Ecco perché i proprietari degli oliveti della provincia di Lecce non potranno mai rigenerare il paesaggio rurale
Antonio Bruno, Dottore Agronomo esperto in diagnostica urbana e
territoriale, formatore e giornalista pubblicista divulgatore scientifico
Analisi del Testo e Problematiche Emerse
Impossibilità dei Proprietari di Medie e Grandi Aziende
Agricole di Rigenerare il Paesaggio Agrario del Salento:
Burocrazia e Lentezza nei Pagamenti: Il testo evidenzia un
problema strutturale nella gestione dei fondi pubblici. Su 98 milioni di euro
stanziati, solo 22 milioni sono stati effettivamente spesi dopo cinque anni,
con solo 296 domande su 8900 pagate a saldo. Questo ritardo burocratico rende
difficile per le aziende agricole, specialmente quelle di medie e grandi
dimensioni, pianificare e realizzare progetti di rigenerazione del paesaggio
agrario.
Mancata Inclusione di Alcune Piante: Le associazioni di
categoria, come Copagri Puglia, hanno evidenziato incongruenze nell’allegato
del decreto, dove mancano piante come l’argan, che potrebbero essere utili per
la rigenerazione. Questo limita la libertà dei produttori e riduce le opzioni
disponibili per la rigenerazione del paesaggio.
Esclusione dei Piccoli Proprietari, Spesso Ultrasessantenni:
Complessità delle Procedure: La burocrazia e la complessità
delle procedure di accesso ai fondi penalizzano i piccoli proprietari, molti
dei quali sono anziani e potrebbero non avere le risorse o le competenze per
navigare nel sistema. Questo li esclude di fatto dai benefici del piano di
rigenerazione.
Mancanza di Supporto Tecnico: I piccoli proprietari spesso
non hanno accesso a supporto tecnico adeguato, il che rende ancora più
difficile per loro partecipare ai programmi di rigenerazione.
Proposta di Soluzione: Un Ente Pubblico Tecnico
La soluzione proposta è la creazione di un ente pubblico
tecnico composto esclusivamente da Agrotecnici, Periti Agrari, Dottori Agronomi
e Forestali. Questo ente avrebbe il compito di rigenerare il paesaggio rurale e
poi restituirlo ai proprietari.
Vantaggi della Proposta:
Competenza Tecnica: Un ente composto da professionisti del
settore garantirebbe una gestione tecnica e scientificamente valida del
processo di rigenerazione.
Semplificazione Burocratica: Centralizzare la gestione in un
unico ente potrebbe ridurre la complessità burocratica, accelerando i tempi di
erogazione dei fondi e di realizzazione dei progetti.
Inclusività: Un ente pubblico potrebbe garantire un accesso
più equo ai fondi e ai servizi di supporto, inclusi i piccoli proprietari e gli
anziani.
Casi di Studio e Letteratura Scientifica:
Esempio di Successo: Il Programma di Rigenerazione Rurale in
Spagna: In Spagna, programmi simili sono stati gestiti da enti pubblici
tecnici, con risultati significativi nella rigenerazione del paesaggio agrario
e nell’inclusione di piccoli proprietari. Studi hanno dimostrato che la
presenza di un supporto tecnico centralizzato ha migliorato l’efficienza e
l’efficacia degli interventi (Font: "Rural Development Programs in the
EU", European Commission, 2020).
Esperienze in Italia: Il Ruolo degli Agronomi nella Gestione
del Territorio: In Italia, esperienze locali hanno dimostrato che la presenza
di agronomi e periti agrari nella gestione del territorio ha portato a una
migliore pianificazione e realizzazione di progetti di rigenerazione (Font:
"Il Ruolo degli Agronomi nella Gestione del Territorio", Rivista di
Agronomia, 2019).
Conclusioni
Il testo evidenzia una serie di problematiche strutturali
che rendono difficile per i proprietari di medie e grandi aziende agricole,
nonché per i piccoli proprietari, partecipare attivamente alla rigenerazione
del paesaggio agrario del Salento. La creazione di un ente pubblico tecnico,
composto da professionisti del settore, potrebbe rappresentare una soluzione
efficace per superare queste difficoltà, garantendo una gestione più efficiente
e inclusiva dei fondi e delle risorse disponibili.
Riferimenti Bibliografici
European Commission. (2020). "Rural Development
Programs in the EU".
Rivista di Agronomia. (2019). "Il Ruolo degli Agronomi
nella Gestione del Territorio".
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