ENTE DI SVILUPPO AGRICOLO SERVIZI ALLO SVILUPPO
Ufficio Informazione, diffusione e trasferimento delle
conoscenze e dei risultati della ricerca
Pesticidi biologici, rimedi naturali, non tossici e semplici
da realizzare
In agricoltura biologica al posto dei pesticidi chimici si
usano preparati vegetali, efficaci nel combattere i parassiti, ma non
pericolosi per l’uomo e per l’ambiente.
Le foglie di pomodoro sono ricche di alcaloidi, ottimi come
repellente per molti afidi, vermi e tarme. La solanina, un alcaloide di cui
sono ricche tutte le solanacee (patate, pomodoro, melanzane, peperoni) difende
dagli attacchi di parassiti animali (dorifora) e vegetali (fusarium).
Secondo un team di ricercatori dell'università del Nord Carolina
sembrerebbe che un derivato genetico del pomodoro provochi un caratteristico
odore intollerabile per molte tipologie di parassiti. I pomodori marci
schiacciati in acqua fino a creare una sorta di soluzione liquida viene spruzzata
sulle piante.
Un altro ottimo pesticida naturale è rappresentato
dall'aglio. Una miscela letale per insetti si realizza con 4 spicchi di aglio
tritato in un cucchiaio di olio minerale, si lascia riposare una notte, si elimina
l’aglio dall'olio, si aggiunge un bicchiere di acqua e un cucchiaino di sapone biodegradabile.
I composti dell'aglio (il disolfuro diallile e il trisolfuro diallile) sono
irritanti e mortali per la maggior parte dei parassiti.
Molti esperti consigliano di piantare l’aglio in
corrispondenza dei roseti per allontanare efficacemente tarli, afidi e
coleotteri di ogni genere.
Anche piantare un anello di aglio intorno al tronco di un
pesco, può aiutare a tenere lontani i parassiti. Lo stesso vale per carote,
porri e cipolle: con il suo odore l’aglio aiuta a coprire quello delle altre
piante impedendo così la prolificazione di mosche e altri insetti dannosi.
L’aglio inoltre combatte gli afidi proteggendo lattuga e
sedano. Se coltivato insieme al pomodoro tiene a debita distanza i ragnetti
rossi. Anche nelle coltivazioni di cavolo il suo aiuto è decisivo contro i
vermi. Inoltre, sembra efficace anche contro le lumache.
In consociazione con barbabietole, cavoli e piselli ne
migliora il sapore.
Insieme al peperoncino è un’arma potentissima di prevenzione
nella lotta a insetti e larve di zanzara. Si pestano alcuni peperoncini verdi,
tre spicchi di aglio e una cipolla molto piccola e si lascia macerare per
almeno un giorno.
Una seconda ricetta è costituita da una purea di quattro
spicchi d'aglio, una cipolla piccola, un peperoncino, il tutto immerso in un
litro d'acqua per due ore, poi filtrato e mescolato con un cucchiaino di sapone
di olio di Murphy e un cucchiaino di olio vegetale.
Per le verdure si può utilizzare una miscela specifica
composta da sei spicchi d’aglio, una cipolla, un cucchiaio di pepe di cayenna
il tutto diluito in un litro di acqua calda.
Per prevenire le infestazioni di coleotteri su patate e
cavoli si fa bollire una tazza d’acqua con due spicchi d’aglio e una manciata
di foglie di senape selvatica, si lascia raffreddare la miscela e si nebulizza
sulle piante.
L’aglio possiede ottime capacità contro le malattie fungine.
Diversi studi scientifici hanno comprovato la sua efficacia.
Si schiacciano quattro teste d’aglio e si fa bollire con
mezza tazza di bicarbonato in 4 litri d’acqua.
Si lascia raffreddare a temperatura ambiente e
successivamente, utilizzando un annaffiatoio si bagna lentamente il terreno
intorno alle piante infette così che il preparato possa penetrare in profondità.
