Agricoltura: Agronomi e forestali, dal campo alla tavola per tutelare la qualità e la sicurezza alimentare
“Sicurezza e qualità alimentare sono una priorità della nostra società civile, ed un “esercito” di agronomi e forestali sono ogni giorno impegnati in tutta Italia per garantire che sulle tavole degli italiani giungano cibi sani e di alta qualità. Il sistema Italia nel settore agroalimentare europeo deve ambire a diventare centrale attraverso progetti di qualità e gli agronomi e i forestali hanno tutte le competenze e professionalità per giocare un ruolo da protagonisti”. Lo afferma Andrea Sisti (nella foto), presidente del Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dottori forestali (Conaf), al termine dell’incontro con gli iscritti della Federazione interregionale degli Ordini del Piemonte e della Valle d’Aosta, e con gli iscritti della Liguria. Non è certo causale, quindi, che l’assemblea di Torino, che ha visto la partecipazione di professionisti provenienti da Piemonte (950 iscritti), Valle d’Aosta (57) e Liguria (213), si sia tenuta proprio a Eataly, uno dei luoghi simbolo dell’agroalimentare “made in Italy” nel mondo.
L’assemblea - Il tour del Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dottori forestali (Conaf), dopo aver già toccato Bari, L’Aquila e Brescia, è proseguito quindi a Torino. E’ la prima volta che il Consiglio nazionale incontra ben tre ordini regionali. L’appuntamento nel capoluogo piemontese ha visto la partecipazione oltre del presidente Conaf, Andrea Sisti; della vicepresidente Rosanna Zari; e del segretario Riccardo Pisanti, dei responsabili regionali e provinciali e dell’assessore all’agricoltura della Regione Piemonte Mino Taricco. Al centro dell’assemblea il programma operativo del Conaf e il piano di comunicazione 2010. Il ruolo degli agronomi e dei forestali, la formazione permanente, le scelte professionali e la pianificazione delle attività della categoria. Il Conaf ha incontrato la preside della Facoltà di Agraria dell’Università di Torino, Elisabetta Barberis, a pochi mesi dal protocollo di collaborazione siglato a Bari, fra l’Ordine e tutte le Facoltà di Agraria italiane, sui temi della formazione permanente ed il paesaggio. “La formazione permanente – ha detto Barberis – è uno dei passaggi ineludibili da fare costantemente”.
Sicurezza e qualità alimentare - La location, in uno dei luoghi simbolo dell’agroalimentare “made in Italy” nel mondo, non è certo causale. Fra le competenze primarie di agronomi e forestali, infatti, la sicurezza e qualità alimentare. Professionisti che quotidianamente operano per garantire una maggiore trasparenza e competenza in termini di controlli con l’obiettivo di mettere aziende e consumatori in una condizione di reciproca garanzia. Controlli dei prodotti di origine vegetale e animale, dalla produzione primaria e per tutto il processo produttivo.
Ordini regionali a confronto - “L’incontro – ha ricordato Angèle Barrel, presidente della Federazione interregionale degli ordini dei dottori agronomi e dottori forestali del Piemonte e della Valle d’Aosta – è stato l’occasione per svolgere anche un consiglio congiunto con i colleghi di Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria, in cui abbiamo affrontato insieme le problematiche e le novità comuni della nostra categoria, prime fra tutte la questione previdenziale alla vigilia del rinnovo dei vertici Epap. Un confronto utile con il Consiglio Nazionale al quale abbiamo consegnato le riflessioni dei nostri ordini”. Sono oltre 21mila gli iscritti all’Ordine in Italia: sia il Piemonte (+34%) che la Valle d’Aosta (+45%) hanno fatto registrare un ottimo trend di crescita di iscritti nell’ultimo decennio. Il Piemonte conta 950 iscritti (erano 619 nel 1999), mentre la Valle d’Aosta, che è l’Ordine più piccolo a livello nazionale, è passato da 31 a 57 iscritti.
