L'acqua a San Ligorio località della Città di Lecce
In tempi di emergenza
idrica, propongo ancora alcuni esempi di corretta gestione delle acque. San
Ligorio, un piccolo borgo nei pressi di Lecce con una lunga e interessantissima
storia giacchè sorge su un casale agricolo medievale. La falda circola in
strati permeabili della Pietra leccese a circa 30 m di profondità dal piano
campagna così come testimoniato dai pozzi delle masserie. I pozzi non solo
erano scavati ovviamente a mano ma l’estrazione avveniva in maniera tale da
estrarne conci per le costruzioni in elevato. Nonostante, quindi, ci fosse la
possibilità di reperire l’acqua dal sottosuolo, si trovano delle cisterne
spettacolari per la cultura del tempo di non sprecare alcuna goccia della
risorsa idrica. In foto, ne possiamo osservare una a due bocche (ce ne sono
altre). Interessanti, inoltre, la presenza di alcune vasche profonde circa un
metro che probabilmente servivano per rinfrescarsi. Nelle vasche l’acqua
proveniva, attraverso delle canalizzazioni, proprio dalle cisterne. Gestire
l’acqua non significava quindi privarsene ma utilizzarla razionalmente.. Un
ringraziamento ad Antonio Mileti e Donato per avermi fatto scoprire questi e
altri tesori
Dott. Geol. Stefano
Margiotta
Commento allo scritto
di Antonio Bruno, Dottore Agronomo esperto in diagnostica urbana e
territoriale, formatore e giornalista pubblicista divulgatore scientifico
Il testo
descrive una pratica antica di gestione delle risorse idriche nel borgo di San
Ligorio, vicino a Lecce, in Puglia. La descrizione si concentra sull'uso di
cisterne e pozzi per la raccolta e la conservazione dell'acqua, evidenziando
una cultura di conservazione e utilizzo razionale della risorsa idrica. Di
seguito, analizzo il contenuto scientifico del testo e lo confronto con la
letteratura internazionale e casi di studio simili.
Descrizione scientifica del contenuto
- Geologia e idrogeologia:
- Il testo menziona che la falda acquifera circola
negli strati permeabili della Pietra leccese, una roccia calcarea tipica
della zona, a circa 30 metri di profondità. Questo è coerente con le
caratteristiche geologiche della Puglia, dove le falde acquifere sono
spesso ospitate in formazioni calcaree carsiche.
- La Pietra leccese è nota per la sua porosità e
permeabilità, che favoriscono la circolazione delle acque sotterranee.
Questo rende la zona adatta all'estrazione di acqua attraverso pozzi.
- Tecniche di gestione idrica storica:
- I pozzi descritti non erano solo fonti di acqua,
ma anche di materiale da costruzione (conci di Pietra leccese). Questo
dimostra un uso multifunzionale delle risorse disponibili.
- Le cisterne a due bocche e le vasche per il
raffreddamento indicano una gestione sofisticata dell'acqua, con
un'attenzione particolare alla conservazione e al riutilizzo. Le
canalizzazioni menzionate suggeriscono una pianificazione idraulica
avanzata per l'epoca.
- Cultura della conservazione idrica:
- Il testo sottolinea una cultura antica di non
sprecare l'acqua, che è particolarmente rilevante in una regione come la
Puglia, storicamente caratterizzata da scarsità idrica. Questa pratica è
in linea con i principi moderni di sostenibilità.
Confronto con la letteratura internazionale
- Gestione idrica storica in regioni aride:
- La descrizione delle cisterne e delle
canalizzazioni ricorda le pratiche antiche di gestione idrica in altre
regioni aride o semi-aride del mondo. Ad esempio, i qanat in
Iran e i foggara nel Nord Africa sono sistemi di
canalizzazione sotterranea che sfruttano le falde acquifere per portare
l'acqua in superficie in modo sostenibile.
- Anche nelle antiche civiltà mesopotamiche e
romane, la costruzione di cisterne e acquedotti era comune per garantire
l'approvvigionamento idrico in aree con risorse limitate.
- Casi di studio moderni:
- In regioni come il Rajasthan (India) o il
sud-ovest degli Stati Uniti, le pratiche antiche di raccolta e
conservazione dell'acqua sono state riprese e adattate per affrontare le
moderne crisi idriche. Ad esempio, i tanka (cisterne
tradizionali) in India sono ancora utilizzati per raccogliere l'acqua
piovana.
- In Spagna, le acequias (canali
di irrigazione storici) sono state ripristinate per migliorare la
gestione idrica in contesti agricoli.
- Sostenibilità idrica:
- Il principio di non sprecare l'acqua descritto
nel testo è in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG)
delle Nazioni Unite, in particolare l'SDG 6 ("Acqua pulita e servizi
igienico-sanitari"). La gestione razionale delle risorse idriche è
un tema centrale nella letteratura internazionale sulla sostenibilità.
Conclusione
Il testo
descrive un esempio storico di gestione sostenibile delle risorse idriche, che
trova paralleli in molte altre culture e regioni del mondo. Le pratiche
descritte, come l'uso di cisterne, pozzi e canalizzazioni, riflettono una
conoscenza avanzata dell'idrogeologia e una cultura di conservazione delle
risorse. Questi principi sono ancora rilevanti oggi, specialmente in contesti
di emergenza idrica, e possono ispirare soluzioni moderne basate su tecniche
tradizionali.
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