Cosa ti fa pensare la “Dieta Mediterranea” fatta con i
frutti della terra del Salento leccese?
di Antonio Bruno*
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La dieta mediterranea è stata "scoperta" dal
medico Ancel Keys. Nel 1945 Keys sbarcò a Salerno insieme al contingente
americano; durante la sua permanenza nel Cilento si accorse che le patologie
cardiovascolari erano meno diffuse che nel suo paese, insieme con la sua equipe
effettuò uno studio, confrontando le abitudini alimentari degli Stati Uniti,
Giappone, Italia, Grecia, Jugoslavia, Olanda e Finlandia. Furono prese in esame
14.000 persone di età tra i 40-59 anni, suddivise in 14 campioni. Da questo studio
emerse che la mortalità per cardiopatia ischemica era nettamente inferiore tra
le popolazioni situate intorno al Mediterraneo. L’Italia insieme alla Grecia e
al Giappone risultò uno dei tre paesi con la più bassa incidenza di malattie
cardiovascolari. Ancel Keys aveva evidenziato i benefici della dieta del
contadino meridionale degli anni ’50 , e su cui si sarebbe basata la piramide
alimentare adottata nei paesi anglosassoni.
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Quando parliamo di commercio di frutti della terra del
Salento leccese, quando ci avventuriamo nel mondo, perché il vero mercato dei
frutti della terra del Salento leccese è il mondo, ecco che si sente parlare di
Dumping.
Come dici?
No sai cos’è il Dumping, ti vengono in mente le gemelle
Kessler con il loro “Da da umpa!”?
No, nulla a che vedere con le belle Alice ed Ellen Kessler
invece il Dumping è l’abbassamento
selvaggio di prezzo dei prodotti della terra del Salento leccese fino ad essere
inferiore persino ai costi di produzione, e quindi tu che ti aspettavi di
avere un po’ di guadagno dalla vendita dei prodotti di quel pezzetto di
Paesaggio rurale che possiedi, ecco che invece ti vedi che di soldi te ne sono
rimasti di meno rispetto a quando hai cominciato a spendere per produrre.
Capisci?
Se per produrre un chilo di verdura spendi 20 centesimi di
euro per fare il Dumpig vendi la verdura a 15 centesimo di Euro e ci perdi 5
centesimo di Euro.
Ma c’è anche il problema degli intermediari che comprano un
prodotto agricolo e ad ogni passaggio aggiungono un valore. Vuoi vedere cosa
accade per la birra? Si parte dal costo di 100 kg di orzo distico che fanno
guadagnare 20€ a te che possiedi un pezzetto di Paesaggio rurale, ma che sale a
600€ quando si vende la bottiglia di birra ad 1€ al litro. Capisci? Il
possessore del Paesaggio rurale prende 20 euro per un prodotto che ne varrà
600!
Adesso mi rivolgo a te che acquisti frutta e verdura e tutto
quanto produce il Paesaggio rurale per la tua tavola e ti chiedo: quanto sei
disposto a dare per avere quella verdura o quella frutta o quella bottiglia di
vino o di olio sulla tua tavola?
Qui con “quanto sei disposto a dare” voglio significarTi non
solo un determinato valore di denaro che metterai fuori dal tuo portafoglio ma
anche il dispendio di tempo e di fatica che comporterà questo e il superamento
della barriera emotiva nell’acquistare il prodotto della terra.
Insomma quando decidi di acquistare quel frutto della terra “percepisci”
indirettamente che valore ha per te quel prodotto, sia attraverso il Costo
ovvero quanto paghi in Euro, sia la Comodità con la quale raggiungi il punto di
vendita e infine la Comunicazione che ti è arrivata ovvero la promozione che è
stata fatta a quel prodotto. E tu, amico mio che osservi la linea che si torce
per formare le lettere che una affianco all’altra fanno i simboli che diventano
suoni nella tua mente, dopo aver fatto questa valutazione fai un’azione
potentissima recandoti in quel punto vendita e, dopo aver messo fuori delle banconote
mettendo mano al tuo portafoglio, afferri la busta con il frutto della terra
del Salento leccese e, tutto contento, te ne ritorni a casa!
