Le api, ad oggi, nel
mondo non stanno bene. Nell'attuale sistema agricolo, infatti, trovano
sempre meno spazio. La colpa è, principalmente, dei pesticidi. Una colpa,
oltretutto, che sta rischiando di trasformarsi in dramma.
"L'85% degli alimenti che l'uomo mangia è frutto
dell'impollinazione delle api". Se questa catena, quindi, dovesse rompersi
il sistema dell'alimentazione ne pagherebbe delle gravi conseguenze.
E' anche per questo che bisogna cambiare passo e
l'agricoltura può fungere da garante di un modo di coltivare più sano per
tutti, "una possibilità da prendere come modello agricolo, un'occasione da
non lasciarsi sfuggire perché Quando facciamo la spesa compiamo un vero e
proprio atto politico".
"Il prezzo più
elevato di un prodotto ecologico è giusto perché dà il giusto valore ad un
alimento. Puoi comprare un litro d'olio a 4 euro, il libero mercato te lo
permette. Ma acquistando quel prodotto, a quella cifra, bisognerà avere la consapevolezza
che non può essere considerato olio extra vergine ottenuto solo per spremitura
meccanica del frutto dell’oliva".
C'è il bisogno di far
tornare la terra ad essere libera, perché una terra libera produce cibo
libero. Una sorta di diritto alla terra, oggi non garantito, che possa
permettere all'uomo di servirsi di un'alimentazione vera, buona, non alienata e
figlia di una filiera conosciuta e conoscibile. Il cibo, quindi, come
relazione.
"L'agricoltura ha un grande futuro poiché quando rappresenta una soluzione rispettosa per il piante diventa
portatrice di un nuovo modello economico. Un modello giusto, equo e illuminato
in cui ogni elemento, vegetale o animale, sia parte integrante sostanziale di
un progetto. Produrremo ricchezza a tutto tondo, dove a beneficiarne saranno
tutti".
Liberamente adattato
da: http://www.greenme.it/expo-2015/16911-expo-2015-conferenza-agricoltura-biologica-conapi-alcenero
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