giovedì 6 marzo 2025

Studio: Analisi della Legge Regionale Pugliese sulla Gestione delle Acque in Relazione ai Cambiamenti Climatici e Proposte di Modifica

 


Studio: Analisi della Legge Regionale Pugliese sulla Gestione delle Acque in Relazione ai Cambiamenti Climatici e Proposte di Modifica

Antonio Bruno, Dottore Agronomo esperto in diagnostica urbana e territoriale, formatore e giornalista pubblicista divulgatore scientifico


1. Introduzione

Il Consiglio regionale è convocato per martedì 11 marzo 2025, alle ore 12:00, presso la propria sala delle adunanze del Consiglio regionale, con il seguente ordine del giorno dei lavori:

1) Disegno di Legge n. 131 del 08/07/2024 “Disciplina regionale dell’utilizzo delle acque superficiali e sotterranee” - 1179/A (rel. cons.  Mazzarano);

2) Discussione sull’emergenza idrica in Puglia: proposte. - 51/V.

La legge regionale pugliese che si discuterà disciplina l’utilizzo delle acque superficiali e sotterranee, con l’obiettivo di garantire la tutela delle risorse idriche, la pianificazione territoriale e il controllo delle concessioni. Tuttavia, i cambiamenti climatici impongono sfide senza precedenti, come siccità prolungate, alterazioni dei regimi pluviometrici e stress idrico. Questo studio confronta la normativa con le evidenze scientifiche e propone aggiornamenti per integrare l’adattamento climatico.


2. Analisi della Legge e Criticità Rispetto ai Cambiamenti Climatici

2.1. Deroghe alle Piccole Derivazioni (Art. 1, comma 6)
La legge consente prelievi fino a 1 l/s e 1.000 m³/anno senza verifica di compatibilità con il Piano di Tutela delle Acque (PTA), purché non in zone di salvaguardia.

·         Criticità : In contesti di scarsità idrica, anche piccoli prelievi possono compromettere la resilienza degli ecosistemi.

·         Letteratura : Studi (IPCC, 2021) evidenziano che il 40% della popolazione mondiale vive in aree con stress idrico grave, destinato a peggiorare con il riscaldamento globale.

2.2. Deflusso Ecologico (Art. 15, comma 1)
La legge richiede di rispettare il Deflusso Ecologico (DE), ma non prevede aggiornamenti dinamici in base a scenari climatici.

·         Criticità : Il DE è statico, mentre i cambiamenti climatici alterano i regimi idrologici.

·         Evidenze : Secondo Grafton et al. (2020), i deflussi ecologici devono essere adattivi, integrando modelli climatici e dati in tempo reale.

2.3. Riuso delle Acque Reflue (Art. 21, comma 21, lett. b)
La norma incoraggia il riuso delle acque depurate, ma non obbliga a priorizzare questo approccio nelle concessioni.

·         Criticità : Il riuso è cruciale per mitigare la scarsità idrica, ma resta marginale nella pianificazione.

·         Studi : L’OMS (2022) sottolinea che il riuso pianificato può ridurre del 30% la pressione sulle falde.

2.4. Monitoraggio e Dati (Art. 7, comma 13; Art. 11, comma 18)
Le comunicazioni annuali dei volumi prelevati sono obbligatorie, ma mancano sistemi di monitoraggio in tempo reale.

·         Criticità : I dati frammentati limitano la capacità di risposta a eventi estremi.

·         Esempi : Il sistema WISE dell’UE integra dati satellitari e sensori IoT per il monitoraggio continuo (EEA, 2021).

2.5. Sanzioni e Incentivi (Art. 29)
Le sanzioni per abusi sono severe, ma mancano incentivi per pratiche sostenibili (es. irrigazione a goccia, energie rinnovabili per impianti idrici).

·         Criticità : L’approccio punitivo non stimola l’innovazione.

·         Best Practices : In California, il programma SWEEP offre finanziamenti per tecnologie di irrigazione efficienti (CDFA, 2020).


3. Proposte di Modifica

3.1. Revisione delle Deroghe per Piccoli Prelievi

·         Modifica : Eliminare le deroghe per prelievi superiori a 0,5 l/s o 500 m³/anno , richiedendo valutazioni di compatibilità climatica.

·         Giustificazione : In linea con il principio di precauzione dell’UE (Direttiva 2000/60/CE).

3.2. Integrazione di Scenari Climatici nel DE

·         Modifica : Aggiornare il DE ogni 5 anni, integrando proiezioni climatiche (es. modelli IPCC AR6).

·         Strumenti : Collaborazione con l’Autorità di Bacino Distrettuale per modelli idrologici dinamici.

3.3. Obbligo di Riuso delle Acque Reflue

·         Modifica : Priorità alle concessioni che prevedono il riuso delle acque depurate per usi non potabili (irrigazione, industria).

·         Esempio : Modello israeliano, dove il 90% delle acque reflue è riutilizzato (Tal, 2016).

3.4. Sistema di Monitoraggio in Tempo Reale

·         Modifica : Introdurre sensori IoT e piattaforme digitali per il monitoraggio continuo delle falde e dei corsi d’acqua.

·         Finanziamento : Utilizzare parte dei canoni di concessione (Art. 27) per sviluppare l’infrastruttura.

3.5. Incentivi per Tecnologie Sostenibili

·         Modifica : Riduzioni del canone del 20% per chi adotta irrigazione a goccia o impianti fotovoltaici per il sollevamento idrico.

·         Precedenti : Programma LIFE+ dell’UE per progetti di adattamento climatico.


4. Confronto con Altri Contesti

·         California (USA) : La legge SB 1386/2022 introduce obblighi di riuso e piani di gestione sotterranea basati su scenari climatici.

·         Spagna : Il Plan Hidrológico Nacional prevede soglie di prelievo variabili in base alla disponibilità idrica stagionale.

·         Australia : Il sistema WaterGrid utilizza intelligenza artificiale per ottimizzare le risorse in tempo reale.


5. Bibliografia

1.   IPCC (2021). Climate Change 2021: The Physical Science Basis . Cambridge University Press.

2.   Grafton, R.Q. et al. (2020). "Adaptive Water Management Under Climate Change". Nature Sustainability , 3(5), 359-366.

3.   OMS (2022). Guidelines for Potable Reuse of Water . WHO Press.

4.   EEA (2021). Water Management in the EU: Achievements and Challenges . European Environment Agency.

5.   Tal, A. (2016). Rethinking the Sustainability of Israel’s Irrigation Practices . Water Research , 90, 387-394.

6.   CDFA (2020). California Sustainable Water Plan . California Department of Food and Agriculture.


Questo studio propone un aggiornamento della legge pugliese per renderla resiliente ai cambiamenti climatici, integrando governance adattiva, tecnologie innovative e incentivi per l’uso sostenibile.

 

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