venerdì 9 maggio 2025

"Pasta del Sole": Un Modello di Sviluppo Agroindustriale per il Salento Leccese ispirato al Caso De Cecco

 


"Pasta del Sole": Un Modello di Sviluppo Agroindustriale per il Salento Leccese ispirato al Caso De Cecco

Introduzione

Nel contesto di un’agricoltura meridionale in cerca di modelli economici sostenibili e identitari, l’esperienza del gruppo De Cecco rappresenta un riferimento industriale emblematico per l’intero comparto agroalimentare italiano. Con un fatturato di 652 milioni di euro nel 2024, un incremento produttivo vicino ai due milioni di quintali annui e una forte proiezione sui mercati internazionali, De Cecco ha dimostrato come una combinazione di filiera integrata, innovazione produttiva e brand di qualità possa determinare la crescita in un settore competitivo come quello della pasta.

L’obiettivo di questo saggio è proporre un progetto analogo, ma fortemente radicato nel territorio del Salento leccese, capace di valorizzare il grano duro locale attraverso una filiera corta, tracciabile e sostenibile, in un’ottica di sviluppo economico, sociale e ambientale.


Il Caso De Cecco: Elementi Strategici di Successo

De Cecco ha costruito il proprio vantaggio competitivo su quattro pilastri fondamentali:

  1. Integrazione di filiera: controllo diretto su tutte le fasi produttive, dalla selezione del grano alla distribuzione.

  2. Investimenti costanti: 20 milioni di euro per l’espansione della capacità produttiva con due nuove linee, previste entro il 2026.

  3. Internazionalizzazione: 51% del fatturato realizzato all’estero, con gli Stati Uniti come mercato chiave.

  4. Continuità generazionale e governance solida: ricambio nel CdA con membri della quarta generazione familiare.

Questi fattori, accompagnati da un’identità di marca forte e una capacità produttiva ormai quasi satura, fanno di De Cecco un benchmark ideale, ma non imitabile alla lettera. Un territorio come il Salento richiede un approccio differente, che parta dalla specificità territoriale.


Il Salento Leccese e la Filiera del Grano Duro: Un Patrimonio da Valorizzare

Il Salento leccese possiede le condizioni ideali per diventare un hub di produzione di pasta di alta qualità:

  • Terreni vocati alla cerealicoltura, in particolare tra Maglie, Galatina, Soleto e Copertino.

  • Varietà autoctone di grano duro come il Senatore Cappelli, Saragolla e Russello, a basso tenore di glutine e alta qualità proteica.

  • Tradizione agricola e gastronomica consolidata, che può essere capitalizzata con un approccio di marketing territoriale.

  • Crescente domanda di prodotti tracciabili e biologici, in Italia e nei mercati esteri.


Progetto Industriale: "Pasta del Sole – Tradizione di Grano del Salento"

Il progetto “Pasta del Sole” mira a costituire un polo produttivo di pasta artigianale industrializzata in un’area strategica del Salento, con le seguenti caratteristiche:

Struttura

  • Stabilimento da 5.000 m² in zona industriale (Maglie o Galatina), con capacità iniziale di 20.000 quintali e possibilità di espansione.

  • Investimento iniziale: €18-20 milioni (impianti, macchinari, logistica, marketing).

  • Filiera corta con agricoltori locali e contratti di filiera triennali.

Gamma di prodotti

  • Pasta trafilata al bronzo (lunga e corta), anche integrale e biologica.

  • Linea “Grani Antichi del Salento”.

  • Packaging sostenibile e narrazione territoriale in etichetta.

Strategia commerciale

  • Distribuzione in GDO e negozi bio in Italia (Coop, NaturaSì, Eataly).

  • Esportazione in Germania, Francia, USA (East Coast), Giappone.

  • Collaborazioni con ristorazione, agriturismi e rete enoturistica del Salento.

Obiettivi quinquennali

  • Fatturato: €50 milioni

  • Produzione: 150.000 quintali/anno

  • Occupazione: 90 addetti

  • Export: 40% del fatturato


Confronto con De Cecco: Imitazione o Differenziazione?

Sebbene il modello De Cecco si fondi sull’industrializzazione spinta e sull’economia di scala, “Pasta del Sole” si propone come alternativa complementare:

AspettoDe CeccoPasta del Sole
ScalaNazionale/globaleRegionale/internazionale selezionata
ModelloIndustrializzazione integraleArtigianato industrializzato
Materia primaMix di grani italiani ed esteriSolo grano duro del Salento
PosizionamentoQualità tradizionale per massaQualità superiore per nicchie premium
BrandingCorporate/heritageTerritoriale/emozionale

Impatto Atteso sul Territorio

Il progetto può generare benefici diretti e indiretti:

  • Economici: aumento del reddito agricolo, creazione di impiego qualificato, attrazione di investimenti.

  • Ambientali: filiera corta, minore uso di input chimici, promozione dell’agricoltura biologica.

  • Sociali: valorizzazione del capitale umano, contrasto allo spopolamento, rafforzamento dell’identità territoriale.


Conclusione

Il Salento, pur non potendo riprodurre in scala il modello De Cecco, può aspirare a un successo differente ma ugualmente rilevante: quello di una pasta territoriale, sostenibile, tracciabile e fortemente identitaria. Il progetto “Pasta del Sole” rappresenta un’occasione concreta per trasformare un’eccellenza agricola latente in un brand riconoscibile e competitivo, capace di valorizzare il territorio, i suoi grani, e la sua gente.


Bibliografia

  • Marsden, T., Banks, J., & Bristow, G. (2000). Food Supply Chain Approaches: Exploring their Role in Rural Development. Sociologia Ruralis.

