I dati ISAA rivelano che per la prima volta in 20 anni non
aumentano gli ettari mondiali coltivati ad Ogm. Conseguentementecalano gli
ettari coltivati con resistenze ad erbicidi ed aumentano quelli con tratti
multipli, che siamo ad 810mila ettari di mais resistente a carenza idrica, etc.
etc., etc.).
Diminuiscono gli Ogm canonici, ma aumentano quelli da Genome
Editing
Thirdly,
the advent of genome-edited crops may be the most important development
identified by today’s scientific community. A recent and promising application
is the powerful technology, named CRISPR. Many well-informed observers are of
the view that genome editing offers a timely and powerful unique set of
significant comparative advantages over conventional and GM crops in four
domains: precision, speed, cost and regulation. Unlike the onerous regulation
that currently applies to transgenics, genome-edited products logically lend
themselves for science-based, fit-for-purpose, proportionate, and non-onerous
regulation. A forward-looking strategy has been proposed (Flavell, 2015)
featuring the troika of transgenes, genome editing and microbes (the use of
plant microbiomes as a new source of additional genes to modify plant traits)
to increase crop productivity, in a “sustainable intensification” mode, which
in turn can viably contribute to the noble and paramount goals of food security
and the alleviation of hunger and poverty.
Leggi:
Invitational Essays to Celebrate the 20th Anniversary of the Commercialization
of Biotech Crops (1996 to 2015): Progress and Promise
Martina RuffoNo Gravatar scrive:
27 Apr 2016 alle 10:57
Buongiorno cari si Salmone.org, vi leggo da tempo perché sto
redigendo un quaderno divulgativo sugli Ogm in ambito tessile. Sono biologa ma
non ho mai lavorato nel settore bio molecolare. Ho un dubbio di natura etica,
perché anche la comunità scientifica è così divisa pro e contro sugli ogm?
Perché non è normale nutrire dubbi su questa tecnologia e anche sul genome editing
soprattutto dopo le evidenze del off targeting? Non so se riesco a spiegare il
mio pensiero ma credo dovrebbe esserci più dialogo tra i pro e contro, di
solito la “verità ” sta nel mezzo. Grazie
franco nulliNo Gravatar scrive:
28 Apr 2016 alle 20:30
Buongiorno Martina
Non sono un genetista, ma un agricoltore, appassionato da
sempre della tematica OGM.
Cerco di esprimerle il mio pensiero in merito a quanto da
lei detto.
In particolare mi riferisco alla “divisione” della comunità
scientifica.
Mi permetto di dissentire; la comunità scientifica è
largamente favorevole, per quanto mi è dato di sapere, agli OGM (anche se ci
sarebbe da introdurre molti “distinguo” sul termine OGM) e solamente pochi
studi hanno cercato di introdurre dubbi scientifici.
Spesso gli studi “contro” si sono dimostrati manipolati o
dichiaratamente falsi (v. Seralini e Infascelli a solo titolo di esempio).
La vera divisione risiede nell’opinione pubblica che, per
ignoranza dell’argomento, è molto più negativamente influenzata da allarmimsmi
catastrofici (v. i suicidi di agricoltori indiani di vandaniana memoria) che
positivamente da notizie realmente scientifiche che dimostrano gli innegabili
vantaggi dell’applicazione della tecnologia.
Ovvio che la verità spesso si trova nel mezzo.
Fra i suicidi indiani e la soluzione della fame nel mondo,
fenomeni ambedue erroneamente attribuiti agli OGM, ci stanno ad esempio la
salvezza del pomodoro San Marzano e la drastica riduzione delle tossine nel
mais italiano.
Che vi possano essere danni per la salute a causa degli OGM
direi si possa praticamente escludere stante che sono ormai 20 anni che
prodotti di derivazione OGM fanno parte integrante della nostra dieta
quotidiana.
Lascio comunque ad altri di Salmone portarLe delle
argomentazioni più tecniche e scientifiche.
Dialogo: è quello che cerchiamo di fare in questo sito di
chiacchiere controcorrente dove, purtroppo spesso, i “contro” intervengono con
argomentazioni aprioristiche tralasciando la ragione e basandosi su preconcetti
confezionati sulla base degli allarmismi catastrofici di cui sopra.
Un saluto e grazie per l’intervento
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