Alla scoperta della Gerbera: Un viaggio tra scienza e coltivazione
Alla scoperta della Gerbera: Un viaggio tra scienza e coltivazione
La Gerbera (Gerbera jamesonii) è una pianta affascinante appartenente alla famiglia delle Compositae. Con il suo nome comune, ci introduce a un mondo di colori e forme che la rendono protagonista in molteplici contesti, dall'ornamentale giardino alle eleganti composizioni floreali. Ma cosa c'è dietro questa meraviglia botanica?
Caratteristiche scientifiche e commercio
La Gerbera, conosciuta anche come Transvaal Daisy, è una pianta ampiamente utilizzata, soprattutto nel mercato dei fiori recisi. Con una percentuale che si aggira tra il 95% e il 97%, questa pianta ha conquistato il cuore degli appassionati di fiori in tutto il mondo. Le sue varietà, chiamate cultivar, sono classificate in base a diverse caratteristiche del fiore, come il diametro del capolino, il numero di giri di fiori ligulati, la forma e il colore delle ligule e del disco.
Area di produzione e commercializzazione
La Gerbera trova la sua casa in tutte le regioni floricole, ma sono le regioni a clima mite a primeggiare nella sua coltivazione. La Campania e il Lazio conducono la classifica, seguite da Puglia, Sicilia, Toscana, Liguria e Sardegna. La sua commercializzazione è prevalentemente orientata al consumo interno, con una rete che va dai produttori ai grossisti, passando per cooperative e mercati dei fiori.
Tecnica produttiva
Esigenze ambientali
La temperatura gioca un ruolo cruciale nella coltivazione della Gerbera. Durante l'inverno, è essenziale mantenere temperature ideali tra 18-20°C alla base e 15-16°C all'altezza del capolino. Le variazioni eccessive di temperatura, soprattutto in condizioni di scarsa luminosità, possono compromettere la qualità del fiore. Un adeguato sistema di copertura trasparente è consigliato per massimizzare la luce durante l'inverno.
Luce
La Gerbera è una pianta neutrodiurna, ma ama l'illuminazione intensa. La coltivazione durante tutto l'anno è possibile solo in serre riscaldate, preferibilmente in aree con poche nebbie.
Propagazione ed acquisizione del materiale
La propagazione della Gerbera avviene attraverso la micropropagazione, gestita dai titolari delle cultivar o da laboratori specializzati. Le piantine vengono spesso propagate mediante talea in jiffy.
Coltivazione e produzione
La coltivazione tradizionale prevedeva l'utilizzo della pianta per due o più annate, ma l'aumento dei costi ha spinto verso soluzioni più reattive e produttive. Si adotta ora un ciclo di 18 mesi (ciclo A) o, per condizioni di mercato meno favorevoli, anche di 10-11 mesi (ciclo B).
Coltura fuori suolo
L'introduzione della coltura fuori suolo è stata una svolta negli anni '70 in Toscana, evolvendosi con metodi moderni come le coltivazioni in sacco o in contenitori. Questi metodi offrono vantaggi significativi, come un controllo più efficace dei patogeni, un riscaldamento basale più efficiente e una programmazione più precisa della produzione.
Soluzione nutritiva e aspetti colturali
La soluzione nutritiva ideale per la coltivazione fuori suolo deve avere un pH controllato tra 5,5 e 6,0 e un'EC (Conducibilità Elettrica) di 2,1 - 2,3 dS/m. La distribuzione avviene attraverso sistemi di irrigazione come gocciolamento o subirrigazione, regolati in base alle esigenze climatiche.
Produzione e qualità
La produzione annuale di Gerbera può variare in base alle condizioni colturali, ma in impianti a ciclo aperto si registrano produzioni tra 15 e 30 steli per pianta all'anno. La qualità degli steli, in particolare nei colori rosa, bianco, arancio, giallo e rosso, è diventata sempre più importante rispetto alla quantità prodotta, dato l'abbondante offerta sul mercato.
Confezionamento e mercati di riferimento
La Gerbera si presenta sul mercato confezionata in scatole di cartone contenenti telai con i fiori sistemati in fori. Sul mercato italiano, i fiori sono classificati in categorie come Extra, I e II qualità.
Conclusioni
La Gerbera, con la sua bellezza e varietà, continua a conquistare gli appassionati di fiori e a dominare il mercato dei fiori recisi. La sua coltivazione, tra tradizione e modernità, rappresenta un perfetto connubio tra scienza e arte, dove la cura per l'ambiente e le esigenze precise della pianta si intrecciano per creare uno spettacolo floreale senza tempo.
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