martedì 26 aprile 2016

Accorgimenti nella preparazione di concimi organici fermentati di tipo bocashi


E’ opportuno leggere più volte ognuna delle raccomandazioni qui presentate per preparare i concimi organici fermentati di tipo bocashi. Molte di queste raccomandazioni possono sembrare uguali e ripetute, ma non lo sono realmente, perché esistono certe caratteristiche molto specifiche nella preparazione e nell’utilizzo di ogni concime.
La buona qualità finale di un concime organico dipende da molti fattori, quali l’origine, la forma di raccolta, l’immagazzinamento e l'umidità dello sterco.
Quest’ultimo dovrebbe essere il più naturale possibile, affinché l’attività microbiologica sia maggiore.
Se lo sterco, o i concimi con esso preparati, soffrono di un'esposizione prolungata alla luce solare o alla pioggia, o se è stata aggiunta troppa acqua durante la preparazione del concime, la sua qualità sarà inferiore.
La cosa ideale è sapere come conservarli, principalmente nelle stalle e nei pollai, ed avere chiaro a quale attività o pratica saranno destinati.
E’ugualmente molto importante che gli animali usati come fonte dello sterco siano sani e preferibilmente allevati in maniera ecologica.
All’inizio quest’ultima condizione non è probabilmente possibile ma, all’interno del piano di gestione dell’azienda ecologica, ad un certo punto bisogna includere gli animali per chiudere il circolo sano dei nutrienti.
Il momento dell’applicazione è un altro punto chiave per ottimizzare l'attività dei concimi. Alcune delle ricette al momento della loro applicazione sono molto sensibili alla luce solare, così come le colture, per questa ragione i concimi devono essere distribuiti sul terreno molto presto la mattina o dopo il tramonto del sole, nelle ore pomeridiane.
Non abbiate timore di apportare modifiche alla forma di preparare o di applicare i concimi,
"Lentamente e con bella scrittura”.
La cosa più importante è l'esercizio della creatività, per cercare di ottenere il massimo del profitto dai materiali che sono disponibili in ogni unità produttiva locale.
Se nella tua zona esistono depositi naturali di pietre che contengono qualsiasi elemento micro- nutritivo o minerale necessari alla preparazione dei concimi, devi macinare e triturare le rocce fino ad ottenere una farina della consistenza del talco, a questo punto è bene fare esperimenti mescolandola con fertilizzanti biologici e concimi, oppure si possono rivestire i semi che si semineranno; a questo punto bisogna paragonare i risultati, documentarli e dopo di ciò è bene condividerli con i vicini agricoltori.
Liberamente tratto da MANUAL PRÁCTICO DE AGRICULTURA ORGÁNICA Y PANES DE PIEDRA scritto da Jairo Restrepo Rivera Julius Hensel Cali, 2009 il manuale è scaricabile qui:

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