È la nuova frontiera della minima
lavorazione, un sistema ideato tanti anni fa negli Usa e che oggi sta
incontrando enorme interesse in Italia grazie all’arrivo di
attrezzature finalmente capaci di operare la lavorazione a strisce
anche sui nostri terreni così diversi e in condizioni operative a
volte davvero difficili. Lo strip-tillage, o lavorazione a strisce,
consiste in una lavorazione superficiale del terreno alla profondità
di circa 15 centimetri su fasce larghe al massimo 15 centimetri,
intervallate da fasce dove vengono lasciati in superficie tutti i
residui colturali.
Foto Esempio di terreno con lavorazione
a strisce effettuata da Kverneland Kultistrip
Foto Funzionamento dello strip-tillage,
o lavorazione a strisce, effettuato con l’apposita macchina
Kverneland Kultistrip.
Vantaggi agronomici dello strip-till
•La preparazione del letto di semina
si effettua solo sul 60% della superficie totale, e quindi si
risparmiano ore di lavoro e gasolio.
•I residui colturali lasciati in
superficie esercitano un benefico effetto sull’incremento della
sostanza organica e della vita microbiologica del suolo, contrastano
eventuali fenomeni erosivi e facilitano una buona strutturazione
degli aggregati del terreno.
•Si diminuiscono notevolmente le
emissioni di CO2 nell’atmosfera.
•Il terreno dimostra di assorbire
meglio acqua e nutrienti, creando un ambiente ideale per la pronta
germinazione del seme grazie al più veloce riscaldamento del suolo
rispetto al terreno coperto da residui colturali e alla facilità
delle radici di espandersi in profondità.
•In una sola passata la macchina
lavora il terreno e distribuisce il concime di pre-semina alla giusta
profondità.
•La lavorazione a strisce può essere
effettuata nell’autunno precedente la semina di una coltura
primaverile o nella primavera stessa prima delle semine.
I cinque attrezzi dell’attrezzatura
per strip-till Kultistrip
Foto Il Kultistrip è l’attrezzatura
di Kverneland dedicata alla lavorazione a strisce.
L’attrezzatura per lo strip tillage
di Kverneland è chiamata Kultistrip, ed è composta da una
successione di cinque diversi organi di lavoro, ognuno con un suo
scopo ben preciso.
1.Dischi di taglio. Di forma ondulata,
sono preposti al lavoro di apertura del terreno e di taglio deciso
dei residui colturali.
2.Ruote a stella. Sono flottanti e
servono ad allontanare i residui dalla sezione di terreno che verrà
lavorata, e quindi dal solco di semina che dovrà risultare pulito da
qualsiasi residuo vegetale.
3.Dischi con vomero. Sono due dischi
laterali che definiscono la larghezza di lavoro e la forma delle
file, al centro dei quali si trova un vomero speciale che rompe il
terreno a una profondità variabile da 15 a 30 cm. Il lavoro del
dente è indipendente da quello dei dischi, e la sua forma può
essere differente a seconda dei terreni dove si opera. L’organo di
lavoro non crea suola ma un ambiente ideale per il seme che verrà
deposto successivamente.
4.Rulli. Si tratta dell’ultimo
elemento che chiude il treno di attrezzi e serve per il
consolidamento del terreno. Sono disponibili diverse forme: a V,
rigide o Farm Flex a seconda del tipo di terreno. La loro funzione è
di rifinitura del letto di semina.
Il Kultistrip può essere abbinato a un
serbatoio anteriore per il concime e anche con uno speciale
distributore per l’uso di digestati provenienti da impianti di
biogas o altre deiezioni.
Foto Particolare della dotazione del
Kverneland Kultistrip.
Foto Particolare della dotazione del
Kverneland Kultistrip
Grande adattabilità
Il successo dello strip-tillage è
legato alla versatilità dell’attrezzatura, e il Kverneland
Kultistrip si distingue proprio per la straordinaria capacità ad
adattarsi a ogni terreno anche con la presenza di abbondante
scheletro.
Grazie alle sospensioni a
parallelogramma caricate a molla, il Kultistrip assicura una omogenea
profondità di lavoro anche in presenza di abbonanti residui
colturali. Inoltre, la posizione molto ravvicinata della macchina al
trattore limita lo sforzo di sollevamento e crea un perfetto
bilanciamento.
Perfetta regolazione senza attrezzi
Il Kultistrip si imposta con semplicità
e senza l’uso di attrezzi. Importantissima per la qualità del
lavoro è la regolazione indipendente del distributore del concime e
dei vomeri che rompono le zolle. Quindi si può variare la profondità
di lavoro mantenendo costante la distribuzione del concime o
viceversa.
Foto Il Kultistrip può essere regolato
molto facilmente e senza attrezzatura specifica.
La semina della coltura
Lo strip-tillage sta avendo grande
successo sia su mais sia su soia, in primo e in secondo raccolto. La
semina differita della coltura deve avvenire con una seminatrice
dotata di sistemi di precisione per far si che venga centrata
perfettamente la fila lavorata, lasciando intatte le file coperte dai
residui colturali che nel corso dell’anno si tramuteranno in humus.
Foto Terreno lavorato a strip-till nel
periodo autunnale dopo una gelata notturna. Si noti l’alternanza
tra le strisce con i residui colturali che appaiono gelati e le
strisce di terreno lavorato alla profondità di 15 cm.
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