lunedì 25 aprile 2016

Dott. Agr. Brigida Spataro Pesticidi biologici, rimedi naturali, non tossici e semplici da realizzare


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Pesticidi biologici, rimedi naturali, non tossici e semplici da realizzare
In agricoltura biologica al posto dei pesticidi chimici si usano preparati vegetali, efficaci nel combattere i parassiti, ma non pericolosi per l’uomo e per l’ambiente.
Le foglie di pomodoro sono ricche di alcaloidi, ottimi come repellente per molti afidi, vermi e tarme. La solanina, un alcaloide di cui sono ricche tutte le solanacee (patate, pomodoro, melanzane, peperoni) difende dagli attacchi di parassiti animali (dorifora) e vegetali (fusarium).
Secondo un team di ricercatori dell'università del Nord Carolina sembrerebbe che un derivato genetico del pomodoro provochi un caratteristico odore intollerabile per molte tipologie di parassiti. I pomodori marci schiacciati in acqua fino a creare una sorta di soluzione liquida viene spruzzata sulle piante.
Un altro ottimo pesticida naturale è rappresentato dall'aglio. Una miscela letale per insetti si realizza con 4 spicchi di aglio tritato in un cucchiaio di olio minerale, si lascia riposare una notte, si elimina l’aglio dall'olio, si aggiunge un bicchiere di acqua e un cucchiaino di sapone biodegradabile. I composti dell'aglio (il disolfuro diallile e il trisolfuro diallile) sono irritanti e mortali per la maggior parte dei parassiti.
Molti esperti consigliano di piantare l’aglio in corrispondenza dei roseti per allontanare efficacemente tarli, afidi e coleotteri di ogni genere.
Anche piantare un anello di aglio intorno al tronco di un pesco, può aiutare a tenere lontani i parassiti. Lo stesso vale per carote, porri e cipolle: con il suo odore l’aglio aiuta a coprire quello delle altre piante impedendo così la prolificazione di mosche e altri insetti dannosi.
L’aglio inoltre combatte gli afidi proteggendo lattuga e sedano. Se coltivato insieme al pomodoro tiene a debita distanza i ragnetti rossi. Anche nelle coltivazioni di cavolo il suo aiuto è decisivo contro i vermi. Inoltre, sembra efficace anche contro le lumache.
In consociazione con barbabietole, cavoli e piselli ne migliora il sapore.
Insieme al peperoncino è un’arma potentissima di prevenzione nella lotta a insetti e larve di zanzara. Si pestano alcuni peperoncini verdi, tre spicchi di aglio e una cipolla molto piccola e si lascia macerare per almeno un giorno.
Una seconda ricetta è costituita da una purea di quattro spicchi d'aglio, una cipolla piccola, un peperoncino, il tutto immerso in un litro d'acqua per due ore, poi filtrato e mescolato con un cucchiaino di sapone di olio di Murphy e un cucchiaino di olio vegetale.
Per le verdure si può utilizzare una miscela specifica composta da sei spicchi d’aglio, una cipolla, un cucchiaio di pepe di cayenna il tutto diluito in un litro di acqua calda.
Per prevenire le infestazioni di coleotteri su patate e cavoli si fa bollire una tazza d’acqua con due spicchi d’aglio e una manciata di foglie di senape selvatica, si lascia raffreddare la miscela e si nebulizza sulle piante.
L’aglio possiede ottime capacità contro le malattie fungine. Diversi studi scientifici hanno comprovato la sua efficacia.
Si schiacciano quattro teste d’aglio e si fa bollire con mezza tazza di bicarbonato in 4 litri d’acqua.
Si lascia raffreddare a temperatura ambiente e successivamente, utilizzando un annaffiatoio si bagna lentamente il terreno intorno alle piante infette così che il preparato possa penetrare in profondità.
Mescolando, invece, due cucchiaini di peperoncino, qualche goccia di detersivo per piatti biodegradabile e un mezzo bicchiere di acqua si ottiene un ottimo rimedio contro gli acari. Questo spray funziona perché il "calore" del peperoncino è irritante per gli insetti .
Anche un sapone - bio "solo" senza mix con altri ingredienti può rilevarsi una buona soluzione per l'uccisione di afidi, tripidi e acari.
Le lumache vanno ghiotte per il luppolo. Depositando un contenitore con della birra un centimetro circa sotto il livello del suolo vi cadranno dentro.
Una soluzione nel pieno rispetto della natura è quella di popolare il giardino di forbici, insetti che solitamente si trovano nella carta e che si cibano soltanto di diverse specie di insetti.
4 cucchiai di salsa di tabasco, un quarto di acqua e un cucchiaino di detersivo biologico rendono sgradite le piante a uccelli e mammiferi per la presenza di una sostanza - la capsaicina - capace di allontanare molti animali a sangue caldo.
Il latte è un ottimo fungicida e previene la diffusione dell’oidio.
L’ortica è una pianta spontanea dalle tantissime proprietà: è ricca di azoto, ferro, sali minerali, vitamine e stimola la microflora del terreno e la naturale crescita delle piante. In macerato è un ottimo concime e antiparassitario.
La felce arricchisce di potassio il terreno.
Il tarassaco stimola il terreno e la vegetazione e la calendula rende vigorose le colture.
Quando invece si vogliono eliminare erbacee indesiderate si può usare localmente l'aceto.
Rimedio semplice ma altrettanto funzionale, sempre riferito al problema delle erbe, è l'acqua bollente che tronca sul nascere ogni tipo di crescita.
Ovviamente il concetto di infestante è legato alla posizione e al luogo di crescita di un’erba. Gli ambienti agrari in genere sono molto semplificati e questa semplificazione contribuisce a rendere l’ambiente ecologicamente instabile con conseguente necessità di intervenire con fitofarmaci e pesticidi; ma ogni volta che si interviene con un antiparassitario di sintesi si va a creare un “vuoto biologico” determinato dall’azione insetticida, che non è selettiva e contribuisce ad accentuare l’instabilità ecologica a favore di specie (vegetali, insetti, animali) più adattabili e resistenti che tenderanno a prendere il sopravvento a discapito della biodiversità, andando a poi ad occupare questo vuoto, determinando condizioni di unilateralità.
E’ necessario operare sulla prevenzione cioè favorire la stabilità dell’ecosistema riducendo gli squilibri indotti dall’agricoltura attraverso una gestione consapevole della flora spontanea, delle siepi, delle aree boscate, dei fossati, delle zone umide e della fauna utile. Non usare veleni favorisce la presenza degli insetti utili, che solitamente sono più sensibili, sono i meno resistenti ed i meno adattabili.
Oltre a ripristinare la fertilità organica dei terreni e a scegliere le varietà idonee al clima e al territorio, è possibile gestire in maniera intelligente anche la flora spontanea la quale è in grado di offrire nutrimento e riparo a numerosi insetti utili, oltre che a uccelli che si possono cibare di insetti dannosi.
E’ possibile anche in piccola scala, ma non solo, favorire la crescita di piante spontanee utili lasciandole libere di svilupparsi in alcune zone marginali, o a bordo campo.
Infine si pone l’accento sulla potenzialità di reddito che le piante spontanee offrono perché officinali come l’ortica (Urtica dioica), la carota selvatica (Daucus carota), la bardana (Arctium sp.), l’inula (Inula viscosa), l’achillea (Achillea millefolium), il fiordaliso (Centaurea sp.), il tarassaco (Taraxacum officinalis), l’equiseto (Equisetum arvense), solo per citarne alcune..
 Dott. Agr. Brigida Spataro


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