mercoledì 30 luglio 2014

Un oliveto malato del “COMPLESSO DEL DISSECCAMENTO RAPIDO DELL’OLIVO (CoDiRO)” può guarire?


Ivano Gioffreda Presidente dell’Associazione Spazi Popolari di Lecce in una lettera indirizzata al giornale on line Teatro naturale riferisce che lo scorso dicembre 2013 la sua Associazione fu contattata dal proprietario di un oliveto di 5 ettari in agro di Parabita (Lecce). Il Presidente Gioffreda  riferisce che si tratta di un oliveto secolare che è stato colpito dal “COMPLESSO DEL DISSECCAMENTO RAPIDO DELL’OLIVO (CoDiRO)” http://svilupporurale.regione.puglia.it/portal/pls/portal/PSR_PORTALE.DYN_NEWS_VIEW.show?p_arg_names=id_news&p_arg_values=137
L’Associazione Spazi popolari ha fornito all’olivicoltore consulenza gratuita e ha posto in essere le seguenti pratiche:

1.       il taglio dei rami secchi, e la distruzione sul campo degli stessi,

2.       irrorazione della chioma e dei tronchi con poltiglia bordolese, alla dose di 1Kg di solfato di rame + 1 Kg di grassello di calce per 100 litri di acqua,

3.       sfalcio dell'erba.

4.       un trattamento (per ferti-irrigazione), di un prodotto naturale a base di aglio. (Tale prodotto riferisce il Presidente Ivano Gioffreda è regolarmente registrato e proviene dalla Spagna.)

Lo stesso Gioffreda, nella succitata missiva che può essere letta qui: http://www.teatronaturale.it/pensieri-e-parole/la-voce-dei-lettori/19620-ma-davvero-gli-olivi-colpiti-da-xylella-fastidiosa-non-si-possono-salvare.htm riferisce che il primo maggio 2014 ha osservato che l’oliveto prima secco risulta in vegetazione.

Sarebbe opportuno che gli scienziati prendessero visione di tale oliveto per accertare se sia davvero possibile che un oliveto malato del “COMPLESSO DEL DISSECCAMENTO RAPIDO DELL’OLIVO (CoDiRO)” possa guarire attraverso la tecnica descritta.

All'amico Presidente Ivano Gioffreda faccio presente che tale pratica è in uso da decenni nella lotta alla Rogna dell'olivo causata dal BATTERIO bastoncelliforme mobile Pseudomonas siringae pv. savastanoi (E.F. Smith) che sfrutta come via di accesso le ferite causate da eventi meteorici, da insetti e dall’uomo con le operazioni colturali.
Le infezioni sono favorite da temperature miti e da elevata umidità. Un fattore predisponente è dato dai freddi primaverili che causano lesioni di varie dimensioni sulle piante già in fase di ripresa vegetativa.

 

Strategie di prevenzione e difesa dal BATTERIO bastoncelliforme mobile Pseudomonas siringae pv. savastanoi (E.F. Smith)


Non essendo consentito l’uso di principi attivi antibiotici in agricoltura, la lotta è impostata su criteri preventivi basati soprattutto sulla disinfezione con mastici e disinfettanti a largo spettro d’azione, dei tagli di potatura e degli strumenti di lavoro con la fiamma o con soluzioni disinfettanti.
Nel caso di forti grandinate o di danni da gelo possono essere eseguiti interventi preventivi con poltiglia bordolese o con ossicloruri di rame subito dopo il verificarsi dell’evento meteorico e ripetendolo 5 / 6 giorni dopo. La lotta chimica è comunque difficilmente praticabile poiché il rame, non è un battericida specifico.





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