Il ruolo del dottore agronomo - “Di fronte ad un’agricoltura che attraversa grandi trasformazioni dobbiamo essere così bravi – ha detto Mino Taricco, assessore all’agricoltura della Regione Piemonte – a saper cogliere per primi� le sfide che i mercati ci pongono davanti e che i cittadini ci chiedono di saper affrontare. In questo quadro le figure del dottore agronomo e del dottore forestale acquisiscono una centralità che grazie a competenze specifiche e professionalità possono dare quel trasferimento di conoscenza e consulenze indispensabili>>. “Il Consiglio Nazionale prosegue la sua attività in stretto e diretto contatto con tutti gli iscritti – ha sottolineato la vice presidente Conaf Rosanna Zari –. E’ essenziale, infatti, continuare il percorso di crescita della categoria ascoltando e confrontandoci continuamente con coloro che sono chiamati ogni giorno ad operare sul campo”.
L’assemblea - Il tour del Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dottori forestali (Conaf), dopo aver già toccato Bari, L’Aquila e Brescia, è proseguito quindi a Torino. E’ la prima volta che il Consiglio nazionale incontra ben tre ordini regionali. L’appuntamento nel capoluogo piemontese ha visto la partecipazione oltre del presidente Conaf, Andrea Sisti; della vicepresidente Rosanna Zari; e del segretario Riccardo Pisanti, dei responsabili regionali e provinciali e dell’assessore all’agricoltura della Regione Piemonte Mino Taricco. Al centro dell’assemblea il programma operativo del Conaf e il piano di comunicazione 2010. Il ruolo degli agronomi e dei forestali, la formazione permanente, le scelte professionali e la pianificazione delle attività della categoria. Il Conaf ha incontrato la preside della Facoltà di Agraria dell’Università di Torino, Elisabetta Barberis, a pochi mesi dal protocollo di collaborazione siglato a Bari, fra l’Ordine e tutte le Facoltà di Agraria italiane, sui temi della formazione permanente ed il paesaggio. “La formazione permanente – ha detto Barberis – è uno dei passaggi ineludibili da fare costantemente”.
Sicurezza e qualità alimentare - La location, in uno dei luoghi simbolo dell’agroalimentare “made in Italy” nel mondo, non è certo causale. Fra le competenze primarie di agronomi e forestali, infatti, la sicurezza e qualità alimentare. Professionisti che quotidianamente operano per garantire una maggiore trasparenza e competenza in termini di controlli con l’obiettivo di mettere aziende e consumatori in una condizione di reciproca garanzia. Controlli dei prodotti di origine vegetale e animale, dalla produzione primaria e per tutto il processo produttivo.
Ordini regionali a confronto - “L’incontro – ha ricordato Angèle Barrel, presidente della Federazione interregionale degli ordini dei dottori agronomi e dottori forestali del Piemonte e della Valle d’Aosta – è stato l’occasione per svolgere anche un consiglio congiunto con i colleghi di Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria, in cui abbiamo affrontato insieme le problematiche e le novità comuni della nostra categoria, prime fra tutte la questione previdenziale alla vigilia del rinnovo dei vertici Epap. Un confronto utile con il Consiglio Nazionale al quale abbiamo consegnato le riflessioni dei nostri ordini”. Sono oltre 21mila gli iscritti all’Ordine in Italia: sia il Piemonte (+34%) che la Valle d’Aosta (+45%) hanno fatto registrare un ottimo trend di crescita di iscritti nell’ultimo decennio. Il Piemonte conta 950 iscritti (erano 619 nel 1999), mentre la Valle d’Aosta, che è l’Ordine più piccolo a livello nazionale, è passato da 31 a 57 iscritti.
Il ruolo del dottore agronomo - “Di fronte ad un’agricoltura che attraversa grandi trasformazioni dobbiamo essere così bravi – ha detto Mino Taricco, assessore all’agricoltura della Regione Piemonte – a saper cogliere per primi� le sfide che i mercati ci pongono davanti e che i cittadini ci chiedono di saper affrontare. In questo quadro le figure del dottore agronomo e del dottore forestale acquisiscono una centralità che grazie a competenze specifiche e professionalità possono dare quel trasferimento di conoscenza e consulenze indispensabili>>. “Il Consiglio Nazionale prosegue la sua attività in stretto e diretto contatto con tutti gli iscritti – ha sottolineato la vice presidente Conaf Rosanna Zari –. E’ essenziale, infatti, continuare il percorso di crescita della categoria ascoltando e confrontandoci continuamente con coloro che sono chiamati ogni giorno ad operare sul campo”.
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