lunedì 3 marzo 2025

Saggio sullo studio: "Economic and Social Impacts of Olive Quick Decline Syndrome: Analysing Data From the Italian Farm Accountancy Network"

 


Saggio sullo studio: "Economic and Social Impacts of Olive Quick Decline Syndrome: Analysing Data From the Italian Farm Accountancy Network"

Antonio Bruno, Dottore Agronomo esperto in diagnostica urbana e territoriale, formatore e giornalista pubblicista divulgatore scientifico

Introduzione

L'olivicoltura è da secoli un pilastro dell'economia e della cultura del Salento, in Puglia. Tuttavia, l'invasione di Xylella fastidiosa subsp. pauca (Xfp), un batterio patogeno che causa il Complesso del Disseccamento Rapido dell'Olivo (OQDS), ha messo in ginocchio questo settore, con ripercussioni economiche, sociali e ambientali di vasta portata. Lo studio pubblicato su Plant Pathology nel 2025, condotto da Calderoni et al., offre una valutazione approfondita degli impatti socio-economici di Xfp sulle aziende olivicole del Salento, utilizzando un approccio metodologico rigoroso basato su dati della Rete di Contabilità Agricola (FADN). Questo saggio analizza i risultati dello studio, le sue implicazioni e le possibili soluzioni per affrontare questa crisi.

 

Il contesto: Xylella fastidiosa e il Salento

La Puglia, e in particolare il Salento, rappresentano il cuore della produzione olivicola italiana, contribuendo in modo significativo alla produzione nazionale di olio d'oliva. Tuttavia, a partire dal 2013, l'arrivo di Xfp ha causato il disseccamento e la morte di milioni di ulivi secolari, trasformando il paesaggio e minacciando l'economia locale. Lo studio di Calderoni et al. si concentra sul periodo 2008–2021, confrontando i dati pre- e post-invasione per quantificare l'impatto di Xfp.

 

Metodologia: Un approccio controfattuale

Lo studio utilizza due metodologie statistiche avanzate: il Propensity Score Matching (PSM) e il Difference-in-Difference (DiD). Il PSM è stato impiegato per confrontare le aziende olivicole del Salento (trattate, ovvero colpite da Xfp) con aziende simili in altre regioni italiane non colpite (gruppo di controllo). Il DiD, invece, ha permesso di misurare le variazioni negli indicatori economici e sociali prima e dopo l'invasione di Xfp.

 

I dati analizzati includono indicatori economici come il Margine Operativo Lordo (GOM), la Produzione Vendibile Lorda (GSP) e il Reddito Netto Totale (TIN), oltre a indicatori sociali come le ore lavorative totali e le unità di lavoro impiegate.

 

Risultati principali

Impatto economico:

 

Il Margine Operativo Lordo (GOM) delle aziende colpite è diminuito di circa 837 € per ettaro, con una perdita totale stimata di 132 milioni di € nell'area infetta.

 

La Produzione Vendibile Lorda (GSP) è scesa da 2379 €/ettaro (pre-Xfp) a 1878 €/ettaro (post-Xfp), mentre la media nazionale è rimasta significativamente più alta a 3885 €/ettaro.

 

Il Reddito Netto Totale (TIN) ha subito una riduzione di 878 €/ettaro, evidenziando un grave declino della redditività delle aziende.

 

Impatto sociale:

 

Le ore lavorative totali sono diminuite di 7 ore/ettaro, con una perdita complessiva di 1.050.000 ore nell'area colpita.

 

Questo declino ha avuto un impatto diretto sull'occupazione, riducendo le opportunità di lavoro per i braccianti e i lavoratori stagionali.

 

Confronto con altre regioni:

 

Le aziende del Salento hanno mostrato prestazioni socio-economiche inferiori rispetto alle aziende non colpite in altre regioni, ma comparabili a quelle di altre aree ugualmente colpite da Xfp.