Mescolando, invece, due cucchiaini di peperoncino, qualche
goccia di detersivo per piatti biodegradabile e un mezzo bicchiere di acqua si
ottiene un ottimo rimedio contro gli acari. Questo spray funziona perché il
"calore" del peperoncino è irritante per gli insetti .
Anche un sapone - bio "solo" senza mix con altri
ingredienti può rilevarsi una buona soluzione per l'uccisione di afidi, tripidi
e acari.
Le lumache vanno ghiotte per il luppolo. Depositando un
contenitore con della birra un centimetro circa sotto il livello del suolo vi
cadranno dentro.
Una soluzione nel pieno rispetto della natura è quella di
popolare il giardino di forbici, insetti che solitamente si trovano nella carta
e che si cibano soltanto di diverse specie di insetti.
4 cucchiai di salsa di tabasco, un quarto di acqua e un
cucchiaino di detersivo biologico rendono sgradite le piante a uccelli e
mammiferi per la presenza di una sostanza - la capsaicina - capace di allontanare
molti animali a sangue caldo.
Il latte è un ottimo fungicida e previene la diffusione
dell’oidio.
L’ortica è una pianta spontanea dalle tantissime proprietà:
è ricca di azoto, ferro, sali minerali, vitamine e stimola la microflora del
terreno e la naturale crescita delle piante. In macerato è un ottimo concime e
antiparassitario.
La felce arricchisce di potassio il terreno.
Il tarassaco stimola il terreno e la vegetazione e la
calendula rende vigorose le colture.
Quando invece si vogliono eliminare erbacee indesiderate si
può usare localmente l'aceto.
Rimedio semplice ma altrettanto funzionale, sempre riferito
al problema delle erbe, è l'acqua bollente che tronca sul nascere ogni tipo di
crescita.
Ovviamente il concetto di infestante è legato alla posizione
e al luogo di crescita di un’erba. Gli ambienti agrari in genere sono molto
semplificati e questa semplificazione contribuisce a rendere l’ambiente
ecologicamente instabile con conseguente necessità di intervenire con
fitofarmaci e pesticidi; ma ogni volta che si interviene con un
antiparassitario di sintesi si va a creare un “vuoto biologico” determinato
dall’azione insetticida, che non è selettiva e contribuisce ad accentuare l’instabilità
ecologica a favore di specie (vegetali, insetti, animali) più adattabili e
resistenti che tenderanno a prendere il sopravvento a discapito della
biodiversità, andando a poi ad occupare questo vuoto, determinando condizioni
di unilateralità.
E’ necessario operare sulla prevenzione cioè favorire la
stabilità dell’ecosistema riducendo gli squilibri indotti dall’agricoltura
attraverso una gestione consapevole della flora spontanea, delle siepi, delle
aree boscate, dei fossati, delle zone umide e della fauna utile. Non usare
veleni favorisce la presenza degli insetti utili, che solitamente sono più
sensibili, sono i meno resistenti ed i meno adattabili.
Oltre a ripristinare la fertilità organica dei terreni e a
scegliere le varietà idonee al clima e al territorio, è possibile gestire in
maniera intelligente anche la flora spontanea la quale è in grado di offrire
nutrimento e riparo a numerosi insetti utili, oltre che a uccelli che si
possono cibare di insetti dannosi.
E’ possibile anche in piccola scala, ma non solo, favorire
la crescita di piante spontanee utili lasciandole libere di svilupparsi in
alcune zone marginali, o a bordo campo.
Infine si pone l’accento sulla potenzialità di reddito che
le piante spontanee offrono perché officinali come l’ortica (Urtica dioica), la
carota selvatica (Daucus carota), la bardana (Arctium sp.), l’inula (Inula
viscosa), l’achillea (Achillea millefolium), il fiordaliso (Centaurea sp.), il
tarassaco (Taraxacum officinalis), l’equiseto (Equisetum arvense), solo per
citarne alcune..
Dott. Agr. Brigida
Spataro
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