lunedì 26 maggio 2025

Prospettive e Ruoli dei Dottori Agronomi e Forestali nella Rigenerazione del Paesaggio: un Focus sulla Provincia di Lecce tra Prassi Locale e Letteratura Internazionale

 


Prospettive e Ruoli dei Dottori Agronomi e Forestali nella Rigenerazione del Paesaggio: un Focus sulla Provincia di Lecce tra Prassi Locale e Letteratura Internazionale

Autore: Antonio Bruno

Istituzione: Associazione dei Dottori in Agraria e Forestali della Provincia di Lecce


Abstract

Il presente saggio scientifico analizza le prospettive emergenti per la figura professionale del Dottore Agronomo e Forestale alla luce delle trasformazioni normative, ambientali e sociali in atto, con particolare attenzione al contesto della Provincia di Lecce. L’interconnessione tra pianificazione urbana, paesaggio e gestione ecosistemica richiede approcci transdisciplinari che vedono queste figure professionali assumere un ruolo centrale. Attraverso una ricognizione di casi studio internazionali e progetti locali, si mettono in evidenza le potenzialità di una rigenerazione territoriale che integri natura e sviluppo urbano, con ricadute significative in termini di sostenibilità, resilienza e qualità della vita.


1. Introduzione

Le dinamiche contemporanee legate al cambiamento climatico, alla perdita di biodiversità e alla crescente urbanizzazione pongono nuove sfide alla gestione del territorio. In questo scenario, la professione del Dottore Agronomo e Forestale evolve da ruolo tecnico a funzione strategica nel coordinamento di interventi paesaggistici complessi. In particolare, nella Provincia di Lecce – area mediterranea di alto valore ecologico e culturale – queste trasformazioni sono accelerate dalla necessità di rispondere agli impatti devastanti di fenomeni quali la diffusione della Xylella fastidiosa.


2. L’evoluzione della professione agronomico-forestale

Negli ultimi decenni, la professione si è arricchita di nuove competenze relative alla pianificazione territoriale, alla progettazione del paesaggio e alla valutazione ecosistemica. Secondo Negroni (2024), il superamento della semplice multidisciplinarità in favore di modelli realmente transdisciplinari rappresenta un cambiamento paradigmatico. I Dottori Agronomi e Forestali sono oggi chiamati a svolgere funzioni non solo esecutive, ma anche cognitive e strategiche nella definizione di interventi complessi, in sinergia con urbanisti, architetti, ecologi e altri specialisti ambientali.

L’introduzione dell’estimo ambientale, l’adozione di criteri ecosistemici nella progettazione, e l’utilizzo di strumenti GIS per la mappatura e la gestione del verde urbano sono solo alcune delle pratiche che testimoniano questa evoluzione. L'integrazione tra natura e costruito, infatti, richiede un sapere sistemico che solo figure formate nel campo agronomico e forestale possono garantire.


3. Casi studio internazionali

Numerosi esempi su scala globale mostrano l’efficacia dell’approccio integrato nel governo del paesaggio. In Cina, l’inserimento di paesaggi agricoli negli accessi urbani autostradali a Hangzhou ha trasformato spazi marginali in aree di alto valore estetico, produttivo e culturale (Wang et al., 2021). Allo stesso modo, l’agricoltura urbana è stata adottata come strategia di resilienza nelle periferie di Pechino, contribuendo a una pianificazione urbana sostenibile e multifunzionale (Frontiers in Sustainability, 2024).

In Europa, l’esperienza dello studio LAND fondato da Andreas Kipar e Giovanni Sala rappresenta un caso emblematico di sinergia tra paesaggisti e agronomi. L'approccio LAND – Landscape, Architecture, Nature, Development – ha anticipato le attuali linee guida europee in materia di infrastrutture verdi, rigenerazione urbana e tutela ambientale.


4. Il caso della Provincia di Lecce

Nel contesto locale, la Provincia di Lecce si configura come laboratorio avanzato di sperimentazione in campo agronomico-paesaggistico. In risposta alla crisi fitosanitaria causata dalla Xylella, il territorio ha visto la nascita di progetti di rigenerazione ambientale che coinvolgono direttamente i Dottori Agronomi e Forestali. L'iniziativa "Mosaico Verde", ad esempio, mira alla riforestazione urbana e periurbana mediante la piantumazione di migliaia di alberi autoctoni, con l’obiettivo di creare corridoi ecologici e mitigare gli effetti del climate change (Provincia di Lecce, 2025).

Il "Bilancio Arboreo" del Comune di Lecce (2024) rappresenta un ulteriore strumento di programmazione e trasparenza, elaborato con il contributo diretto di professionisti agronomi e forestali. Inoltre, l’Ordine provinciale ha promosso iniziative formative e divulgative sul valore ecosistemico del verde e sulla progettazione resiliente, contribuendo a sensibilizzare le comunità e gli stakeholder locali.


5. Discussione

L’analisi dei casi studio e dei progetti locali conferma che la transizione ecologica non può prescindere da una revisione profonda del ruolo delle professioni tecniche. I Dottori Agronomi e Forestali, per la loro capacità di leggere il territorio in termini ecologici e produttivi, sono essenziali in qualunque strategia di adattamento e mitigazione climatica. Il futuro della pianificazione urbana e rurale è segnato dall’integrazione: il paesaggio non è più uno sfondo decorativo ma una infrastruttura vitale.


6. Conclusioni

La figura del Dottore Agronomo e Forestale è destinata a giocare un ruolo sempre più centrale nei processi di rigenerazione ambientale e paesaggistica, a livello locale e globale. In particolare, la Provincia di Lecce si configura come un contesto dinamico e ricettivo verso l’innovazione, dove le competenze agronomico-forestali trovano piena valorizzazione. Alla luce delle emergenze climatiche, delle esigenze di biodiversità e delle nuove direttive europee, si impone la necessità di consolidare reti professionali transdisciplinari, in cui ogni attore contribuisca alla co-progettazione di paesaggi resilienti, vivibili e sostenibili.


Bibliografia

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