E’ tornata a presentarsi la questione relativa al contributo richiesto da parte dei consorzi di bonifica regionali ai cittadini proprietari di immobili, con i solleciti di pagamento recapitati nei giorni scorsi.
Una vicenda controversa che rischia di aprire un contenzioso da parte di cittadini e comuni contro la Regione Puglia per quello che viene vissuto come un vero e proprio dazio e non un corrispettivo a fronte di servizi resi.
Innanzitutto si contesta l’invio di richieste di pagamento effettuate anche su terreni e immobili ricompresi nelle perimetrazioni dei centri urbani per i quali vige una disposizione della stessa Regione Puglia, per l’anno 2014, che li esonera espressamente.
Ma soprattutto nella comunità non viene accettata questa imposizione dal momento che scarse o addirittura assenti sono ormai le attività svolte dai consorzi a presidio dei territori.
Basti solo guardare la realtà dei tanti canali di bonifica presenti nei nostri comuni per accorgersi di una realtà caratterizzata ormai, in moltissimi casi, da abbandono e degrado.
Da rappresentanti istituzionali e da cittadini di questa terra, auspichiamo un urgente intervento legislativo perché si ponga rimedio ad una situazione che rischia veramente di degenerare, gravando quale ulteriore fardello sulle proprietà private che già tanto in questi anni sono state vessate.
Da parte nostra abbiamo voluto organizzare l'incontro pubblico di ieri presso il Castello per poter fornire tutti i chiarimenti necessari e decidere insieme ai cittadini le iniziative da attivare a tutela dei diritti. Nell’immediato il Comune fornirà, ancora una volta, al Consorzio di bonifica il perimetro del centro urbano individuato, all’interno del quale applicare l’esonero stabilito dalla Regione, e la disponibilità, presso l’Ufficio Tecnico comunale, di un modulo-istanza per chiedere lo sgravio nei suddetti casi di esonero.
Inoltre si sta valutando la possibilità di un’azione politica che porti la Regione a chiarire gli immobili che effettivamente, nei vari territori comunali, beneficiano in modo tangibile delle attività dei consorzi, e in tal caso indirizzare l’imposizione del contributo solo su questi; oppure pensare di coprire il costo che si registra nel bilancio regionale annualmente, a causa del mantenimento di questi enti, con una imposizione generalizzata su tutti i cittadini e non solo sui pochi malcapitati. Ma urgente si pone la questione di una riforma ormai improrogabile della materia. La Regione Puglia già da molti anni, e con le diverse giunte che si sono succedute, sostiene la necessità di una revisione del sistema dei consorzi che però fa ancora fatica ad arrivare mentre questi enti continuano ad assorbire importanti risorse finanziarie per rimanere in vita fini a se stessi.
Fonte Comune di Otranto
Fonte: Fonte: https://www.youtube.com/watch?v=0_FOBUVEK8U
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