La crisi del settore olivicolo e il ruolo delle politiche pubbliche
Antonio
Bruno, Dottore Agronomo esperto in diagnostica urbana e territoriale, formatore
e giornalista pubblicista divulgatore scientifico
Il settore
olivicolo, storicamente fondato su una produzione locale e familiare, ha subito
trasformazioni profonde a causa dell'integrazione dei mercati e delle politiche
agricole europee. Questo cambiamento ha compromesso il legame tra cittadini e
territorio, determinando il declino della produzione locale a favore di
importazioni su larga scala.
1. La trasformazione del settore olivicolo e la
perdita del legame con il territorio
L'olivicoltura
tradizionale, che vedeva le famiglie impegnate nella raccolta e nella
trasformazione delle olive, è stata progressivamente sostituita da un modello
agroindustriale incentivato dalla Politica Agricola Comune (PAC). Studi recenti
(Carbone & Subioli, 2020) evidenziano come la PAC abbia favorito grandi
produttori attraverso sussidi diretti, portando all'abbandono degli oliveti di
piccole dimensioni, meno competitivi. Questo fenomeno ha determinato una
riduzione della biodiversità agricola e un impatto negativo sul paesaggio rurale
(García-Fernández et al., 2021).
2. L’incremento delle importazioni e la presunta
concorrenza sleale
Coldiretti
Puglia ha recentemente denunciato l’aumento delle importazioni di olio
tunisino, sostenendo che questo rappresenti una forma di concorrenza sleale.
Tuttavia, un’analisi economica più approfondita suggerisce che la
liberalizzazione del mercato dell’olio non sia l’unico fattore responsabile
delle difficoltà dei produttori italiani. Studi comparativi mostrano che la
competitività tunisina deriva non solo dai costi di produzione inferiori, ma
anche dall’adozione di modelli di produzione più efficienti (M’Hamdi et al.,
2018).
Inoltre, la
distinzione tra olio extravergine di qualità e prodotti di minore valore è
fondamentale. Il mercato globale dell’olio d’oliva si basa su segmentazioni di
qualità, con differenziazioni nette tra olio certificato DOP/IGP e oli generici
destinati a segmenti di mercato diversi (Clodoveo et al., 2019). Pertanto, il
problema principale del settore olivicolo italiano non è l’importazione di olio
tunisino, ma piuttosto la perdita di competitività delle piccole aziende
locali, la mancanza di politiche di valorizzazione adeguate e il crollo dei
modelli di vendita diretta.
3. Il ruolo delle politiche pubbliche nella tutela
dell’olivicoltura locale
Per
contrastare questo declino, è necessario un nuovo modello di governance che
trasformi l’olio da bene di mercato a diritto fondamentale, simile all’acqua e
all’aria. Alcuni esperimenti, come il modello spagnolo della "Red de
Municipios por la Agroecología", dimostrano che il sostegno pubblico può
incentivare la produzione locale e favorire il consumo di prodotti a filiera
corta (Fernández & Rueda, 2022).
Un Ente
Tecnico Pubblico potrebbe garantire un accesso equo all’olio extravergine locale,
intervenendo con politiche di supporto che includano:
- Incentivi per la manutenzione
degli oliveti storici;
- Sostegno alla vendita diretta e
ai mercati contadini;
- Regolamentazione più stringente
sulla trasparenza delle etichette;
- Educazione al consumo
consapevole.
Conclusioni
La crisi del
settore olivicolo italiano non può essere imputata esclusivamente alle
importazioni di olio tunisino, ma è il risultato di politiche agricole che
hanno favorito la concentrazione della produzione. Solo un intervento pubblico
mirato alla tutela della produzione locale potrà garantire un riequilibrio del
settore, trasformando il cibo in un diritto piuttosto che in una mera merce di
scambio.
Bibliografia
- Carbone, A., & Subioli, G.
(2020). "Agricultural Policy and the Decline of Small Farms in
Europe." European Review of Agricultural Economics, 47(3),
521-543.
- Clodoveo, M. L., Hbaieb, R. H.,
Kotti, F., Scarascia Mugnozza, G., & Gargouri, M. (2019).
"Mechanical Strategies to Increase Nutritional and Sensory Quality of
Virgin Olive Oil by Modulating the Endogenous Enzyme Activities." Comprehensive
Reviews in Food Science and Food Safety, 18(5), 1366-1391.
- Fernández, R., & Rueda, L.
(2022). "Local Governments and Agroecology: The Spanish Model." Sustainability,
14(7), 3812.
- García-Fernández, J., Guzmán,
G. I., & Escribano, M. (2021). "The Abandonment of Olive Groves:
Consequences for the Rural Environment and Proposals for Sustainable
Management." Land Use Policy, 105, 105437.
- M’Hamdi, M., Ayadi, M., &
Ben Mimoun, M. (2018). "The Competitiveness of Tunisian Olive Oil in
the International Market." Journal of Agribusiness in Developing
and Emerging Economies, 8(1), 73-89.
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