sabato 29 giugno 2019

L’agricoltura e l'alimentazione nel Salento con gli Angioini

L’agricoltura e l'alimentazione nel Salento con gli Angioini


La stabilità e la sedentarietà delle popolazioni agricole salentine venne meno  nel periodo della dominazione Angioina a causa delle continue attività belliche e dell’incremento di epidemie, dovute a zone paludose e malsane, che decimavano le popolazioni, senza trascurare la tante ordinanze di emigrazione per intere famiglie al fine di far ripopolare ed organizzare attività agricole  e commerciali in zone interessate ai traffici marittimi, ma tutto ciò ha accentuato carattere di instabilità e di precariato che giustifica lo sviluppo di povertà, di vagabondaggio, del movimento di pellegrini, incentivato dalle continue ed elevate tasse che colpivano categorie produttive  assillate da dazi.
Basti ricordare i documenti del 1327 del “Libro Rosso di Gallipoli” e quello del 1395, approntato dall’Università di Lecce, per l’approvazione  della regina Giovanna I.
Dei documenti citati va annotato l’elenco dei generi alimentari colpiti da dazi e tassazione: mielepollame, diversi animali, erbe commestibilicarne di pecora, di capra, di vacca, di giumenta di scrofasalepescelegumi, ed altri prodotti alimentari che testimoniano il regime alimentare delle popolazioni del Salento, accentuatamente mediterraneoagricolo, immutato nel corso dei secoli.   

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