Le cause che stanno provocando la morte dell’olivo vecchio
di 1500 anni di Alliste sono spiegabili dalla fede o dalla scienza?
Su Terra e Vita n. 19/2015 a maggio 2015 fu pubblicato un
articolo del Prof. Cristos Xyloiannis che mi fece porre una domanda che a mia
volta posi al professore.
La domanda è la seguente: perché gli oliveti dell’est
Salento non sono disseccati nonostante i proprietari da decenni non facciano
ricorso alle buone pratiche agricole?
La settimana scorsa il Prof. Cristos Xyloiannis ha tenuto
una serie di seminari nel Salento leccese. In uno di questi seminari un
imprenditore agricolo ha fatto al professore la seguente domanda:
Sono un imprenditore agricolo che conduce in biologico l’oliveto,
faccio tutte le buone pratiche agricole e il mio oliveto è completamente
disseccato. Mi sa dire cosa devo fare?
Per farla breve a tutte e due le domande il professore Cristos
Xyloiannis ha risposto così:
Non so perché gli oliveti dell’est Salento non sono
disseccati nonostante i proprietari da decenni non facciano ricorso alle buone
pratiche agricole.
Non so perché pur facendo tutte le buone pratiche è
disseccato un oliveto condotto in biologico.
Io aggiungo che potrebbe anche darsi che il Prof. Cristos
Xyloiannis ignori le risposte ma ci siano altri studiosi o anche semplici
agricoltori oppure semplici cittadini che conoscano queste risposte che possano
contribuire a comprendere il motivo del disseccamento di alcuni olivi del
Salento leccese.
Ciò scritto ho letto l’intervento di Caterina Moretto circa
alcuni commenti sul dramma dell’olivo che ha l’età di 1500 anni che sta
disseccando ad Alliste.
In sintesi alcuni cittadini che sono stati protagonisti
delle proteste finalizzate a scongiurare lo sradicamento di olivi infetti
(ovvero olivi in cui si è riscontrata la presenza del batterio Xylella
fastidiosa) sostengono che l’olivo di Alliste non dissecchi a causa della
Xylella ma perché i proprietari non hanno applicato le buone pratiche agricole.
Ciò che questi Cittadini attivi affermano assume la
caratteristica di una fede e secondo la mia modestissima opinione su questa
fede è nata una vera e propria Religione.
La parola fede deriva dal latino fides «credenza religiosa».
In generale, significa adesione ad affermazioni o dottrine non razionalmente
evidenti ma credute in base a fondate o autorevoli testimonianze, o per
rivelazione.
Perché questi cittadini attivi sostengono che l’olivo vecchio
di 1500 anni di Alliste sta morendo a causa della cattive pratiche agricole?
Credono in questo in base a fondate o autorevoli
testimonianze?
Non mi risulta che ci siano state persone autorevoli o
scienziati che hanno affermato che l’olivo di Alliste sta morendo perché non è
stato oggetto negli anni delle buone pratiche agricole.
Credono in questo in base a una rivelazione?
Qui mi taccio perché, se così fosse, si entra nel campo
delle Religioni per le quali nutro un profondo rispetto.
In definitiva è importante chiarire quando denunciamo le cause di un fenomeno se queste denunce sono derivate dalla letteratura scientifica oppure sono un convincimento derivato da credenze religiose perché si tratta di affermazioni che riguardano argomenti “sensibili” per le conseguenze che comportano in tema di decisioni che debbono essere prese.
Sono argomentazioni entrambe valide ma le affermazioni
scientifiche comportano una condivisione Universale sino a prova contraria, le
affermazioni religiose comportano l’adesione cieca alle stesse da parte dei
fedeli che hanno abbracciato quella religione.
Spero che i cittadini attivi che non hanno né la competenza
professionale né quella scientifica che legittimamente intervengono nel
dibattito in corso sul disseccamento degli olivi chiariscano da dove derivano
le loro affermazioni secondo cui gli olivi disseccano a causa della mancanza
delle buone pratiche agricole.
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