"Il 'Gran Piano' degli Accademici Speculatori Leccesi: Come Sopravvivere ai Bruchi e Rivoluzionare l'Olivicoltura con Stile"
"Il 'Gran Piano' degli Accademici Speculatori Leccesi: Come Sopravvivere ai Bruchi e Rivoluzionare l'Olivicoltura con Stile"
Nel cuore della magnifica Terra d'Otranto, nella seconda metà del ‘700, un gruppo di accademici leccesi ha scatenato la propria genialità attraverso un "Piano delle materie" che ha fatto la storia, o almeno ci piace pensarlo così. La storia inizia con l'idea audace di occupare gli 'oziosi', un'impresa tanto ambiziosa quanto tentare di insegnare a un gatto a fare la capriola.
L'Accademia, ispirandosi alle lezioni genovesiane, ha deciso di abbracciare una vasta gamma di argomenti, dal miglioramento selettivo del bestiame alla bachicoltura, o come piace chiamarla a noi, l'arte di bere vino con stile e grazia. Perché limitarsi a un solo argomento quando puoi affrontare bruchi, lagune e persino la lotta contro le oziose 'malattie' dell'età?
Il 'Piano' proponeva soluzioni audaci e innovative, come l'introduzione di macchine straniere e la formazione di una banca per il credito agrario. Perché accontentarsi del solito tabacco quando puoi trasformare l'olivicoltura in una vera e propria passerella di moda?
I membri dell'Accademia, una quarantina di geni dall'aria genovesiana, si sono spartiti compiti incredibili: uno si è dedicato alle piante, uno agli insetti nocivi, uno alle strade (che immaginiamo fossero le strade per andare a rifornirsi di tabacco migliore). Ogni accademico aveva il compito di descrivere lo stato presente della propria materia e proporre soluzioni "per riuscirvi". Non è chiaro se qualcuno abbia mai chiesto loro cosa intendessero con "riuscirvi".
Il 'Piano' è diventato così famoso che persino la Reale Accademia delle Scienze ha deciso di fare il bis, imitando l'Accademia napoletana. E chi sa, forse anche loro si sono cimentati in esperimenti rivoluzionari come far girare il caffeino nelle vene anziché berlo, ma questa è solo pura speculazione.
In ogni caso, l'eredità ironica degli accademici leccesi ci ricorda che, anche nel cercare di risolvere problemi serissimi, un po' di buonumore e spirito possono rendere tutto più digeribile. E chissà, forse il segreto per migliorare il Mezzogiorno era tutto lì, nelle mani laboriose di chi sa ridere di sé stesso mentre cerca di rivoluzionare l'olivicoltura con un pizzico di stile.
Bibliografia:
Vittorio Zacchino, Lo sviluppo di terra d’Otranto nel programma riformistico dell’accademia degli speculatori e nelle «riflessioni» di Carlo Salerni
Foto: Miracolo del frantoio, Miracolo del frantoio (dipinto) di ignoto di ambito napoletano del Settecento - ambito Italia meridionale (prima metà XVIII)
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