Xylella, Irsa-Cnr risponde agli avvocati: la corrispondenza tra le mappe c’è
L'Irsa-Cnr di Bari, tirato in ballo dagli avvocati Sisto (difensori degli indagati sul caso xylella) risponde non senza una velata polemica
BARI- Inchiesta xylella. I legali difensori degli indagati del Cnr di Bari avevano risposto alle accuse della Procura: “I dati degli studiosi e dei periti coincidono”. Ed avevano mostrato le contromappe che, secondo la loro tesi, smentirebbero la diffusione geometrica del batterio.
Invece l’Irsa-Cnr di Bari, tirato in ballo dagli avvocati Sisto (difensori degli indagati sul caso xylella) risponde non senza una velata polemica: sono state messe in evidenza aree assai ridotte ove incongruenze obiettivamente esistono (e che sarebbero state eliminate con le ulteriori elaborazioni da noi considerate essenziali) mentre sono state trascurate aree ove la corrispondenza esiste; le ulteriori elaborazioni da noi dichiarate come necessarie (e non effettuate perchè l’IRSA non ha avuto alcun finanziamento specifico e/o incarico in tal senso) servono proprio ad eliminare l’individuazione di aree spurie.
Invece l’Irsa-Cnr di Bari, tirato in ballo dagli avvocati Sisto (difensori degli indagati sul caso xylella) risponde non senza una velata polemica: sono state messe in evidenza aree assai ridotte ove incongruenze obiettivamente esistono (e che sarebbero state eliminate con le ulteriori elaborazioni da noi considerate essenziali) mentre sono state trascurate aree ove la corrispondenza esiste; le ulteriori elaborazioni da noi dichiarate come necessarie (e non effettuate perchè l’IRSA non ha avuto alcun finanziamento specifico e/o incarico in tal senso) servono proprio ad eliminare l’individuazione di aree spurie.
La distribuzione delle piante “realmente” malate secondo la mappa utilizzata dagli avvocati (utilizzata per affermare che la mappa IRSA è sbagliata) è a sua volta largamente errata: basti confrontare la distribuzione degli alberi “realmente” malati mostrata dalla difesa con la situazione reale presente nel SIT regionale (per le aree in cui le due basi di dati si sovrappongono) ove la classificazione (Xylella presente/ Xylella assente) dei singoli alberi è stata effettuata non per “fotointerpretazione” ma albero per albero, dal vero, con georeferenziazione sul campo.
A seguito di informazioni e commenti pubblicati su alcuni
organi di stampa relativi alla conferenza stampa tenuta dagli avvocati che
difendono alcuni inquisiti nell'ambito dell'inchiesta Xylella, ed in
considerazione di giudizi e valutazioni effettuate sul contributo fornito
dall'IRSA-CNR, riteniamo utile chiarire alcuni aspetti.
L'IRSA-CNR fornì alla Regione Puglia (nel corso dei lavori
della Task Force Xylella e nell'audizione tenutasi in Dicembre presso la IV
Commissione Consiliare) alcuni spunti desunti da mappe ottenute nell'ambito di
un progetto di ricerca originariamente finalizzato ad altri scopi.
Fu mostrata una mappa ottenuta da attività di telerilevamento
effettuata con un sensore a sole 4 bande dalla quale si poteva rilevare un
mosaico di aree caratterizzate da una firma spettrale peculiare che suggeriva
una distribuzione di aree "anomale" caratterizzate da forme spesso
geometriche.
Questo fornì lo stimolo per suggerire la possibile esistenza
di fattori ambientali (probabilmente connessi a diversi tipi di suolo o di
conduzione agricola) che potessero "modulare" il manifestarsi del
CODIRO, partendo dal presupposto che piante sotto stress potessero più facilmente
essere sopraffatte dalle patologie. Si segnalò quindi la necessità di
effettuare ulteriori studi ambientali sulle aree colpite da CODIRO in maniera
parallela ed in connessione con gli studi condotti dai fitopatologi già al
lavoro.
Fu chiarito nel documento consegnato in audizione che si
trattava di immagini grezze che non erano state "ripulite" e che
necessitavano quindi di ulteriori elaborazioni e verifiche da effettuare in
maniera razionale e pianificata al fine di individuare una procedura semi-automatica
di elaborazione.
Nel corso della conferenza stampa tenutasi nella giornata di
ieri 2 febbraio c.m. è stata mostrata una fotointerpretazione effettuata per
conto della difesa tendente a dimostrare l'inaffidabilità della mappa IRSA
affermando che non esista corrispondenza tra le aree indicate come sospette
dalla mappa con aree ove invece il CODIRO esista realmente e come alcune
porzioni di tali aree "sospette" ricadano su aree non olivetate.
Si ritiene utile sottolineare quanto segue:
sono state messe in evidenza aree assai ridotte ove
incongruenze obiettivamente esistono (e che sarebbero state eliminate con le
ulteriori elaborazioni da noi considerate essenziali) mentre sono state
trascurate aree ove la corrispondenza esiste;
le ulteriori elaborazioni da noi dichiarate come necessarie
(e non effettuate perchè l'IRSA non ha avuto alcun finanziamento specifico e/o
incarico in tal senso) servono proprio ad eliminare l'individuazione di aree
spurie;
le aree individuate nella mappa IRSA (ottenute con
telerilevamento a inizio 2014) sono state confrontate non con la situazione
reale (rilevabile dalle mappe presenti sul SIT ufficiale della Regione Puglia)
ma con "fotointerpretazioni" (non si sa come e da chi effettuate),
pertanto soggettive e criticabili almeno quanto le mappe IRSA;
la distribuzione delle piante "realmente" malate
secondo la mappa utilizzata dagli avvocati (utilizzata per affermare che la
mappa IRSA è sbagliata) è a sua volta largamente errata: basti confrontare la
distribuzione degli alberi "realmente" malati mostrata dalla difesa
con la situazione reale presente nel SIT regionale (per le aree in cui le due
basi di dati si sovrappongono) ove la classificazione (Xylella presente/
Xylella assente) dei singoli alberi è stata effettuata non per
"fotointerpretazione" ma albero per albero, dal vero, con
georeferenziazione sul campo; l'esistenza di pattern regolari è immediatamente
verificabile osservando le mappe aggiornatissime reperibili sul SIT regionale;
l'IRSA non possiede competenze specifiche in ambito agronomico e non parteggia
per alcuna delle parti, bensì possiede competenze specifiche nel settore
ambientale e del telerilevamento, e con l’immagine grezza proposta si è voluto
solo evidenziare la necessità e l'importanza di effettuare studi ambientali con
approccio olistico.
Noi abbiamo solo voluto affrontare in maniera sistemica il
problema, non interessandoci all'esistenza o meno della infezione batterica ma
allargando il quadro conoscitivo, convinti che le scelte politiche e gestionali
vadano affrontate solo dopo essersi dotati di solide basi scientifiche. Non si
comprende chi e perchè possa essere ostile a questo "messaggio"
finalizzato solo a permettere una migliore comprensione del fenomeno, facendo
anzi sistema tra enti di ricerca.
(NELLA FOTO LE SLIDE PROIETTATE DAGLI AVVOCATI SISTO NELLA
CONFERENZA STAMPA DEL 1 OTTOBRE; questo documento è stato inviato al Presidente
Michele Emiliano, all'Assessore e al Direttore dipartimento della Regione
Puglia, nonché al periodico "Le Scienze")
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