ACCERTAMENTI DIAGNOSTICI TRAMITE MARCATORI BIOCHIMICI
SIERODIAGNOSI
Reazione tra parti o prodotti dell’ospite e i relativi
anticorpi ; metodo poco costoso e richiedente poco spazio. Ha però lo
svantaggio della difficoltà di produrre antisieri di buona qualità e una sensibilità
minore a quella di altri metodi come quello biologico o molecolare.
Gli anticorpi (DETTI ANCHE IMMUNOGLOBULINE) vengono prodotti
contro particolari zone della superficie del patogeno , detti EPITOPI ,(che
fungono da ANTIGENE) o DETERMINANTI ANTIGENICI che possono essere anche
centinaia su un virus , fungo o batterio.
Gli ANTIGENI (generatori di anticorpi) sono molecole o virus
o microrganismi che provocano la formazione di anticorpi . Ottimi antigeni sono
le proteine ; un epitopo può essere costituito anche da 5 aminoacidi che
fungono da antigeni , ma anche da acidi nucleici o polisaccaridi che possono
far produrre anticorpi ma in modo meno specifico. La specificità è una qualità
molto importante negli anticorpi , essi infatti reagiscono soltanto con gli
epitopi che ne hanno provocato la formazione.
ANTIGENE OMOLOGO rispetto ad un antisiero (farmaco
costituito da immunoglobuline) è detto l’antigene che ha provocato la
formazione dell’antisiero stesso e che possiede epitopi che reagiscono tutti
bene con gli anticorpi di quell’antisiero.
ANTIGENE ETEROLOGO è detto l’antigene che ne contiene solo
una parte o solo di simili. Si riconoscono allo stesso modo anche ANTISIERI
OMOLOGHI e ANTISIERI ETEROLOGHI ad esempio l’antisiero ottenuto contro il TMV
(virus del mosaico del tabacco ) è eterologo rispetto al ToMV (virus del
mosaico del pomodoro) perché solo una parte dei suoi anticorpi si legherà ad
esso e misurando la quantità di anticorpi che si legano ad entrambi gli
antigeni si otterrà la misura dei due ANTIGENI SIEROLOGICAMENTE CORRELATI.
Il legame ANTICORPO-ANTIGENE è complesso e di natura
chimico-fisica di tipo reversibile ed ha come conseguenza la neutralizzazione
del patogeno nel corpo dell’animale.
I linfociti sono cellule che producono anticorpi e una volta
attivate conservano anche nella discendenza la capacità di produrre grandi
quantità di anticorpi rendendo il corpo immune ad una successiva infezione (infatti
l’IMMUNOLOGIA tratta questi fenomeni )
L’IMMUNOCHIMICA o semplicemente la SIEROLOGIA tratta
l’impiego in vitro degli anticorpi anche per scopi diagnostici .
Le IMMUNOGLOBULINE di classe G (IgG) sono costituite da due
catene polipeptidiche corte e due lunghe , quattro catene legate fra loro da
ponti cisteinici a formare una Y .
Nell’IMMUNOMICROSCOPIA elettronica si evidenziano virus e
micoplasmi ; le tecniche più usate sono ISEM per i virus e IME per i fitoplasmi
Comunque il metodo più usato rimane il DAS-ELISA (double
antibody sandwich-enzyme linked immunosorbent assay) che consiste nei seguenti
passaggi:
1. nei pozzetti di una piastra di plastica si fanno aderire
gli anticorpi
2. si effettua il lavaggio
3. si immettono gli estratti da esaminare
4. si effettua un secondo lavaggio
5. i pozzetti vengono riempiti con fosfatasi alcalina
6. dopo incubazione e lavaggio si riempiono i pozzetti con
NITRO-FENIL-FOSFATO che cambia colore se sono presenti gli antigeni.
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