Esternalità negative:
• decadimento qualitativo delle acque
• sovrasfruttamento delle falde
• intrusione salina
• eccessivo prelievo delle acque superficiali
Esternalità positive:
• ricarica delle falde sotterranee (attraverso i canali)
• creazione di aree umide e mantenimento degli
agroecosistemi
• mantenimento del paesaggio agrario storico e fruizione paesaggistica
• mitigazione delle esondazioni
• presidio e monitoraggio del territorio
• mantenimento delle filiere produttive fondate sulle
produzioni irrigue
• con l’Università di Udine sono state valutate alcune
esternalità positive connesse alla pratica irrigua
• l’irrigazione, producendo una variazione nella
disponibilità dei beni ambientali a libera fruizione, determina una variazione
del benessere collettivo quantificata nella disponibilità a pagare degli utenti
• per la stima del valore economico monetario dei benefici
che derivano dall’attività irrigua, si è scelto di applicare la metodologia
dell’Esperimento di Scelta (Choice Experiment – di seguito CE)
• i CE valutano un bene in funzione delle utilità parziali
derivanti delle caratteristiche (attributi) che lo compongono (Bennet e Blamey,
2001)
L’ESPERIMENTO DI
SCELTA
Ha previsto l’analisi delle preferenze degli intervistati
riguardo diversi ipotetici contratti di fornitura dell’acqua, costruiti in
relazione ad alcune caratteristiche rappresentative dell’irrigazione.
Le alternative proposte sono state:
• tipo di paesaggio (agricoltura irrigata, agricoltura non
irrigata, agricoltura non irrigata causa siccità pur in presenza di impianti di
irrigazione)
• produzioni di qualità (presenti o assenti)
• cultura contadina (presente o assente)
• ricarica delle falde acquifere profonde (totale, parziale
o assente)
• aggravio mensile in bolletta (€ 0,80; € 1,50; € 4)
Sono stati distribuiti e si è avuta la restituzione di 2800
questionari in tutta Italia.
I PRINCIPALI
RISULTATI
I dati relativi al CE sono stati analizzati con il programma
"Nlogit 4.0", attraverso il quale è stato sviluppato un modello logit
multinominale (MNL).
È stata valutata la disponibilità a pagare (DAP) da parte
degli intervistati per bolletta (mensile) per famiglia:
• € 7,80 per avere un paesaggio tipico da agricoltura
irrigata
• € 4,66 per la presenza della cultura contadina
• € 1,58 per introdurre l’irrigazione in un paesaggio in cui
la siccità non consente l’utilizzo degli impianti di irrigazione presenti
• € 1,35 per il riempimento, anche se solo parziale, delle
falde acquifere
• generano valori negativi della disponibilità a pagare una
situazione di assenza di prodotti di qualità e il mancato, totale, ravvenamento
delle falde acquifere, evidenziando l’avversione degli intervistati per queste situazioni.
Supponendo che ogni nucleo familiare italiano sia titolare
di una bolletta dell’acqua, avremmo 24,6 milioni di famiglie che ricevono benefici
da un paesaggio tipico da agricoltura irrigua, moltiplicando per la DAP è stato
stimato il valore dei benefici :
• € 191,88 milioni al mese per la presenza di un paesaggio
tipico dalla agricoltura irrigua
• € 114,64 milioni al mese per la presenza della cultura
contadina
• € 38,87 milioni al mese per la trasformazione di un
paesaggio che non è irrigato in quanto si trova in situazione di siccità
• € 33,46 milioni al mese per il riempimento solo parziale
delle falde acquifere
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