martedì 2 febbraio 2016

GLI AGRICOLTORI DELLE PROVINCE DI LECCE, BRINDISI E TARANTO INTERVENGANO IN QUESTO MODO AL FINE DI RALLENTARE L'INFEZIONE DI XYLELLA

GLI AGRICOLTORI DELLE PROVINCE DI LECCE, BRINDISI E TARANTO INTERVENGANO IN QUESTO MODO AL FINE DI RALLENTARE L'INFEZIONE DI XYLELLA


A marzo l'insetto Philaenus spumarius (Linnaeus, 1758) vettore del Batterio Xylella fastidiosa subspecie pauca ceppo CoDiRo entrerà in contatto con olivi infetti e diverrà appunto il vettore di nuove infezioni la domanda è: Possiamo fare qualcosa per rallentare il contagio?
Ovvero rallentare la velocità del contatto dell'insetto vettore con piante o alberi sani e contagiarli?


E possibile predisporre una strategia di intervento che possa fare da guida all'olivicoltore; questa linea si basa sugli studi della biologia del vettore eseguiti dal prof. Francesco Porcelli dell’Università di Bari.


Marzo – Aprile 2016
Eseguire la trinciatura delle erbe spontanee in tutti i campi coltivati, effettuare delle lavorazione del terreno negli oliveti adottando tecniche migliorative e conservative della sostanza organica; ed infine bisogna provvedere alla trinciatura/sfalcio delle erbe anche sul reticolo idrografico e sui canali e fossati delle aziende agricole. Siccome è stato accertato che la sputacchina Philaenus spumarius (Linnaeus, 1758) si sviluppa su erbe spontanee (Cirsium, Finocchio selvatico, ecc.) lo sfalcio delle erbe e la lavorazione del terreno impedisce lo sviluppo pre-immaginale e interrompe il ciclo del vettore solo con un intervento agronomico. E' inutile affermare che questa operazione è fondamentale.


Maggio 2016
Trattamenti con Piretrine naturali (dosaggio di etichetta) effettuare 1-2 interventi a distanza di una settimana (eventualmente in miscela con aminoacidi o olio paraffinico); Trattamento con Olio essenziale di arancio (8 lt/ha) 1-2 interventi a distanza di una settimana.
Il periodo di maggio è quello nel quale gli adulti di Philaenus spumarius migrano sull’olivo e possono infettare le piante. Con il proseguo della stagione quando le piante “si induriscono” anche le capacità di trasmissione vengono ridotte.
Il trattamento abbattente è fortemente consigliato


Novembre- Dicembre 2016
Eventuale trattamento con piretrine naturali (in miscela con Olio paraffinico) o Olio essenziale di arancio.
Fare il trattamento dopo la raccolta delle olive, quando gli adulti possono ovideporre per perpetuare il ciclo biologico.


Si ritiene molto utile che la strategia sopra citata sia completata da altri interventi che aiutano da un lato a contrastare lo sviluppo e diffusione del vettore e dall’altro a garantire una salute complessiva dell’uliveto.


BUONE PRASSI DI GESTIONE DELL'OLIVETO


Proteggere l'albero di ulivo da altri patogeni usando prodotti rameici (Poltiglia bordolese, idrossidi, ossicloruri, ecc.). L'applicazione migliore rimane quella autunnale pre-raccolta e di fine inverno.
Utilizzare il dosaggio da etichetta.


Puntare a rinvigorire la pianta attraverso corrette potature, spollonature
Le potature sono effettuate in inverno e fino a prima della mignolatura. Le spollonature possono servire ad evitare presenza di germogli alla base della pianta così da impedire la salita sulla chioma della Sputacchina.
Corretta gestione della fertilità fisica e biologica del suolo
Importante adottare tecniche migliorative e conservative della sostanza organica. Sovesci di leguminose e della trinciatura della potatura, concimazione con compost organico o letame maturo o Bokashi (deriva dal Giapponese e significa miscuglio).


UTILIZZO DI BARRIERE MECCANICHE


Fasce collanti
da posizionare ad inizio ripresa vegetativa su piante di particolare pregio o in parchi giardini.


Tessuto non tessuto
da posizionare ad inizio ripresa vegetativa su piante di particolare pregio o in parchi giardini


Reti anti-insetto
da posizionare ad inizio ripresa vegetativa su piante di particolare pregio o in parchi giardini




UTILIZZO DI BARRIERE FISICHE


Caolino
Il prodotto ha dimostrato che se distribuito su polloni o piante adulte correttamente e in modo uniforme, impedisce alla cicalina Philaenus spumarius (Linnaeus, 1758) di nutrirsi (effetto fisico). I trattamenti dovranno proseguire per tutto il periodo in cui ci sarà il pericolo di un attacco quindi nei mesi di aprile, maggio sino ai primi di giugno 2016. Dosi: 1° trattamento alla dose di 4 kg/hl di acqua, i successivi a 2-3 kg/hl di acqua. Curare bene la copertura.


UTILIZZO DI PIANTE TRAPPOLA
Piante trappola
Da trattare con Piretro o Olio essenziale di arancio, contro adulti in fase di aggregazione pre-riproduttiva in campo

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