per il suo prezioso contributo. Speriamo che queste soluzioni possano essere prese in considerazione per salvaguardare l'agricoltura pugliese.

Dott. Antonio Bruno: Grazie a voi per l'opportunità di discutere questi temi fondamentali. La speranza è che la consapevolezza porti a decisioni concrete e tempestive.

 

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