 

Implicazioni e soluzioni proposte

Lo studio evidenzia la necessità di interventi urgenti per mitigare gli impatti di Xfp. Tra le soluzioni proposte, spiccano:

 

Compensazione finanziaria:

 

È essenziale stabilire un budget di compensazione per gli agricoltori colpiti, ma lo studio suggerisce che i fondi non dovrebbero essere distribuiti direttamente ai proprietari. Invece, le risorse finanziarie dovrebbero essere affidate a un Ente pubblico tecnico, composto da Agrotecnici, Periti Agrari e Dottori Agronomi e Forestali. Questo Ente avrebbe il compito di rigenerare il paesaggio rurale, ripristinando gli oliveti e il territorio colpito, per poi restituirlo ai proprietari una volta ottenuti risultati concreti.

 

Supporto tecnico e formazione:

 

Gli agricoltori hanno bisogno di accesso a varietà di olive resistenti a Xfp e di formazione su pratiche agricole sostenibili. L'introduzione di cultivar resistenti, come il Leccino, potrebbe rappresentare una soluzione a lungo termine.

 

Preservazione del paesaggio e della cultura:

 

La perdita degli ulivi secolari non è solo un danno economico, ma anche culturale e paesaggistico. È fondamentale investire in iniziative di ripristino del paesaggio e di conservazione delle tradizioni locali, come la potatura manuale e la costruzione di muretti a secco.

 

Collaborazione internazionale:

 

Data la natura transnazionale della minaccia rappresentata da Xfp, è essenziale promuovere la cooperazione internazionale per condividere conoscenze, esperienze e risorse.

 

Critiche e limiti dello studio

Sebbene lo studio offra una valutazione approfondita degli impatti di Xfp, presenta alcuni limiti:

 

Dipendenza dai dati FADN: I dati della Rete di Contabilità Agricola potrebbero non coprire tutte le realtà locali, specialmente le piccole aziende a conduzione familiare.

 

Focus sul breve periodo: Lo studio si concentra su un arco temporale limitato (2008–2021), mentre gli impatti di Xfp potrebbero manifestarsi in modo più significativo nel lungo termine.

 

Mancanza di analisi ambientali: Lo studio non approfondisce gli impatti ambientali di Xfp, come la perdita di biodiversità e i cambiamenti negli ecosistemi locali.

 

Conclusioni

Lo studio di Calderoni et al. rappresenta un contributo fondamentale per comprendere gli impatti socio-economici di Xylella fastidiosa nel Salento. I risultati evidenziano una crisi profonda, che richiede interventi urgenti e coordinati a livello locale, nazionale e internazionale. La proposta di un Ente pubblico tecnico per la rigenerazione del paesaggio rurale è particolarmente promettente, poiché combina competenze tecniche e scientifiche con una visione a lungo termine. Tuttavia, è essenziale che qualsiasi intervento tenga conto non solo degli aspetti economici, ma anche di quelli culturali, sociali e ambientali, per garantire un futuro sostenibile per il Salento e le sue comunità.

 

Bibliografia

Calderoni, F., Petrontino, A., Frem, M., Fuelli, V., & Bozzo, F. (2025). Economic and Social Impacts of Olive Quick Decline Syndrome: Analysing Data From the Italian Farm Accountancy Network. Plant Pathology, 0:1–14. https://doi.org/10.1111/ppa.14069

 

Sardaro, R., Acciani, C., De Gennaro, B. C., Fucilli, V., & Roselli, L. (2015). Evaluation of the Economic and Landscape Impact Caused by Xylella fastidiosa on Olive Growing in Salento. In IL DANNO Legal, Urban Planning and Economic-Estimative Elements, 335–362. Universitas Studiorum Sri-Casa Editrice.

 

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Frem, M., Santeramo, F. G., Lamonaca, E., et al. (2021). Landscape Restoration due to Xylella fastidiosa Invasion in Italy: Assessing the Hypothetical Public's Preferences. NeoBiota, 66: 31–54.

 

Bozzo, F., Frem, M., Fucilli, V., et al. (2022). Landscape and Vegetation Patterns Zoning Is a Methodological Tool for Management Cost Implications due to Xylella fastidiosa Invasion. Land, 11: 1105.

 

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