lunedì 20 aprile 2015

Due altre ipotesi per tentare di capire come mai alcuni ulivi di Gallipoli attaccati da CoDiRo e con un infezione in atto di Xylella fastidiosa sono ancora vivi.


Un'altra ipotesi. Dici che "Intanto si è messa in atto una tecnica colturale che non ha utilizzato i metodi dell’agricoltura semplificata e che quindi non si è fatto ricorso alla concimazione chimico minerale, agli insetticidi e agli erbicidi. "
Su questi alberi vivi quindi non sono state fatte tante cose che probabilmente sono state fatte su quelli che sono morti. Parte della differenza tra i due potrebbe essere dovuta non al trattamento somministrato ma all'interruzione dell'agricoltura semplificata.
In particolare i concimi chimici possono aver dato nutrimento e stimolo al batterio, gli insetticidi possono aver ucciso eventuali antagonisti del batterio/vettore e soprattutto i diserbanti possono aver aggravato la difficolta' di assunzione di acqua e l'indebolimento.
... e' solo un'altra ipotesi
altra ipotesi: i due metodi di coltivazione potrebbero aver prodotto una diversa concentrazione di fenoli nella linfa.

Scritto da Francesco Pasqualini di Darfo, Lombardia, Italy https://www.facebook.com/francesco.pasqualini.739?fref=ufi

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