Le ragioni del NIURUMARU
Un termine dialettale per un festival, perché mai? Già! Perché
gli organizzatori di questa importantissima Kermesse hanno scelto questo termine?
La forza della tradizione è tutta in questo nome che lega
il colore nero ai sapori dei cibi più autentici delle Terre del niurumaru per
innestarsi in un vero e proprio festival del colore e dei profumi che si spandono
nella notte salentina.
Le verdure di queste terre, quelle che venivano raccolte
per farne minestre prelibate, l’olio extravergine amaro e piccante come l’aria
che si respira qui, sono la risposta.
I cercatori di significati potranno trovare altro, come l’amaro
che lasciava nella bocca dei salentini la vendita a prezzi stracciati del vino
da taglio ai caporali, le troppe feste di San Martino, l’11 di novembre, che
vedevano transitare il vino niurumaru sulle linee ferroviarie che percorrono la
penisola per rendere alcolici vini troppo leggeri perché provenienti da uve
cresciute al tiepido sole del nord.
Già il sole brillante delle Terre del Niurumaru è la
ragione di questo vino, sole che acceca queste terre che si stendono nel Grande
Lago Salato verso la patria di noi tutti: l’Africa che vide la scaturigine dell’umanità,
.
Niurumaru è il sorriso delle donne intente a vendemmiare.
Niurumaru è il braccio dell’uomo che porta le tinelle
verso i mezzi di trasporto.
Niurumaru è il colore dell’uva matura e il profumo del
mosto che si spande dappertutto mentre inizia allegramente a fermentare già
subito dopo la vendemmia.
Niurumaru è l’espressione delle donne e degli uomini che
nelle notti prima e dopo San Lorenzo aspettano quella stella che cade per
riempire di felicità la vita.
Niurumaru sei anche tu se verrai dal 6 all’11 agosto nel
centro storico di Lecce tra palazzi e Chiese barocche contagiato dal fantastico
vino di questa terra.
Ma le ragioni del Niurumaru sono molte di più, tu
sicuramente ne scorgerai delle altre e queste daranno vita ad altre ragioni
ancora creando una suggestione senza fine che prende il cuore e la mente e delizia
il gusto di chi affoga ogni pensiero a Lecce nelle notti del niurumaru.
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