martedì 8 ottobre 2024

Intervista al Dottore Agronomo Antonio Bruno sulla Vendemmia 2024 in Puglia

 

Intervista al Dottore Agronomo Antonio Bruno sulla Vendemmia 2024 in Puglia

Intervistatore: Buongiorno, Dottor Bruno. Quest'anno la vendemmia in Puglia ha avuto un andamento particolare. Può darci un quadro generale della situazione?

Dott. Antonio Bruno: Buongiorno. Certamente. La vendemmia 2024 è stata caratterizzata da un'anticipazione significativa rispetto agli anni passati, con i produttori che hanno iniziato i lavori tra fine luglio e inizio agosto. Questo anticiparsi delle tempistiche è una diretta conseguenza dei cambiamenti climatici che stiamo affrontando. Non possiamo più ignorare il fatto che il clima sta influenzando profondamente la nostra agricoltura.

Intervistatore: Parlando di cambiamenti climatici, quali sono stati i principali problemi riscontrati dai produttori?

Dott. Bruno: I produttori hanno segnalato vari problemi. Tra questi, la vendemmia anticipata ha creato non pochi grattacapi. In particolare, la scarsa disponibilità di acqua ha portato a un’inevitabile siccità che ha compromesso la produzione, specialmente nella zona di San Severo, dove si stima una riduzione del 30% rispetto agli anni precedenti. È fondamentale gestire al meglio il vigneto per garantire la qualità delle uve.

Intervistatore: Abbiamo sentito parlare di differenze significative tra le varie aree della Puglia. Può chiarirci come si sono comportate in particolare la Murgia, il Castel del Monte e la Valle d’Itria?

Dott. Bruno: Certo. Nella Murgia e nel Castel del Monte, ad esempio, la vendemmia è stata molto anticipata, con uve che erano già pronte prima del 15 agosto. Le condizioni climatiche estreme hanno influenzato anche la salute delle piante, causando scottature sulle foglie. Tuttavia, i produttori segnalano un’ottima qualità dell'uva, nonostante le rese siano state basse. In Valle d’Itria, invece, la vendemmia è stata più lunga e meno anticipata, grazie a un ecosistema che ha preservato le uve, mentre in Salento le tempistiche sono state molto simili a quelle della Murgia.

Intervistatore: Riguardo alla qualità dell'uva, quali aspettative possono avere i produttori per il 2024?

Dott. Bruno: Le aspettative sono positive. Nonostante le sfide, i produttori sono ottimisti per il prossimo anno. La qualità delle uve è promettente, e non ci saranno problemi di giacenze, il che dovrebbe favorire un buon rapporto qualità-prezzo. È importante che si continui a investire nella gestione del vigneto e nella tecnologia di cantina per affrontare le difficoltà future.

Intervistatore: Infine, quale crede possa essere il futuro della viticoltura pugliese alla luce di questi eventi?

Dott. Bruno: Il futuro della viticoltura in Puglia dipenderà dalla capacità di adattarsi ai cambiamenti climatici. È essenziale promuovere pratiche sostenibili, investire in tecnologie innovative e formare una forza lavoro adeguata. Solo così possiamo garantire che il nostro territorio continui a produrre vini di alta qualità, rispettando l’ambiente e mantenendo vive le tradizioni locali.

Intervistatore: La ringrazio, Dottor Bruno, per il suo tempo e per le preziose informazioni.

Dott. Bruno: Grazie a voi. È sempre un piacere parlare di viticoltura e della nostra amata Puglia.

Nessun commento:

Posta un commento