Rodilegno
giallo (Zeuzera pyrina)
Il rodilegno giallo è un insetto appartenente all’Ordine
Lepidoptera e alla Famiglia Cossidae.
L’adulto è una farfalla di
dimensioni medio-grandi, con apertura alare di 40-70 mm per la femmina e 30-45
mm per il maschio. Le ali sono bianche scure rotondeggianti punteggiate di
macchie di colore blu-acciaio.
La femmina depone 200-300
uova ammassate in luoghi come fessure del legno, vecchie gallerie o
screpolature della corteccia. Le uova sono prima di colore giallo chiaro ma
virano verso il rosa con il progredire dello sviluppo embrionale.
La larva di prima età è di
colore rosa, mentre negli stadi successivi assume il tipico colore giallo con
punti neri e capo nero lucente. A maturità la larva raggiunge i 60 mm di
lunghezza. Le larve vivono scavando lunghe gallerie sub-lineari e
prevalentemente longitudinali nei rami o nelle branche. Le gallerie sono aperte
da finestre di aerazione e di scarico degli escrementi. La larva sceglie il
ramo da infestare in base alle proprie dimensioni: larve piccole infestano rami
piccoli, quelle grandi attaccano le branche o anche il tronco. Le larve sono,
quindi, xilofaghe perché si nutrono del legno delle loro piante ospiti.
La crisalide misura 40 mm
circa ed è bruno-giallastra, relativamente mobile in vicinanza dello
sfarfallamento, tanto da fuoriuscire dalla galleria nella quale è avvenuta la
metamorfosi.
Z. pyrina
è polifaga ed infesta numerose specie arboree di interesse
agrario, forestale ed ornamentale.
Il ciclo biologico
dura uno-due anni probabilmente in funzione della qualità alimentare della
pianta ospite. In Puglia lo sfarfallamento degli adulti si protrae da aprile
fino a ottobre, con due picchi: il primo da fine maggio a inizio giugno; il
secondo dalla seconda metà di agosto a inizio settembre. In ambienti miti o
durante inverni tiepidi gli sfarfallamenti continuano con presenza di pochi
adulti anche in inverno. La dinamica di volo si verifica efficacemente per
mezzo di trappole attivate con feromone, queste consentono di individuare i
picchi di volo della Zeuzera e anche di quantificare la dimensione della
popolazione dell’insetto sul territorio studiato.
I danni sono causati dalle
larve che, neonate e ancora gregarie, scavano delle gallerie di modesto
diametro all’apice dei rami di uno due anni e poi, crescendo, perforano rami di
maggiore diametro fino a danneggiare le branche e il tronco.
Le gallerie determinate
dalle larve oltre ad interrompere il trasporto della linfa vegetale consentono
la penetrazione e la diffusione nel legno di diversi funghi lignicoli, che
sviluppandosi ostacolano ulteriormente il flusso linfatico.
La presenza di 2-3 larve all'interno di una
giovane pianta può determinare la morte di grosse branche o in casi di forte infestazione
anche dell’intera pianta.
Il controllo della Zeuzera
pyrina è essenziale per prevenire l’insediamento di funghi lignicoli,
organismi co-causali del CoDiRO.
L’uso di insetticidi per
il controllo di tale insetto non è efficace, per l’impossibilità con i
formulati di raggiungere la larva che si colloca nella parte interna del legno.
I trattamenti con insetticidi contro la Zeuzera sono, quindi, inutili e
dannosi sia economicamente che per il loro impatto ambientale e, pertanto, sono
da sconsigliare.
La strategia integrata di controllo nei
confronti di Z. pyrina si basa su metodi agronomici e biotecnici, che
sono meno impattanti sull’agroecosistema e molto più efficaci rispetto al
metodo chimico, come meglio specificato nel capitolo degli interventi
fitosanitari.
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