  • OECD (2019). Agrifood Clusters and Innovation. OECD Publishing.

  • USAID (2014). Value Chain Development for Agricultural Products: A Guide for Practitioners.

  • ISMEA (2023). Rapporto sull’agroalimentare italiano.

  • Il Sole 24 Ore (2025). De Cecco, fatturato record a 652 milioni. Via a nuovi investimenti produttivi, 10 Maggio 2025.

  • Unisalento (2021). Valorizzazione del grano duro pugliese e tecnologie sostenibili nella trasformazione.

  • Slow Food Italia (2022). Grani antichi e filiere locali: una rinascita possibile.    


Per emulare i risultati del gruppo De Cecco nel territorio del Salento leccese, propongo un progetto strategico incentrato sulla valorizzazione della filiera corta della pasta di grano duro locale, ispirato al modello industriale abruzzese ma radicato nel contesto agricolo, culturale ed economico salentino.


ANALISI STRATEGICA DEL CASO DE CECCO

Risultati chiave De Cecco (2024)

  • Fatturato: €652 milioni (+8,5%)
  • Utile netto: €15 milioni (+36,3%)
  • Produzione totale: 2,3 milioni di quintali
  • Quota export: 51% (con 14mila quintali in più solo negli USA)
  • Investimenti futuri: €20 milioni per due nuove linee produttive
  • Strategia: consolidamento del brand, investimenti in capacità produttiva, rafforzamento export, continuità generazionale

OBIETTIVO

Costruire un polo agroindustriale salentino per la produzione di pasta premium a base di grano duro locale, capace di:

  • generare occupazione
  • valorizzare la materia prima salentina
  • competere a livello nazionale ed estero
  • seguire pratiche di sostenibilità e tracciabilità

CONFRONTO CON LA LETTERATURA E CASI DI STUDIO INTERNAZIONALI

Best practice

  1. Barilla (Italia): integrazione verticale, branding globale, R&D costante
  2. Rustichella d’Abruzzo (Italia): artigianalità, nicchia premium, export mirato
  3. Sfoglini (USA): storytelling territoriale, grani antichi, posizionamento gourmet
  4. Moulin Maury (Francia): filiera corta, varietà locali, prodotto biologico

Letteratura rilevante

  • Local Food Systems and Regional Development (Marsden et al.): evidenzia l'impatto socioeconomico delle filiere agroalimentari locali
  • Value Chain Upgrading in Agriculture (USAID): sottolinea l’importanza di branding, certificazione e diversificazione per l’export
  • Agrifood Clusters (OECD): il successo dipende dalla sinergia tra imprese, ricerca e politica

RISORSA STRATEGICA: IL GRANO DURO DEL SALENTO LECCESE

Caratteristiche distintive:

  • Zone vocate (es. Maglie, Galatina, Copertino)
  • Varietà autoctone (es. Senatore Cappelli, Saragolla)
  • Coltivazioni a basso input chimico → posizionamento biologico o DOP
  • Forte identità territoriale: leva per il branding

PROGETTO "PASTA DEL SOLE – Salento Duro"

Brand

"Pasta del Sole – Tradizione di Grano del Salento"

Obiettivi quinquennali

  • Fatturato target: €50 milioni
  • Produzione: 150.000 quintali/anno
  • Quota export: 40%
  • Investimenti iniziali: €18-20 milioni

Linee di prodotto

  • Pasta lunga e corta trafilata al bronzo
  • Linea biologica certificata ICEA
  • Linea “Grani antichi” per gourmet e GDO specializzata
  • Pack 100% compostabile o riciclabile

Mercati target

  • Italia Sud e Centro
  • GDO italiana (coop, Eataly, NaturaSì)
  • Export: Germania, Francia, Stati Uniti (East Coast), Giappone

BUSINESS PLAN SINTETICO (5 ANNI)

Voce

Anno 1

Anno 3

Anno 5

Produzione (quintali)

20.000

90.000

150.000

Ricavi (€)

7 Mln

30 Mln

50 Mln

Investimenti (€)

10 Mln

5 Mln

3 Mln

Costi operativi (€)

5 Mln

20 Mln

33 Mln

EBITDA (€)

1 Mln

6 Mln

12 Mln

Margine operativo netto

14%

20%

24%

Addetti diretti

15

60

90


COMPONENTI CHIAVE

  1. Stabilimento industriale (zona industriale Galatina o Maglie)
  2. Filiera tracciata con agricoltori locali → contratti di filiera
  3. Partnership università (Unisalento) per miglioramento varietale e packaging sostenibile
  4. Certificazioni: Bio, ISO 22000, DOP (prospettiva), Carbon Footprint
  5. Marketing territoriale: storytelling, enoturismo, eventi “Pasta e Taranta”

PUNTI DI FORZA VS DE CECCO

Aspetto

De Cecco

Pasta del Sole (Salento)

Mercato principale

GDO nazionale e USA

Italia sud + mercati gourmet esteri

Modello produttivo

Alta capacità, industriale

Media capacità, artigianale/ibrida

Materia prima

Mix grani italiani/esteri

Grano 100% Salento

Filiera

Verticale, estesa

Locale, tracciata, corta

Comunicazione

Corporate/global

Territoriale/emozionale


CONCLUSIONI

Il progetto "Pasta del Sole" può trasformarsi in un modello di eccellenza agroindustriale del Mezzogiorno, unendo la forza del territorio, la qualità del grano duro salentino, e un approccio moderno alla produzione e distribuzione. L’obiettivo non è solo emulare De Cecco, ma differenziarsi puntando su autenticità, sostenibilità e identità locale.

 


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