lunedì 20 aprile 2015

Osservazioni su Oliveto colpito dal CoDiRo nel 2013 effettuate il 20 aprile 2015 a Gallipoli (Lecce) zona “la castellana”

Osservazioni su Oliveto colpito dal CoDiro nel 2013 effettuate il 20 aprile 2015 a Gallipoli (Lecce) zona “la castellana”
Come è possibile riscontrare dalle foto gli olivi colpiti dal CoDiro nel 2013 oggi sono in fase di mignolatura. Come noto la mignolatura dell'olivo è la fase in cui avviene la formazione di piccoli fiori bianco-verdi appunto chiamati "MIGNOLE", seguita poi dall'allegagione fase in cui si formano i primi frutti verdi che diventeranno olive. I fiori dell’olivo sono ermafroditi, piccoli, bianchi e privi di profumo, costituiti da calice (4 sepali) e corolla (gamopetala a 4 petali bianchi), sono raggruppati in mignole (10-15 fiori ciascuna) che si formano da gemme miste presenti su rami dell'anno precedente o su quelli di quel annata.
La mignolatura è scalata ed inizia in maniera abbastanza precoce nella parte esposta a sud. L'impollinazione è anemofila ovvero ottenuta grazie al trasporto di polline del vento e non per mezzo di insetti pronubi (impollinazione entomofila).
Gli olivi in fotografia sono in fase di mignolatura e sono stati eseguiti interventi di potatura nel Novembre del 2013 che ha interessato i soli rami secchi disinfettando le ferite con grassello di calce e rame e poi con i trattamenti con Poltiglia Bordolese e Zolfo – calcio di cui riferisco in un altro mio post http://centrostudiagronomi.blogspot.it/2015/04/tre-ipotesi-per-spiegare-come-mai-ad.html .
Come è possibile riscontrare dalle foto gli olivi trattati sono vivi e in fase di mignolatura mentre gli altri sono secchi, preciso che quelli secchi sono a 6 metri da quelli in fase di mignolatura.































I LAVORI DEL MESE NELL'OLIVETO
Fine Aprile - Maggio, tempo di fioritura
I consigli dell'agronomo per la programmazione e i lavori nei campi
di Dario De Giorgi
Fase fenologica
Mignolatura
Potatura
Per non compromettere la produzione dell’annata in corso, è bene cercare di evitare le operazioni di potatura: qualora si reputi opportuno potare le piante, limitare comunque gli interventi energici solo ai casi strettamente necessari, onde evitare squilibri vegetativi alle piante.
Preferire piuttosto interventi di lieve entità effettuati annualmente o al massimo a cadenza biennale.
Concimazioni
Procedere alla concimazione degli oliveti utilizzando concimi fogliari ricchi in azoto. È preferibile utilizzare formulati contenenti anche microelementi, in particolare boro, al fine di favorire la futura allegagione dei frutticini. Rispettare rigorosamente le dosi riportate sulle etichette delle confezioni.
Trattamenti Fitosanitari
Al trattamento di concimazione fogliare è possibile aggiungere anche del rame per combattere le malattie fungine di Cicloconio, Occhio di pavone e Cercosporiosi. Negli oliveti giovani è opportuno installare sul tronco le fasce di fibra sintetica, per evitare la risalita dell’oziorrinco che si nutre dei giovani germogli. Utilizzare solo prodotti registrati per l’olivo.
Gestione del terreno
E’ bene procedere alla trinciatura dell’erba infestante. Se si preferisce ricorrere alle lavorazioni meccaniche con aratri o erpici, è bene effettuare tali operazioni prima della fioritura, onde non disturbare l’apparato radicale delle piante.
Chi ha seminato favino o altre colture da sovescio, antica ma validissima pratica agronomica di fertilizzazione del terreno, deve procedere tempestivamente alla trinciatura della coltura stessa e al successivo interramento con una erpicatura superficiale.
Quaderno di campagna
Si ricorda che è obbligatorio compilare il quaderno di campagna, annotando tutte le operazioni colturali svolte.

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