Antonio Bruno è Laureato in Scienze Agrarie Dottore Agronomo iscritto all'Ordine di Lecce - Esperto in diagnostica urbana e territoriale e studente all'Università del Salento del Corso di laurea in Viticultura ed Enologia
domenica 15 gennaio 2012
Scongiuriamo le alluvioni con il laureato della Facoltà di Agraria
Gli effetti dell'urbanizzazione sulla variazione della risposta idrologica del territorio (immagini tratte da: Garuti, G., 2001, “Sistemi naturali sostenibili per la riduzione dell’Inquinamento diffuso delle acque in aree urbane.).
Scongiuriamo le alluvioni con il laureato della Facoltà di Agraria
Una delle principali cause di alluvioni è l’urbanizzazione: la costruzione di edifici e la realizzazione di strade rende impermeabili i terreni. Ciò causa una diminuzione della quantità di acqua che si infiltra nel terreno; inoltre l’acqua piovana defluisce verso i canali di scolo molto più rapidamente con un conseguente incremento dei valori di portata di piena dei corsi d’acqua. E’ questo il motivo che rende lo studio delle dinamiche idrauliche superficiali un elemento fondamentale della progettazione edilizia. Le figure del Dottore Agronomo e del Dottore Forestale sono indispensabili sia in sede di redazione del Piano Urbanistico Generale che in sede di progettazione quando gli interventi si dovranno effettuare in aree agricole che devono divenire aree urbane.
L’impermeabilizzazione dei suoli
L'impermeabilizzazione dei suoli favorisce l'inquinamento idrico, accelera lo scorrimento superficiale e provoca piene più gravi. Il laureato della facoltà di Agraria sa come mitigare questi effetti negativi e realizzare interventi sostenibili e sicuri nel tempo.
Con opportuni accorgimenti è possibile fare in modo che l'impermeabilizzazione dei suoli non aumenti il colmo di piena in caso di pioggia. Realizzare ciò significa mantenere l' "invarianza idraulica" di una trasformazione di uso del suolo. Il concetto di invarianza idraulica è stato introdotto in diversi strumenti di pianificazione in alcune Regioni ed è stato oggetto di specifici studi che hanno portato a definire procedure formali e metodi di calcolo e di supporto alla progettazione, specialmente nell'ambito dei piani per il rischio idrogeologico di alcune Autorità dei bacini regionali. I laureati della Facoltà di Agraria sono in grado di procedere all’ottenimento dell'invarianza idraulica, con la progettazione del drenaggio urbano sostenibile.
I centri urbani si espandono in aree agricole
E’ noto a tutti che i centri urbani si espandono in aree agricole che sono interessate dalle coltivazione agrarie erbacee e arboree. E’ noto che nel Salento leccese queste ultime sono dei seminativi e per quanto riguarda le colture arboree si tratta quasi sempre di oliveti o di vigneti.
E’ per questo motivo che se si vuole progettare correttamente in queste zone si deve essere a conoscenza delle dinamiche idrauliche superficiali del territorio che confina al comparto interessato dal progetto. Per ottenere questo risultato il Dottore Agronomo e il Dottore Forestale provvederà a fare uno studio sulle caratteristiche del comparto produttivo agrario della zona.
Il laureato della Facoltà di Agraria unico conoscitore delle connessioni esistenti
E’ fondamentale che la figura professionale dei laureti della Facoltà di Agraria sia protagonista in sede di progettazione poiché è l’unico che può effettuare tale analisi, in quanto conosce le profonde connessioni esistenti tra l’orientamento produttivo agricolo, le caratteristiche delle reti idriche superficiali, i sistemi di irrigazione, le pratiche agronomiche, ed è consapevole dell’importanza che tali legami rivestono per la conservazione e la tutela dei caratteri ambientali e della sicurezza del nostro territorio.
L’invarianza idraulica
La moderna progettazione edilizia, come noto, è vincolata al rispetto del principio di “INVARIANZA IDRAULICA”, secondo il quale la portata al colmo di piena risultante dal drenaggio di un’area deve essere costante prima e dopo la trasformazione dell’uso del suolo in quell’area. In parole più povere : calcolato e/o misurato quanta quantità di acqua un terreno non edificato, sottoposto ad un regime di pioggia “pesante” (eventi estremi con tempi di ritorno adeguati), dopo aver assorbito tutto quanti possibile, rilascia all’esterno (canali condotte ecc) , saremo certi di avere invarianza idraulica se, una volta edificato, lo stesso terreno rilascia all’esterno la stessa quantità d’acqua nello stesso tempo.
Il reticolo idrico superficiale della Provincia di Lecce
In provincia di Lecce il reticolo idrico superficiale gestito dai Consorzi di Bonifica assolve alla funzione di allontanamento delle acque di scolo derivanti dai terreni agricoli durante il periodo invernale. Quindi sarà necessario individuare un idoneo corpo idrico recettore per le acque meteoriche di scolo. In tale ambito, il Dottore Agronomo e il Dottore Forestale effettua un’analisi del contesto idraulico superficiale attraverso i seguenti passaggi.
Analisi del contesto idraulico
- INDAGINE SUL CAMPO finalizzata alla mappatura del reticolo superficiale secondario esistente, con individuazione dei bacini scolanti di riferimento;
- FUNZIONE SCOLO – individuazione dei punti critici del reticolo irriguo per posizione plano altimetrica, soggetti a frequenti esondazioni in occasione di piogge intense;
- FUNZIONE IRRIGUA – individuazione dei manufatti idraulici esistenti e dei relativi livelli di invaso per la derivazione delle acque di irrigazione.
Fasi progettuali
Dopo aver effettuato l’analisi che ho precedentemente esposto sarà possibile individuare il corpo idrico recettore idoneo a ricevere le acque bianche di scolo del comparto in progetto e procedere con le seguenti fasi progettuali:
1. Valutazione della portata al colmo di piena risultante dal drenaggio dell’area interessata dall’intervento edificatorio, con ricorso a metodi analitici e per tempi di ritorno adeguati;
2. Individuazione di soluzioni progettuali tali da ricondurre la portata di scarico finale a valori idonei in rapporto alla capacità del sistema idraulico recettore;
3. Definizione di un sistema di laminazione delle portate derivanti dalla rete di drenaggio e raccolta delle acque di pioggia, adeguato per ubicazione e dimensionamento alle esigenze riscontrate.
In sede progettuale è importante prevedere e programmare gli opportuni interventi di manutenzione (diserbo ed espurgo meccanici), tali da garantire condizioni di ufficiosità idraulica del reticolo superficiale contermine.
Diviene quindi indispensabile conoscere e rispettare le caratteristiche idrauliche delle reti a valle del punto di immissione e le vigenti normative in materia di polizia idraulica e governo delle acque.
Infine la progettazione di opportuni sistemi di laminazione delle portate di scolo, eventualmente associati ad un incremento dimensionale del complesso della rete di collettori, dovrà tenere conto del grado della vulnerabilità dell’acquifero sotterraneo.
Bibliografia
URBANIZZAZIONE ED INVARIANZA IDRAULICA: lo studio delle dinamiche idrauliche superficiali come elemento fondamentale della progettazione edilizia
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