1 MILIARDO ALL'ANNO PER 7 ANNI PER RISOLVERE IL RISCHIO IDROGEOLOGICO ITALIANO
Questa la richiesta del Dott. D'Angelis al governo
"Per i prossimi sette anni, ci impegneremo a mettere a disposizione
1miliardo di euro all'anno per la prevenzione del rischio
idrogeologico."
Questa la richiesta di Erasmo D'Angelis, Capo
Struttura missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo
infrastrutture idriche, al governo italiano.
"É finito il tempo in cui dobbiamo rincorrere le emergenze. Ora
dobbiamo ragionare in termini di prevenzione. Per questo stiamo mettendo
in rete un sistema per evitare di fare i notai dell'emergenza. Quando
c'è l'alluvione, infatti, ci si perde in inutili burocrazie e alla fine
la situazione rimane invariata."
In un Paese che rischia molto dal
punto di vista idrogeologico esiste una carenza pianificatoria di
superficie. "Abbiamo una occupazione di suolo unica al mondo: Solo la
Sicilia cementifica come l'intera Gran Bretagna. Ora serve voltare
pagina per non rischiare altre vite umane e danni consistenti in tutta
la penisola."
Dati alla mano, gli eventi estremi oggi rappresentano
l'ordinario. "Rispetto ai 10-15 episodi l'anno di vent'anni fa, nel
2014, finora, contiamo 114 eventi tra bombe d'acqua, frane e nubifragi
intensi.
Il territorio non regge. É emerso il bisogno di accelerare
sul versante delle manutenzioni e sulla riduzione del rischio
idrogeologico.
Il rincorrere i danni va ad impattare molto sul
bilancio dello Stato. Dal 1945 ad oggi per danni e risarcimenti da danni
dovuti a eventi meteo climatici avversi si parla di oltre 3 miliardi e
mezzo di euro. "Il governo Renzi -continua D'Angelis- ha strutturato una
unità di missione contro il dissesto idrogeologico, con due obiettivi:
ridurre il dissesto idrogeologico e l'inquinamento delle risorse idriche
e del territorio."
D'Angelis conclude:"Cosa abbiamo fatto? abbiamo
coordinato i pezzi dello Stato che si occupano di sicurezza idraulica.
Abbiamo analizzato le risorse necessarie al ripristino e la messa in
sicurezza del territorio e gli interventi di cui questo ha bisogno. Ne
sono risultati 3395 interventi urgenti per cui servono un miliardo e
duecento milioni di euro. Di questi però, a causa dell'eccessiva
burocrazia se ne sono compiuti solo il 3,2%. Serve un cambio di passo,
ed in questo siamo pronti a supportare i consorzi di bonifica cercando
tutte le risorse, che già esistono, di cui l'Italia ha bisogno."
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