sabato 24 maggio 2025

"Radici Future: Produzione Integrata, Giovani Consumatori e Vitigni Autoctoni per il Rinascimento Vitivinicolo del Salento"

 




"Radici Future: Produzione Integrata, Giovani Consumatori e Vitigni Autoctoni per il Rinascimento Vitivinicolo del Salento"


1. Obiettivi del progetto

  • Adottare pratiche di produzione integrata che migliorino la fertilità del suolo e la resilienza delle viti ai cambiamenti climatici.

  • Promuovere la certificazione biologica e vegan come elementi strategici di posizionamento sui mercati internazionali, soprattutto tra le nuove generazioni.

  • Recuperare e valorizzare vitigni autoctoni leccesi come il Susumaniello, l’Ottavianello e il Negroamaro bianco.

  • Creare sinergie tra aziende, enti locali, ricerca universitaria e ristorazione internazionale per il rilancio identitario e sostenibile del vino salentino.


2. Produzione integrata e resilienza climatica

La Franciacorta, attraverso l’esperienza di Barone Pizzini, dimostra come le pratiche di agricoltura biologica non siano più un’opzione esclusivamente "green", ma una scelta necessaria per garantire la sostenibilità del sistema agricolo. Analogamente, nel Salento:

  • La cura della fertilità del suolo, con pratiche come sovescio, compostaggio e cover cropping, aumenterà la sostanza organica migliorando la ritenzione idrica e la resilienza delle piante.

  • Questo approccio risulta cruciale in un’area come il Leccese, particolarmente esposta a stress idrici e desertificazione dovuti al cambiamento climatico.

  • L’agricoltura integrata permetterà inoltre di ridurre l’uso di input chimici, migliorando la qualità ambientale e il profilo salutistico dei prodotti.


3. Certificazione biologica e vegan: leva per i giovani mercati

Come per Barone Pizzini, anche nel Salento si può puntare a un marketing esperienziale e valoriale che comunichi:

  • Biologico: sinonimo non solo di sostenibilità ma di eccellenza produttiva, con punteggi crescenti nelle guide internazionali.

  • Vegan: certificazione strategica per coinvolgere il pubblico più giovane e attento all’etica alimentare. In un’area dove i vini rossi sono spesso strutturati, la creazione di cuvée più leggere, magari a base di vitigni autoctoni a basso contenuto di tannini, rappresenta una via percorribile.


4. Recupero dei vitigni autoctoni del Leccese

Sull’esempio dell’Erbamat in Franciacorta, il progetto prevede il recupero e la valorizzazione di varietà storiche salentine:

Vitigni target:

  • Susumaniello: una delle varietà più promettenti per la sua acidità, freschezza e potenziale nei rosati.

  • Negroamaro bianco: mutazione naturale del più celebre rosso, di recente riscoperta, ha un profilo aromatico sorprendente.

  • Ottavianello: coltivato soprattutto nel Brindisino, può rappresentare un punto d’incontro tra eleganza e longevità.

Azioni previste:

  • Collaborazioni con l’Università del Salento e il CNR per la caratterizzazione genetica e fenologica.

  • Micro-vinificazioni sperimentali con aziende del territorio.

  • Eventi e degustazioni presso ristoranti e wine bar internazionali per testare le preferenze del mercato.


5. Strategie di internazionalizzazione

Seguendo il modello delle iniziative promozionali di Barone Pizzini (es. Animante Night), si propongono azioni concrete:

  • "Salento Capsule": serate internazionali di degustazione nei principali mercati (New York, Berlino, Tokyo), in cui le nuove etichette biologiche e vegan del Salento vengono abbinate a piatti tipici reinterpretati in chiave vegetale.

  • Partnership con eventi culturali e gastronomici globali, sull’esempio della collaborazione tra Franciacorta e Guida Michelin.

  • Storytelling digitale con l’impiego di influencer e creators per narrare la nuova identità sostenibile del vino salentino.


6. Casi di studio internazionali

a. Francia - Champagne Fleury

  • Azienda pioniera nella biodinamica, ha ottenuto punteggi eccellenti nelle guide internazionali puntando sul rispetto del suolo e sull’equilibrio ecosistemico.

b. Spagna - Bodegas Parés Baltà (Penedès)

  • Biologica, vegan, a conduzione familiare: ha conquistato i mercati nordamericani grazie al mix di heritage locale e pratiche moderne.

c. California - Tablas Creek Vineyard

  • Utilizza vitigni autoctoni del Rodano e ha ottenuto ottimi risultati tramite tecniche rigenerative del suolo e fermentazioni spontanee.


7. Bibliografia essenziale

  • Brescianini, S. (2024). Intervista e case study su Barone Pizzini.

  • Altieri, M. A., Nicholls, C. I. (2005). Agroecology and the Search for a Truly Sustainable Agriculture.

  • Palliotti, A., et al. (2014). "The impact of climate change on viticulture: potential adaptations for southern Europe." Agricultural Sciences.

  • Scienza, A. (2021). Vitigni d’Italia: Storia e valorizzazione. Slow Food Editore.

  • OIV – International Organisation of Vine and Wine (2023). Sustainability and Innovation in Viticulture.


Conclusione

La provincia di Lecce ha tutte le carte in regola per diventare un nuovo laboratorio del vino sostenibile italiano, grazie alla sinergia tra terroir, innovazione agronomica e marketing di nuova generazione. Il modello Franciacorta – con la sua attenzione all’ambiente, ai giovani e alla qualità certificata – dimostra che l’eccellenza si costruisce nel tempo, partendo dalle radici.

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