Il Presidente di Italia Nostra Puglia Avv. Cosimo Manca |
Il Cnr ha registrato che alcune piante di Acacia saligna
sono secche ed altre sono fortemente interessate da disseccamento. Acacia
saligna è pianta tipica della macchia mediterranea salentina che rischia di
scomparire.
Sempre il Cnr rende noto che particolarmente grave è, negli
ultimi tempi, la diffusione a macchia d’olio, a Lecce e in provincia, in
particolare nelle aree pubbliche e ai bordi delle strade, del disseccamento
degli oleandri.
Anche da Galatina (Le) si ha notizia di oleandri in via di
disseccamento perché infettati dal batterio Xylella.
Ed infine il Cnr ha registrato e reso noto che decine di
specie sono attaccate dal batterio, come la poligala (Polygala myrtifolia), il
rosmarino (Rosmarinus officinalis), l’oleandro (Nerium oleander).
L’iniziativa di Italia Nostra Puglia
Il Salento leccese è un ecosistema ed il conflitto fra artificialità e naturalità è massimo a causa di perdita di biodiversità, di qualità dei servizi ecosistemici e di resilienza.
Il Salento leccese è un ecosistema ed il conflitto fra artificialità e naturalità è massimo a causa di perdita di biodiversità, di qualità dei servizi ecosistemici e di resilienza.
C’è la necessità e l’urgenza di sviluppare servizi
ecosistemici, attraverso il rafforzamento della rete ecologica, delle
infrastrutture verdi , per la conservazione e l’efficienza dell’uso delle
risorse naturali, ciclo dell’acqua, suolo, aria.
Sviluppare reti multifunzione: infrastrutture verdi, valori
ecologici, valori identitari, culturali e sociali
Contrastare il consumo di suolo per edilizia con il verde e
l’ agricoltura.
Rafforzare la biodiversità .
La partecipazione dei cittadini è necessariamente alla base
dei progetti di rigenerazione e di paesaggio: responsabilità condivise fra i
vari attori , amministrazioni, progettisti, produttori, cittadini .
Da febbraio 2019 Italia Nostra Puglia ha istituito l’osservatorio della sanità vegetale che intende promuovere l’avvio di una reale rigenerazione del paesaggio.
L’osservatorio unisce
le competenze tecniche non solo di agronomi e fitopatologi, ma anche di paesaggisti
ed economisti, affinché lavorino in sinergia per formulare delle proposte su
come gestire questa situazione.
Antonio Bruno
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