L'azienda vivaistica Cairo & Doutcher, ha recentemente
innestato circa 50 ettari di avocado nei campi di alcune aziende del territorio
salentino.
Nei prossimi mesi altri due progetti, da 40 ettari ciascuno.
Varietà BL, Ettinger, Hass, Pinkerton e Reed, si adattano
bene al clima mediterraneo
Tecnica colturale dell’Avocado
Per garantire l’ottimale riuscita dell’impianto, è fondamentale
una idonea selezione del portinnesto e del sesto di allevamento. Inoltre, le
corrette pratiche colturali prevedono di prestare particolare attenzione a due
aspetti cruciali, quali:
- Irrigazione: l’avocado ha bisogno di avere il terreno
costantemente umido e non saturo di acqua. È molto importante la buona
distribuzione di acqua soprattutto nelle stagioni asciutte e/o nei periodi di
siccità. Nell’irrigare l’avocado non è necessario, soprattutto nei primi anni,
avere una elevata uniformità di bagnato, ma è sufficiente inumidire
circoscritte aree del suolo entro cui l’apparato radicale si sviluppa (i primi
60 cm. di terreno), pur garantendo un costante rifornimento idrico. Per questo
ogni produttore dovrebbe attrezzarsi di 2 tensiometri collocati a 30 e 60 cm.
per ogni parte omogenea di tessitura di terreno, vicini tra loro e lontani
dagli irrigatori. Facendo frequenti letture di campo si è in grado di prevedere
l’intervento con circa 2-3 giorni di anticipo. Ad esempio, è opportuno
intervenire quando il tensiometro a 30 cm. dà indicazione di fabbisogno,
limitandosi ad un modesto intervento che può aumentare per consentire il
raggiungimento dell’acqua a 60 cm. se l’altro tensiometro lo indica necessario.
I migliori metodi d’irrigazione sono a goccia oppure a microgetto, varianti a
spaghetto o a baffo o aereo.
- Potatura: un intervento utile nelle piante giovani è
quello di tagliare il ramo centrale a breve distanza dal suolo, in modo da
consentire la formazione di 2-3 branche principali. Ai fini di ridurre la taglia
degli alberi per mantenere un’altezza massima sotto i 6-7 m., occorre eseguire
un taglio apicale (topping), con altezza ottimale di 5 m. Nella zona etnea, con
terreni ricchi di scheletro e poco profondi, si hanno avocadeti produttivi con
piante di dimensioni più contenute, aspetto replicabile in altri contesti
produttivi del Mezzogiorno.
Nel contesto siciliano, le varietà consigliate sono Hass
(più diffusa, con raccolto da Nov. a Mar.), Fuerte (raccolto da Dic. a Feb.),
Bacon (raccolto da Ott. a Dic.) usato come impollinatore in rapporto 1:7/10
piante.
Che cos’è
L’avocado, o Persea americana (o gratissima), è un albero da
frutto della famiglia delle Lauracee. Spontaneo nelle aree montagnose tropicali
e subtropicali del Messico e di gran parte dell’America Centrale, l’avocado è
oggi coltivato anche in Africa, Indonesia, Europa Meridionale.
In Italia, l’avocado è coltivato in Calabria, Sicilia e
Sardegna e sono stati impiantati i primi 50 ettari nella Provincia di Lecce
(Puglia).
Il frutto è una drupa, con una forma simile a una pera; la
buccia, liscia o rugosa, varia dal verde al melanzana. All’interno la polpa è
cremosa, di colore giallo-verde, più accentuato vicino alla buccia e man mano
più pallido fino al seme centrale, piuttosto grosso.
Che cosa contiene
L’avocado, composto per più di due terzi da acqua, è ricco
di fibre e di potassio (importante per il mantenimento della pressione
sanguigna) ed è fonte di folati e vitamina E.
Indice e carico glicemico dell’avocado sono piuttosto bassi,
perché il D-mannoeptulosio (tipico di questo frutto) non segue le stesse vie
metaboliche degli altri zuccheri.
Da segnalare l’alto contenuto dei carotenoidi luteina e
zeaxantina, che svolgono un ruolo importante nella funzionalità della retina. Il
loro assorbimento è inoltre favorito dalla matrice della polpa dell’avocado,
ricca di grassi monoinsaturi, con una composizione in acidi grassi molto simile
a quella dell’olio d’oliva.
Che cosa bisogna sapere
Nell’avocado, la maggior concentrazione di carotenoidi si ha
vicino alla buccia; aggiungere il frutto a un’insalata mista aumenta anche la
biodisponibilità dei carotenoidi forniti dagli altri vegetali.
La media densità energetica (1,6 kcal/g), associata alla
capacità saziante, ne fa un ottimo complemento delle diete per il controllo del
peso.
Secondo dati preliminari, grassi e vitamine dell’avocado
otterrebbero risultati soddisfacenti anche nella riduzione dei danni cutanei da
UV e migliorerebbero le capacità di cicatrizzazione.
Bibliografia:
Calabrese F. (1993) Frutticoltura Tropicale Subtropicale
II°. - Ed. Agricole Calderini;
Calabrese F. (1989) Avocado. Ed. Agricole Calderini
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