Il Salento, però, in parte viene tutelato. L'Italia è riuscita ad ottenere "la possibilità di applicare misure di contenimento nell'intera provincia di Lecce, dove l'eradicazione non è più possibile". Ad eccezione, viene ribadito, della fascia settentrionale "di 20 km adiacente alle province di Brindisi e Taranto" in cui "viene mantenuto il requisito di rimuovere sistematicamente tutte le piante infette e di testare le piante circostanti nell'arco di 100 metri".
1) nella provincia di Lecce non c’è più l’obbligo di
espiantare perché in questa zona il Comitato EU ritiene che non sia più
possibile eradicare il batterio. Pertanto, in questa zona dovranno essere
adottate misure di contenimento (che saranno specificate oltre). E' data la
possibilità all'Italia che in tutta la provincia di Lecce non si debba più
eradicare il batterio, e di conseguenza debbano applicarsi solo misure di
"contenimento".
2) Nella fascia di 20 km verso nord, c’è l’obbligo di
abbattere gli alberi malati e nei cento metri intorno ad ogni albero malato c’è
l’obbligo di monitorare la situazione.
3) Se ci dovessero essere in Puglia dei nuovi focolai al di
là della Provincia di Lecce (Oria), allora in queste zone gli alberi devono
essere tagliati.
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