Ciò che determina la fortuna di un produttore di frutti
della terra del Salento leccese sono i ricavi che derivano dal prezzo di quel
frutto, ecco perché il prezzo è l’elemento che deve essere tenuto in
particolare evidenza da te che produci i frutti della terra del Salento
leccese! Già, il prezzo di quella cicoria o di quella Noce pecan del pezzettino
di Paesaggio rurale che possiedi!
Ma come fai tu, che produci le noci pecan oppure che produci
le olive o l’uva o la verdura e la frutta a determinare quale debba essere il
prezzo di questi frutti della terra?
Per prima cosa devi sapere con la massima precisione quanto
ti è costato produrre quel chilo di olive o di uva o di verdura o di noci
pecan! E’ fondamentale che tu sappia il costo in maniera precisa!
Voglio scrivere del valore percepito della dieta
mediterranea, e lo sto scrivendo per te che nel Salento leccese produci olio
d’oliva, pasta, frutta, verdura, vino e ortaggi perché nella quinta sessione
del Comitato intergovernativo dell’UNESCO riunita a Nairobi, hanno deciso che
quello che la tua terra produce è patrimonio culturale immateriale.
C’erano i delegati di 166 paesi a Nairobi che hanno deciso
che il tuo prodotto, quello dei 97 Comuni del Salento leccese, fa parte della
Dieta Mediterranea che è un patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO. Tu
che sei uno dei 220mila proprietari del Paesaggio rurale del Salento leccese
sei possessore di uno dei tre elementi immateriali considerati “UNICI AL MONDO”
e sai quali sono gli altri due? Non lo sai? Bene!
Sono contento di poterti essere utile scrivendo le notizie
che mi sono andato a cercare per poi fartele leggere, caro affezionato lettore
delle mie note sul Salento leccese e detto ciò, oltre a te che produci i frutti
della terra del Salento leccese, dieta mediterranea, patrimonio culturale
immateriale, ci sono l’opera dei pupi siciliani e il canto a tenore sardo!
Invece a te che prepari i tuoi pranzi e le tue cene ti
chiedo quanto sei disposto a dare per mangiare un frutto della terra del
Salento leccese che è parte della Dieta Mediterranea patrimonio culturale
immateriale.
La domanda chiave che ti faccio è:
Cosa ti fa pensare la “Dieta Mediterranea” fatta con i
frutti della terra del Salento leccese? Ti fa pensare a Qualità? A Cultura? Ad
Innovazione? Alla Simpatia? Oppure ti fa pensare ad Altro?
Caro proprietario di un pezzetto di paesaggio rurale,
secondo la terminologia americana, il prezzo del tuo frutto della terra del
Salento leccese (price) rappresenta una delle famose “4P” della politica di
marketing, insieme alle altre tre che sono la qualità del prodotto (product),
la sua promozione (promotion) e la distribuzione medesimo (point of sale).
In questa visione la certezza di poter ottenere dal cliente
il massimo di quello che egli è disposto a pagare per il tuo frutto della terra
del Salento leccese è di importanza capitale, ed è chiaro che la variabile
“prezzo” è quella a cui ti devi dedicare con maggiore cura se vuoi che i tuoi
guadagni aumentino sempre più nei prossimi anni!
Il prezzo che hai scelto per il tuo frutto della terra del
Salento leccese ha un'influenza determinante sugli utili che metterai in tasca
e quindi influenzerà anche il valore del pezzetto di Paesaggio rurale che
possiedi.
Quello che ti propongo di fare è di far aumentare il valore
del tuo frutto della terra del Salento leccese nella percezione del mercato,
puntando a mettere in evidenza che il tuo frutto, proprio lui, è cibo della
Dieta Mediterranea patrimonio culturale immateriale riconosciuto dall’UNESCO così
da farne crescere il prezzo.
E che cosa si deve fare? Chi lo fa?
Alla domanda “che cosa si deve fare?” La risposta è che c’è
da fare il posizionamento sull’immagine (brend) del tuo frutto della terra del
Salento leccese.
Alla domanda chi lo fa? Aspetto la tua proposta o i tuoi
suggerimenti, grazie.
* Dottore Agronomo (Esperto in diagnostica urbana e
territoriale titolo Universitario InternationalMaster's Degree IMD in
Diagnostica Urbana e territoriale Urban and Territorial Diagnostics).
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